Pink Curtain (Yasuaki Uegaki, 1982)

La splendida Jun Miho di Uniform Virgin Pain é qui al centro di un rapporto per lo meno ambiguo con il fratello, nel cui appartamento decide di andare a vivere ad inizio film.

Da quanto si intuisce i due sono orfani fin da piccoli e sono cresciuti insieme con un legame molto stretto e svariati problemi relazionali: il fratello piuttosto insicuro ha le sue prime esperienze sessuali con la ragazza di un suo amico (che vende chiaramente il suo corpo e che, a sua volta, ha una relazione morbosa con suo fratello), mentre la sorella é l’amante di un uomo sposato che ha riuscito economicamente e che ha paura di non essere più virile come un tempo.

Se queste due relazioni scorrono in parellelo, il vero interesse del film é il gioco di seduzione forse involontario forse no attuato dalla sorella e a cui il fratello resiste con difficoltà. Il film fa parte di una trilogia ed ispirato da un manga, quindi ovviamente il finale lascia aperte varie porte sulla possibile continuazione della storia, nonostante un’incredibile scena di quasi possessione, vedere per credere :grin:

Film notevole (ottima colonna sonora), originale e piuttosto erotico, con un tema che puo ovviamente respingere, ma in caso contrario vale senz’altro una visione!

Qualche immagine dal film:


Le scene più incredibili avvengono principalmente di notte


Per il regista ogni occasione é buona!


Momenti teneri…


…e scene un po’ più discutibili, che tra l’altro giustificano la scelta del titolo

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