Ponte sullo stretto: Si o No?

Io ho votato sì.

Perchè mi piace la sfida, la possibilità, il sogno di farmi Palermo-Trento senza scendere dall’auto/moto, perchè ho sentito i racconti agghiaccianti di gente che si fa 36 ore di treno con 76 cambi e porre fine alla follia di caricare i treni sulle navi (??? Pensateci!!!) e 4 ore di check in/terminal oltre a 1,5 di volo (ma allora cazzo volo a fare?).
Perchè vorrei percorrerlo e vedere com’è o forse solo perchè sono utopico.

Ammetto di non conoscere di persona la situazione del sud ed in particolare quelle delle due regioni coinvolte dal faraonico progetto, ma da quanto mi è stato detto da persone che almeno due volte l’anno si sciroppano il viaggio Milano-Sicilia in auto, e dopo aver visto lo speciale di Report, penso che prima si dovrebbe investire qualche milioncino di euro per migliorare infrastrutture esistenti e vergognosamente ancora nello stato in cui versavano 40-50 anni fa, e solo dopo si potrebbe pensare di costruire un ponte ad arcata unica di quasi 3 km…

Ma infatti che ce ne facciamo del ponte sullo stretto finché la Salerno - Reggio Calabria è al limite dell’impraticabilità?

Ovviamente siamo d’accordo che la SARC va risistemata (Magari annessa anche ad autostrade per l’italia spa e fatta pagare aiuterebbe visto che al nord le autostrade aumentano del 10% ogni anno specie la A4)

Favorevole anche perché così si potrebbe incrementare la rete ferroviaria siciliana. Ma la costruzione andrebbe fatta dopo aver speso i soldi in cose ben più urgenti e soprattutto dopo aver valutato attentamente lo sperpero di danaro che una costruzione del genere imporrebbe.
In caso di costruzione vietati -pena la garrotta- subappalti e cagate del genere, che poi si finisce come al solito in casi alla italcementi.

D’accordo che ci sono cose più urgenti da sistemare, ma sono sostanzialmente favorevole, vuoi per la praticità, vuoi per la sfida ingegneristica. Tra l’altro, come diceva BMW, il fatto di caricare i treni sulle navi mi pare una stronzata di livelli epocali…

attualmente per traghettarsi da reggio calabria a messina in treno o in macchina ci si mette mediamente da 1 a 2 ore a seconda dei periodi e delel code, se non mi ricordo male

l’organizzazione del trasbordo sempre che non mi ricordo male non è pessima, i traghetti ce ne sono uno dietro l’altro che fanno la spola

certo metterci 1 o 2 ore per fare 3-4 km non è poco

il problema è che la salerno-reggio calabria basta farla una volta per ricordarsela per tutta la vita, riuscendo in molti casi a convertire anche gli atei giacchè partendo da salerno è meglio farsi il segno delal croce, operazione da ripetersi giunti a destinazione tutti sani

in sicilia la rete autostradale è fatta a pezzetti, viadotti costruiti e distanti qualche km dall’ultimo pezzo di autostrada aperta, cose del genere

per tacere delal rete ferroviaria siciliana e calabrese, 1 binario per collegare centinaia di km e qualche milione di persone

paradossalmente la cosa che funziona meglio in tutto il sistema è il trasbordo sullo stretto

ha senso sostituire l’unico pezzo che funziona decentemente? ha senso costruire un ponte che costerebbe una cifra inimmaginabile quando a monte e a valle di esso c’è una situazione che manco in birmania hanno?

chi la pagherebbe poi questa spesa? sicilia e calabria che non hanno una lira? o il nord che ha scelto il federalismo per tenersi i propri soldi nelle proprie tasche?

Non sono contrario per principio; ma, data l’entità della spesa, preferirei che quei soldi venissero impiegati per questioni più urgenti quali la ristrutturazione dell’acquedotto siciliano. Ma già, la mafia sull’emergenza idrica ci specula alla grande, figurati se hanno interesse a risolvere il problema…

Al ponte ADESSO ovviamente NO, per tutti i motivi esposti da Pollanet, e ci aggiungo senza scendere nello specifico che con l’attuale normativa sui lavori pubblici, e tutti gli escamotage e giochetti che si stanno attuando già adesso che il ponte è ancora lontano dal partire, si creerebbe una voragine paurosa pronta a inghiottire non si sa quanti euro, con il rischio concreto vista la complessità dell’opera (e visto che si parla di Italia…) di trovarsi con i lavori bloccati e un ponte di 5km non finito…fate voi.

Al ponte fra un centinaio d’anni, quando la mafia sarà stata debellata, le grandi opere non saranno più la peggiore forma di furto dalle tasche dei contribuenti, e magari saranno stati inventati nuovi materiali e tecniche che ne renderanno la costruzione una bazzecola, allora forse SI :wink:
edito perchè mi ero di menticato di aggiungere: e quando la Sicilia avrà un sistema infrastrutturale paragonabile a quello del resto d’Italia.
qui un sito di pericolosi anarcoinsurrezionalisti, dove reperire qualche informazione: http://www.messinasenzaponte.it

Il futurismo lasciamolo stare agli inizi del secolo scorso, please :lollauser

parafrasando i C.s.i. di ‘Depressione caspica’ direi:
«no, non ora, non lì…
no non ora non lì, no non ora non lì» :smiley:
più o meno per gli stessi motivi di coloro che hanno votato no prima di me

Assolutamente sfavorevole.

Copio e incollo solo una piccola parte dell’intervista al Prof. Majowiecki che potete trovare in formato html a questo indirizzo, consiglio a tutti questa buona lettura:

[i]Gli inizi di questo progetto risalgono ad una trentina di anni fa quando,dopo il bando di Concorso Internazionale di idee, bandito nel 1970, viene costituita la Stretto di Messina (SM)S.p.A. la quale produce, a partire dal 1971 un “progetto preliminare” seguito dal progetto “di massima preliminare del1986” e dal “progetto di massima definitivo” del 1992.Successivamente la SM introduce miglioramenti al progetto definitivo presentandolo, in diverse occassioni e tavole rotonde, come il progetto da realizzare entro il 2012. Attualmente è stata bandita una gara per l’aggiudicazione della progettazione definitiva, esecutiva, la realizzazione,ecc. del Ponte; gara che si concluderà nei prossimi mesi con l’identificazione del Contraente Generale dell’opera. Eimmediata una prima osservazione : “che fine ha fatto il progetto definitivo elaborato dallaSM costato trent’anni di tempo e centinaia di miliardi di lire se nel bando ora si chiede una rielaborazione? E’ evidente che la Società del Ponte non ritiene piuaffidabile la propria elaborazione definitiva(degradata a progetto preliminare), costata troppo tempo e danaro allo Stato Italiano, rimandando opportunamente i progetti definitivo ed esecutivo, e di conseguenza ogniresponsabilità progettuale, al futuro appaltatore. A mio parere, l’aver basato l’appalto su di un progetto preliminare è un grossolano errore che ci condurra ad un dominante contributo progettuale e realizzativo da parte degli stranieri annientando cosi strategici obiettivi atti a ricollocare il nostro paese ai più alti livelli della conoscenza scientifica, tecnologica ed imprenditoriale nel campo dell’industria delle costruzioni.I principali concorrenti partecipanti alla gara d’appalto sono, infatti, coloro che hanno progettato i due ponti attualmente più grandi del mondo: lo Storebelt in Danimarca e l’AkashiKaykio in Giappone. Danesi e Giapponesi accresceranno il loro Know-how a scapito dell’immagine imprenditoriale del nostro paese. Ci si chiede come possa essere possibile che la SM S.p.A. non abbia saputo elaborare, in più di 30 anni, un progetto consistente e definitivo, sintesi delle capacità progettuali e tecnologiche del nostro paese! La risposta si ottiene osservando la discontinuità concettuale illustrata dall’ evoluzione progettuale. Per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina fu fatta una gara internazionale, che ebbevincitori ex-equo Nervi , Musmeci ed altri.Progettisti molto capaci, entrambi presentarono progetti di ampia levatura intuendo(e sto parlando di 30 anni fa) che un ponte di quelle dimensioni non può essere eseguito con uno schema classico di ponte sospeso. Infatti, nel progetto di Nervi, c’era già l’embrione di unasoluzione possibile per una grandissima luce, come è appunto quella del Ponte di Messina.Nervi dice: “ ogni mio sforzo è stato diretto ad eliminare quello che si è manifestato essere il vero punto debole dei grandi ponti sospesi, ossia la scarsa stabilità laterale degli impalcati nei riguardi delle azioni orizzontali indotte dal vento. /i

E nel frattempo…
http://www.youtube.com/watch?v=VPE4MgnB0Gk&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=K9bRS9Jl9B8&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=O3oufb0smIc&feature=related

Contrario, è uno spreco di soldi inutile. Ho un amico ingegnere che lavora da anni per la società che dovrebbe costruirlo, e mi ha spiegato che è impossibile che si faccia, principalmente per motivi tecnici. Il motivo principale è che la zolla su cui posa la Sicilia si sta allontanando da quella su cui poggia la Calabria, e il ponte avrebbe una vita utile di massimo 80-90 anni. Considerando che da quando verrà iniziato non passeranno meno di 15-20 anni per finirlo, ha senso un opera del genere che duri solo 60-70 anni?

60-70 anni non sono proprio un attimo…senza contare che le zolle possono anche assestarsi…
Bisognerebbe fare con il maggior numero possibile di dati alla mano un analisi costi/Ricavi e benefici.

No.

Bisognerebbe fare con il maggior numero possibile di dati alla mano un analisi costi/Ricavi e benefici.

Senz’altro. Proprio per questo che, visti i costi previsti (scusa il gioco di parole), con un durata del genere non riesci ad ammortizzare il progetto.

Il gioco non regge la candela.

La cosa più assurda per me è che ancora qualcuno crede che potrebbe servire a qualcosa tutto sto spreco di denaro (che non abbiamo) e magari che ci porti nel futuro… ma quale futuro?
alla fine tutti sanno perfettamente che sto cazzo di ponte non si può fare, i motivi? ragioni geologiche, economiche e ambientali e non poco importante di ingegneria dei trasporti.
Mi sono guardata un pò di interviste di ingegneri non solo italiani ma anche giapponesi (e loro, scusate, sono avanti).
Anche un bambino di sei anni capirebbe che è assurdo ed è uno spreco gratuito di tempo e denaro.

Ma ci divertiamo proprio ad essere così coglioni?

Ma i nostri nonni, che cosa avrebbero fatto al posto nostro?
Si sarebbero fatti prendere per il culo come noi?

Io sinceramente non so cosa si dovrebbe fare per cambiare le cose ma di stare a guardare mi sono rotta e mi vergogno ogni volta che accendo la tv o leggo una notizia.

L’Italia è una farsa.

Senza dubbio ma allora non capisco il perchè del caricare i treni sulle navi. Per me, sempre, solo e ovviamente IMHO, è una follia ancora più grande.

Claro. Ma evidentemente a qualcuno fa comodo. Purtroppo.

Beh ma tutto fa comodo a tutti. E’ chiaro.
Ma la situazione è abbastanza insostenibile a sentire chi viaggia e non ha la fortuna di prendere sempre l’aereo o la nave.

Non ne sarei così sicuro…
So che in molti progetti di ponti moderni sono state riprese delle idee studiate (nei vari decenni) proprio per questo ponte. Ad esempio l’uso di particolari profili laterali (lamellari? non ricordo granchè…) per contrastare l’azione del vento.