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Dopo l’imperdibile esordio de Il professore Sergio Zanetti, l’attuale fiero sbandieratore dell’abbacinante vessillo del trash nostrano, ci delizia con un’altra perla per la quale ogni descrizione risulta insufficiente.
Ci troviamo di fronte ad un film di genere indefinito ed indefinibile, a cavallo tra l’art film, lo psicologico, l’horror metafisico ed ovviamente il solito piatto forte zanettiano, ovvero le attricette cagne dalle imbarazzanti doti recitative che si spogliano senza molte pretese.
Un’opera composta da materiali eterogenei (ovvero che non c’entrano nulla l’uno con l’altro) assemblati a cazzo di cane, senza una logica soggiacente se non quella appunto di realizzare qualcosa dal sapore artistico/sperimentale.
Per un’ora e mezza assistiamo a scenette senza capo né coda, sequenze reiterate senza un vero significato, immagini di natura totalmente diversa (tra cui anche riprese entomologiche e modelli digitali 3D di volti e corpi) sovrapposte una all’altra in maniera casuale e pressoché caotica, che si avvalgono dell’utilizzo di un florilegio interminabile di effetti e transizioni video a cazzo (quasi come se il regista volesse provare tutti i filtri video presenti nel suo software di editing), con l’aggiunta di effetti audio e sonori inutili, ridondanti e ridicoli che distorcono a caso una buona parte delle voci e dei dialoghi… Insomma, un vero disastro sotto ogni fronte.
La storia è quella di una ragazza che in seguito ad un incidente motociclistico si risveglia dal coma ed è preda di continue allucinazioni e visioni ad occhi aperte.
Nel mentre assistiamo a casting puttaneggianti per videoclip imbarazzanti, rituali semisatanici, visioni e precognizioni di morte e distruzione.
In tutto ciò vengono incredibilmente coinvolti non si sa come i Death SS, che si prestano a recitare in questo ridicolo e grottesco teatrino, mettendo oltretutto a disposizione i loro videoclip ed i loro brani, sfruttati in modo avvilente e pedissequo.
Una pellicola senza capo né coda la cui visione senza dubbio darebbe l’impressione di aver sprecato un’ora e venti della propria vita, se non fosse per le continue ed estenuanti risate a crepapelle che una impertinente oddity del genere fa scaturire nel malcapitato spettatore.
Non sono solito demolire i film tanto per piacere, ma con queste righe non sto cercando di raggiungere tale obiettivo, quanto di indurre un potenziale spettatore a lanciarsi nella visione e godere dell’esperienza semi-lisergica che la fruizione di questo cosmico delirio induce.
Il film potete vederlo a pagamento sul canale vimeo della Excelsior cinematografica:
Oppure, approfittando di una connessione VPN che vi faccia navigare con ip statunitense, gratuitamente su tubitv:
https://tubitv.com/movies/100002988/precognition
Vi assicuro che lo sbattimento vale la candela.
Guardatelo e mi ringrazierete.
Appena metto da parte qualche decina di milioni produco il prossimo film di Zanetti! 
