Poliziesco o Poliziottesco?

Mi sono unito volentieri al gruppo dei “poliziesco”, perchè in fin dei conti è quello che sono, dei film polizieschi appunto ;).

Credo che entrambi i termini abbiano dei limiti,il termine poliziesco anche con l’aggiunta dell’aggettivo italiano è troppo generico perchè film polizieschi italiani sono stati prodotti sia prima sia dopo gli anni settanta senza avere quelle caratteristiche che hanno reso così particolare questo genere.Il termine poliziottesco è sicuramente meno generico ma ha quelle connotazioni dispregiative e ghettizzanti che molti hanno già sottolineato e che risultano fastidiose a chiunque apprezzi queste pellicole.In realtà questi film pur incentrati sulla figura principale del poliziotto offrono un ritratto molto realistico della criminalità sia comune che organizzata degli anni settanta in Italia (tanto che a leggere certe cronache relative a fenomeni criminali di quel periodo come quello per esempio della banda della Magliana si resta stupiti da quanto questi film abbiano saputo catturare il clima dell’epoca) e in molti di questi la figura del criminale ruba spesso la scena al poliziotto diventando quasi un co-protagonista della pellicola e talvolta il suo punto di forza.Forse da questo punto di vista il termine inglese italian crime movies non è così fuori luogo (anche perchè ci sono film in cui protagonista non è un poliziotto ma un cittadino comune come L’uomo della strada fa giustizia) e non è neanche sbagliato ascriverli al genere noir perchè in molte di queste pellicole c’è quel senso di ineluttabilità e di sconfitta che sono proprio connotazioni per eccellenza del noir americano e del polar francese.Certo qualsiasi terminologia non rende appieno le caratteristiche peculiari del fenomeno in questione e non dà soprattutto l’idea dei segni distintivi (gli inseguimenti automobilistici mirabolanti,le scazzottate ereditate dal western italiano,l’ironia che in alcuni casi sconfina nel genere comico,la caratterizzazione dei personaggi,anch’esso tratto distintivo del western italiano,la descrizione iperrealistica della violenza e della tensione propri di quel decennio) che hanno fatto di questo genere un unicum inimitabile.

POLIZIESCO, perchè l’altro termine lo trovo altamente dispregiativo…che cosa hanno i film nostrani per non risultare polizieschi? Polizieschi sono solo quelli di Challaghan o quelli con Charles Bronson?Sempre questa sudditanza esterofila…

ho sempre detestato il termine “poliziottesco”. i produttori e i registi di oggi si tolgano il cappello dinanzi al poliziesco italiano e dinanzi a tutto il cinema di genere italiano degli anni '70.

ma che vuol dire ottesco? a parte grottesco,poliziottesco esistono altri generi?:slight_smile:

Poliziesco deriva da polizia.
Poliziottesco deriva da poliziotto.

That’s all, folks!

cmq “poliziottesco” è un termine limitativo: mica in tutti i ifilm del genere la figura al centro è un poliziotto…:mad:

Ho votato poliziesco perchè secondo me queste opere fanno parte del filone poliziesco in genere!
Non c’è solo la violenza,inseguimenti e tutto ciò che criticavano i giornali all’epoca e che disprezzano in molti ancora oggi!
C’è anche indagine!

Credo che nessuno disprezzi niente, solo non sempre è corretto incensare tutto ciò che all’epoca usciva nelle sale cinematografiche. Un po’ di senso critico non guasta e come bisogna giustamente lodare i film che possiedono un valore - spesso notevole - bisogna anche saper riconoscere e ammettere che buona parte delle produzioni di allora erano poco più che sgangherate e in qualche maniera, parassitarie, altrimenti si mette tutto sullo stesso piano e IMHO non è giusto. Sono gli stessi “addetti ai lavori” a dirlo. :wink:

Comunque, io ho sempre fatto una distinzione tutta mia: poliziesco per quanto riguarda i film “seri”, poliziottesco per quelli comico-grottesco-pecorecci, tipo quelli con Milian/Giraldi e Bombolo…

ottesco= figo=scopereccio=italiano:D

ho deciso mò di votare OTTESCO!

Ho optato per " poliziesco " in quanto " poliziottesco " ( spesso scritto con due " Z " per irriderlo ancora di piu’ ! ) , non mi è mai piaciuto…concordo su " poliziesco all’italiana " , ma l’altro termine mi è sempre suonato come dispregiativo , anche perchè chi lo ha coniato…mi sa che non lo abbia fatto per " esaltarne o lodarne " il genere…ma per " irriderlo " appunto…poi comunque , il discorso che faccio da anni è sempre lo stesso ( vedere il mio intervento per " Quel maledetto treno blindato " ! ) , i critici o chi per loro , si accorgono solo di certi generi di film che , si trattano in questo forum , quando un personaggio straniero arriva a ricordarli , dicendo di essersi ispirato a piu’ di uno di questi per i suoi lavori ( Quentin Tarantino , Eli Roth , etc ) , per cui , all’improvviso si leggono articoli " lusinghieri o piu’ pacati " su Edwige Fenech , Luc Merenda , Ruggero Deodato solo perchè il regista di " Hostel II " li ha voluti nel suo film in quanto anche lui un cultore di questi generi…allora , io mi domando quand’è che finalmente si finirà di " esaltare " tutto cio’ che è straniero e si darà " un minimo " di considerazione alle pellicole nostrane ? E lo dico da esterofilo…ma solo perchè mi sono stufato di vedere e leggere certe idiozie da parte dei mass-media nazionali !!! :confused: :mad: :frowning:

infatti…credo poi che senza (anche) il genere sfottuto dagli snobbazzi italiani non ci sarebbero stati i film che hai citato. Appunto,oltre Tarantino anche Eli Roth è sempre più preso dal nostrano cinema di genere…

In parte hai ragione, ma più spesso per crassa ignoranza.

Vedremo adesso se saremo all’altezza della nostra Storia cinematografica con il nuovo film di Placido su Vallanzasca.
Ogg il regista ha dichiarato testualmente che non vuol fare nè un film moralista nè un film d’Autore, bensì “un poliziesco all’italiana, quelli che facevano Lenzi e Castellari negli anni '70”.
Vedremo…

Scorpio, io sono convinto che forse mai come in questi ultimi anni si sia parlato così tanto e bene del cinema di genere italiano degli anni '60 e '70.
Duole doverlo ammettere, ma in pochissimi in Italia hanno “osato” svelare pubblicamente la propria passione per l’exploitation nostrana (ricordo ancora il dibattito suscitato dalle dichiarazioni di un ex-ministro, di cui ora mi sfugge il nome, che disse di aver sempre preferito gli spaghetti-western al cinema neorealista).
Nonostante il fatto che all’estero si conoscessero giusto i soliti nomi: Rossellini, Risi, Fellini, ci sono voluti i francesi e - ancora loro - gli americani (Tarantino su tutti) a “sdoganare” (termine stra-abusato) quelli che 30 anni fa e spesso in maniera del tutto ingenerosa venivano considerati come dei beceri filmacci ultrapopolari.
Quando, durante gli anni '90 in UK e USA si facevano i convegni sul cinema horror/poliziesco italiano, i nostri autori venivano spesso e volentieri invitati e accolti con grande stima e calore, in Italia praticamente nessuno, a parte i soliti appassionati, erano venuti a sapere della morte di Lucio Fulci. Questo per fare un piccolo e banale esempio.
Mi pare che sino a uno o due anni fa andasse anche molto di moda questa storia del revival storico-filologico del cinema di genere italiano, perché “fa molto trash”, è “ammazza, troppo forte” o più semplicemente, “figo”… :confused:

Bisogna considerare il fatto che i critici bacchettoni e paludati di quell’epoca, avevano una formazione culturale completamente diversa da quella che possono avere i loro omologhi dell’era attuale, trovo normale che non gradissero certe “soluzioni artistiche” e certi argomenti in àmbito cinematografico. Da qui, l’avversione per certo cinema “poliziottesco”, cioé una sorta di maldestro scimmiottamento del (secondo loro) “più nobile” - o almeno più in linea con la cultura popolare e cinematografica d’oltreoceano, differente dalla nostra - poliziesco americano.

Hai perfettamente ragione Ugondo ed infatti io l’ho premesso in parte , per cui , speriamo che le cose migliorino sempre di piu’ e si arrivi ad un punto , che non dico che vengano considerati " cult movie " ( anche se per alcuni ci sarebbe da discutere bene…certamente no per quelli natalizi o estivi di cui si è tanto parlato lo scorso Dicembre, di cui non uso il termine dispregiativo con cui sono stati ribattezzati dagli esimi studiosi ed " esperti " di critica cinematografica , tanto per cambiare ! ) ma , che almeno non vengano considerati solo come un prodotto " di nicchia " e da " buttare nella spazzatura "…intanto ragazzi i cultori ci saranno sempre e come ribadisco non siamo in pochi , solo che tanti " hanno paura " ad ammetterlo…io mai avuta , tant’evvero che ad un certo punto ho abbandonato per sempre il forum di " FilmTv " , dove alla fine venivo solo insultato e criticato…dovendo leggere delle cose , frutto di un’ignoranza ed una prevenzione che non aveva pari , da cosiddetti " cinefili "…INTANTO SI SA CHE PER CERTE PERSONE ESISTE SOLO IL CINEMA D’AUTORE ED I GRANDI REGISTI , io invece ho imparato a guardare un po di tutto , senza pregiudizi e senza giudicare i gusti altrui , ed oltre ad avere scoperto pellicole bellissime ( molte volte segnalatemi da tanti di voi ! ) e che ignoravo , ad avere rispetto sempre per il giudizio altrui , anche magari non condividendolo : Un saluto a tutti e W GENTE DI RISPETTO !!! :wink:

Personalmente preferisco il termine “poliziottesco”.
Inizialmente avrà avuto anche un senso dispregiativo ma, per me, è quello che designa un genere di per sé abbastanza truculento, crudo, violento, feroce. E molto italiano.
“Poliziesco” può essere anche il commissario Maigret, mentre “poliziesco all’italiana” mi sembra troppo professorale, politicamente corretto.

beh, questa tua versione in effetti non è malaccio…perchè tu la vedi da un punto di vista di un genere a sè, come se fosse diverso dagli altri e quindi non come dispregiativo…dico bene?:slight_smile:

Dici bene.
Personalmente uso - quasi con orgoglio - il termine poliziottesco per definire il genere.
Per me è quello giusto, esatto, perfetto per designare quel tipo di film, con tutti i pregi e difetti.

quindi anche per distinguerlo dalla matrice americana, che da un lato ha dato l’ispirazione al genere