Piccoli Commercianti vs. Grande Distribuzione

Se accetti la competizione solo sul prezzo è ovvio, ed è tipico di questi commercianti dalla mentalità limitata. Se offri prodotti che al supermercato non si possono trovare, ti differenzi e ottieni un vantaggio competitivo rispetto al supermercato. Come dicevo, Fabbri di S. Arcangelo fa così e prospera in barba agli Ipercoop. Ma se vuoi ne parliamo in un altro topic, mi sa che siamo già di molto OT.

non mi pare proprio che le cose stiano così…probabilmente sarà la mentalità belga…ma qui siamo in Italia e, per fortuna, qualcosa di buono dopo l’europa unita è rimasto…

ma cosa vuol dire commerciante con la mentalità limitata? che non pensa in grande? che non vuole subire la globalizzazione? che predilige prodotti di qualità anche se il prezzo non è concorrenziale? …beh, se è così ben venga il negoziante dalla mentalità limitata…

Non sono cose che mi sono inventato, è un riassuntino dell’analisi della situazione italiana, esame di Economia della Distribuzione Commerciale, in Belgio ci son venuto solo dopo aver dato gli esami di specializzazione (che era proprio sulla distribuzione commerciale).

Che cerca di smarcarsi dalla concorrenza della g.d., prolungando gli orari di apertura e limitando l’offerta, ci sono prodotti su cui ovviamente non può competere per cui è inutile tenerli, ma altri sì, prodotti di qualità che nella g.d. non si trovano e su cui può spuntare un margine più elevato.

Sposto qui la discussione relativa ai piccoli esercizi commerciali vs. la grande distribuzione, secondo me molto interessante:

Scusa Alma, ma questa è una minchiata. L’esercizio privato, soprattutto se di modeste dimensioni, NON PUO’ materialmente essere competitivo con i centri commerciali e la grande distribuzione. Un motivo tra tutti? I prezzi all’ingrosso non sono i medesimi.

Io ammetto candidamente di servirmi spesso per molte cose in centri commerciali e ipermercati, soprattutto per una questione di comodità e risparmio di tempo, ma quello che dice Pappo sulla progressiva sparizione degli esercizi più piccoli, soprattutto nelle realtà metropolitane, è una realtà consolidata. E che sinceramente mi mette un bel po’ di tristezza, sebbene sia ipocrita da parte mia dirlo visto che, come ammesso sopra, per molte cose non uso frequentarli.

Poi mettiamoci pure il valore affettivo, specie nelle piccole cittadine. ha un valore particolare sentirisi chiamare per nome mentre entri in macelleria e salutare con un ‘ciao’. Ma i soldi non hanno sentimenti…

Scusate, pensavo di poter editare l’orario dei post… il mio primo intervento contiene ovviamente le basi da cui il discorso è partito, e da cui sono poi derivate le risposte di Almayer e Shanghai Joe.

Grazie, puoi aggiungere anche l’ultima risposta che ho dato a Shangai?

Esatto, e non mi frega un cazzo di spendere 2 euro in più…io da sempre mi servo in negozi di fiducia con i quali ho instaurato un rapporto di reciproco affetto oltre che, naturalmente, di compravendita…e sempre così sarà…

inoltre quello che per alma e un valore (orari + estesi) per me e una aberrazione. ma chi li vuole gli orari estesi???orari estesi significa per chi lavora lavorare a di più. e per quel che mi riguarda e una cosa che non auspichero mai. alzo il culo dalla sedia e vado a comprare entro le 19 e 30 che e gia un orario pesante.
gli orari estesi dei centri commerciali sono SEMPRE garantiti sulla pelle di lavoratori trattati come merde ai quali viene trasferita un’idea del lavoro quasi da pronto soccorso 8la setssa ch epassa in molti call center) e cioe che tu fai quasi un servizsio pubblico e devi essere disponibile sempre.
e poi anche la storia dei meno camion (con il rispetto per le ricerche citate) mi sembra una gran minchiata stile i vantaggi per i lavoratori della legge biagi. nel senso che se il sistema che queste aziende prevedesse un tetto di vendite da raggiungere e al quale assestarsi avrebbe un senso ma visto che il capitalismo tale tetto non lo prevede si puo star certi che qualsiasi centro commerciale puntera ad ampliare in maniera potenzialmente infinita il movimento di merci. e quindi gliene puo fregar dui meno che ci siano meno camion in giro. anzi ne vorrebbe certo di più!

alle sacrosante parole di almayer aggiungo un piccolo sfogo personale: penso che, se esiste una categoria (in generale) che meriti ancora più legnate di quelle prese fino ad ora, sono proprio i commercianti
una vita a far del nero, urla e grida all’avvento dei registratori di cassa
una vita a fare margini da far schifo, urla e grida all’avvento della GD
una vita a dare un servizio di merda, con orari obbligatori e regole corporative vergognose, urla e grida ad ogni passettino verso la liberalizzazione di ogni benchè minima sega
ma che se ne vadano a fanculo

e chi lo nega.
però…perche invece la grande distribuzione? spiegami un po. li vedi come persone che fan beneficenza???
e se l’evazione e le porcate magfari le si fanno al livello prima tipo quando si decide l’edificabilità del terreno su cui sorgerà il centro?

allora mettiamoci d’accordo: tutto il denaro e sporco. e lavorare per farlo sottindende metteral in culo a qualcuno. siamo d’accordo su questo???

Ok, prima i cinesi, poi i commercianti… aspetto solo qualcuno che dica che tutti i negri hanno una minchia da 30cm per aprire un thread sulla fiera dei luoghi comuni…

Mio fratello ha un negozio, e non ha mai fatto nulla di quello di cui parli. Cos’è, “l’eccezione che conferma la regola”?

Bah… resto sempre perplesso di fronte a interventi del genere…

avevo appunto specificato IN GENERALE, parlavamo della categoria o no?
anche il mio salumiere è delizioso, costa un’ira di dio e ha prodotti mediocri, ma è simpatico e ci vado sempre a parlare di calcio

io sono d’accordissimo con te
lungi da me poi difendere la grande distribuzione, che anzi giudico degli sfruttatori di merda, per continuare con i luoghi comuni (nei quali peraltro credo)

Anch’io mi schiero a favore della grande distribuzione e degli orari d’apertura prolungati Non ho mai sopportato la mentalità del bottegaio (pizzicaroli in primis) sempre pronto a fotterti anche sui centesimi. Pensate voi le persone anziane che questa gente avrà imbrogliato i primi tempi del passaggio all’euro, con tutti quei microspicci…
Francamente poi di fare due chiacchere col macellaio (tanto per dire) nn mi è mai fregato una ceppa e cmq, per i logorroici, due parole si possono scambiare anche con l’addetto ai salumi di un Auchan qualsiasi…
Concordo con Alma che se vogliono sopravvivvere devono specializzarsi su prodotti di nicchia e qualitativamente superiori, altrimenti a casa, a spendersi i soldi accumulati in decenni di non scontrini

Nei centri commerciali non lavorano come gli schiavi, hanno semplicemente più dipendenti che si gestiscono a turni.

Mi è poi capitato più di una volta di avere a che fare con piccoli esercenti che realmente non hanno voglia di crescere, puntando sulla qualità. è il caso degli artigiani con la testa come un bidone, approssimativi, ignoranti, quelli da cui mi sono sentito dire che “il bello s’incula”, gente che mi stava a rompere il cazzo sulle 50 euro di differenza tra un tipo di supporto ed un altro qualitativamente migliore, quando per l’avviamento delle macchine, il costo industriale era di base 500-600 euro. Dimmi te che cazzo ti cambiano 50 euro, dato che per avviare la tua cazzo di macchina ne sono già partiti 600, contando poi che il lavoro viene meglio ed il cliente è più soddisfatto, brutto stupido!?!?!? (non mi riferisco a voi ;))

Nella mia zona ci sono 15-20 centri commerciali in un raggio di 30km. TUTTI lavorano, TUTTI sono affollati.
Però vedo che nei paesini i pizzicaroli di sempre e i discount hanno sempre il loro bel daffare, perchè, soprattutto gli ultimi arrivati nel paesino, specie gli immigrati, si servono lì.
E poi dico una cosa che forse non c’entra.
Grazie ai centri commerciali, parecchi esercenti al dettaglio hanno approfittato della possibilità di avere maggior visibilità e hanno affittato uno spazio(Loculo) all’interno dei 199 o quanti sono disponibili del centro commerciale stesso.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

Uno che si definisce professionista (in qualunque settore) dovrebbe rifiutarsi di fornire servizi se questi non vengono correttamente. Ma vedo che molte volte vale la regola del fare le cose a cazzo.

Nel marasma poi ci sono due facce della medaglia:
-Il cliente sparagnino che sta a vedere gli spicci senza pensare che la qualità del prodotto che gli viene confezionato contribuirà a farlo crescere e a dargli importanza, a farlo stare bene di panza nel caso degli alimentari
-l’artigiano che lavora con un sistema miserrimo, formulando prezzi a casaccio senza tener conto dei costi reali che quel lavoro porterà alla sua azienda. Il prodotto finale risulta di qualità scadente e con margini di guadagno che sono prossimi allo zero perchè si risparmia inutilmente dove non si deve.

Il fatto di esser piccoli non significa che si debba ragionare da sempliciotti. è questa la reale rovina dei piccoli esercenti.

Non vero purtroppo. E’ una legge puramente economica. Chi vende maggiori quantità di prodotto può permettersi di venderle a minor prezzo, chi ne vende meno deve alzare i prezzi. Dove si compra?! Dove ci sono i prezzi minori. I piccoli commercianti spariranno (un esempio lampante sono i negozi di cd: stanno morendo tutti, soffocati dai marco polo, etc). Perchè anche se le comodità le paghi (cioè il negozietto sotto casa) spesso non avrai soldi per pagarle e ti sposterai. I negozietti in cima all everest fanno eccezione.

Esisterà sempre Golia, ma ci sarà sempre un Davide pronto a fargli il culetto.
Non basta essere grossi, devi essere anche intelligente, e spesso gli Ipermegaultramercati questo non lo capiscono.
Viva il negozietto di merda di un metro quadro dove trovi salumi che se li chiedi all’ipercoop ti dicono che sono estinti.
Viva il biciclettaro che ti sistema la bici per il pomeriggio o che ti aggiusta gratis la vitina spanata, grazie al fatto che sei suo cliente mentre se vai in un iper non sanno neanche dov’è la ruota.
Che razza di imbecilli, sai che cazzo gli frega ad uno sbarbatello che lavora al settore elettronica di informarti seriamente se il firmware di un lettore è aggiornabile?

sono piuttosto pessimista.
di davide ne sono rimasti pochi e si estingueranno in nome di orari estesi, aperture alla domenica, parcheggi comodi e sconti