Correva l’anno 1978, epoca in cui un po’ tutti (praticamente cani e porci) si dilettavano a pubblicare 45 giri, i cui esiti commerciali si risolvevano spesso e volentieri in risultati men che imbarazzanti.
Dal bidone dell’immondizia, ops! scusate dall’album dei ricordi, mi permetto di sottoporre alla Vs. cortese attenzione un brano allucinante di quell’indimenticata bonazza che fu la serba Beba Loncar.
In linea con il clima ultralibertario di quegli anni e senza porsi alcun limite al cattivo gusto, il buon Albertelli, che aveva già scritto alcune canzoni piuttosto spinte e ovviamente censuratissime per Ornella Vanoni, fa eseguire alla bella slava in versione “parlata” (essendo totalmente carente di qualsivoglia talento canoro) un pezzo a tema “giovanotto con donna matura”, rivisitato in chiave politicamente scorrettissima e sicuramente ultratrash ma di sicura presa almeno per noi postadolescenti d’un tempo ormai remoto. Ascoltare per credere!
ricorda tantissimo i contenuti di certe musicassette che circolavano nei sexy shop a inizio anni 90. comunque una roba davvero da pera con l’ace gentile.
Un brano che lasciava presagire un “diverso” prosieguo di carriera della Loncar, la quale, ahimè, dopo “La villa delle anime maledette”, decise di tornarsene a casa sua.
Da un trash all’altro godetevi questo "l love the punkhttps://youtu.be/zJJ13obF5YY del mitico Tony Santagata in versione travoltistico-trash. Notare i due musicisti scelti per l’accompagnamento
…I fratelli La Bionda?
Effettivamente una certa somiglianza c’è…
Dopo aver concluso di sentirsi donna, era passata per le fasi - se ricordo bene - di madre e amante, ma ovviamente non prima di sentirsi una ‘grande puttana’. Mah! Per certi versi mi ricorda la brasiliana Mersia che comunque non cantò mai testi simili. Quattro anni prima la stessa situazione l’aveva affrontata, con ben altra classe, Dalida in 18 anni.
Certo che un bel videoclip (magari ultracheap) ci sarebbe stato bene con la nostra in versione milf, che aveva fra l’altro appena finito di girare in perfetta linea con detta canzuncella di cui amabilmente dissertiamo il morbosissimo “Quella Strana Voglia d’Amare”. Nelle parti del "toyboy ci si sarebbe potuto magari affidare allo stesso Christian Borromeo o magari a un più malandrino Gianluigi Chirizzi, all’epoca presenze abituali della nostrana serie Z.
Per la verità l’attrice all’epoca aveva solo 35 anni, ma allora 35 anni bastavano e avanzavano per non essere più considerata giovane.
Anche Rodolfo Bigotti l’avrei visto bene.
Non prima di aver reclamizzato lo Zabov…
Giusto uno zabaione, era il prodotto se non altro più azzeccato…
Vov già, ahó Claudio, mica me posso ricordà tutto, só vecchio…
Si dice stagionato, non vecchio. Come un buon prosciutto crudo…
O 'na forma di parmigiano…
…se poi volessimo raggiungere l’apice della morbosità avremmo potuto affiancarle quel Peter Bark (all’anagrafe Pietro Barzocchini), già improbabile adolescente nano per il grande Andrea Bianchi nel suo “Le notti del terrore” e ballerino altrettanto nano ad accompagnare la mitica Gena Gas nel suo disco-trash-partenopeo “Nun me scuccia’”…
Disco Delirio, proprio…
A proposito di Beba…
Come non ricordarla nel film di Pietro Germi Signore e Signori dove interpreta la moglie “farfallona” del dottor Giacinto Castellan (Gigi Ballista) e in Cuore di mamma, nel ruolo della sorella del marito (Philippe Leroy) di Carla Gravina.
Da una diva all’altra. Un’altra bonazza del periodo
Gloria Guida che esordì come cantante con esiti oserei dire…dimenticabili e che fu in procinto di esibirsi nientemeno che al Festival di Sanremo! Nonostante gli organizzatori invocassero a gran voce la sua partecipazione, la stampa li accusava di essere più attratti dall’avvenenza delle concorrenti rispetto alle effettive capacità canore. Anche in questo caso ascoltare per credere…