Processo Franzoni

La Cassazione conferma la condanna di 16 anni alla Franzoni

http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/franzoni-cassazione/franzoni-cassazione/franzoni-cassazione.html

Che con l’indulto già diventano 13.Comunque troppo pochi,per una donna del genere,a prescindere dalla colpevolezza…

E con la buona condotta anche di meno… credo che alla fine uscirà tra meno di 10 anni :mad:

Siamo in Italia,baby…

In modo approssimativo dovrebbe scontare una pena detentiva non superiore ai 5 anni e qualche mese.
Oltre all’indulto occorre tenere conto della liberazione anticipata ovvero uno sconto premiale di 45 giorni a semestre, ferma la buona condotta. Spesso per un comune detenuto non è facile accedervi causa la mole di lavoro dei giudici competenti ma per la Franzoni non sarà un problema.

Poi si aprono varie alternative al carcere (immagino la detenzione domiciliare).

Però dovrebbe avere una pendenza per calunnia

Se fosse innocente, sarebbe già grave farle scontare un solo mese di carcere.

Ovvio Tuch… ma tu credi davvero che non sia stata lei? Se gli inquirenti e la giuria avessero avuto dei dubbi ci sarebbe stato un verdetto simile a quello di Scattone/Ferraro, ovvero una pena lievissima… Scattone adesso insegna pure nei licei!!! Peraltro oggi su questo caso anche Bruno Vespa, solitamente cauto dato che ci ha mangiato e ci mangia sopra, si è sbilanciato dicendosi convinto della sua colpevolezza… pur precisando di ritenere che la Franzoni abbia completamente rimosso il delitto dalla sua testa

16 anni per una condanna montata da sole prove indiziare sono molti invece.

Tutti son convinti, eppure i giudici tendono a concederle tutte le scappatoie legali possibili, fra indulti e buone condotte… ti sei domandato perchè? Non sarà che sotto sotto lo sanno benissimo di aver condannato quella disgraziata senza uno straccio di prova? Colpevole o innocente, come cazzo si fa a emettere un giudizio su qualcuno che non si conosce? Io la Franzoni non l’ho mai incontrata, quindi non posso affermare con sicurezza se sarebbe capace o no di un gesto tanto mostruoso; per cui devo attenermi agli indizi raccolti contro di lei. Indizi che per quanto mi riguarda non si sono mai rivelati prove schiaccianti, quindi preferisco correre il rischio di lasciare libero un presunto colpevole che di schiaffare dietro le sbarre un possibile innocente. Intanto, riflettiamo su questo: la legge italiana considera la Franzoni una pazza pericolosa, ma le consente di ottenere arresti domiciliari per poter crescere i suoi figli. Ma come, non ne ha già ammazzato uno? Se sono convinti della sua colpevolezza, non sarebbe loro dovere tenerla lontana dai pargoli innocenti? Perchè della sua colpevolezza sono convinti, vero?

I giudici hanno ritenuto la Franzoni afflitta da un disturbo clinico piuttosto serio. Viene considerarata come una sorta di malata anche se per l’ordinamento questa patologia non incide sulla capacità di intendere e volere.
E’ poi decaduta dalla patria potestà.

Qualsiasi prova è controvertibile. Qui ci sono indizi seri supportati da rigore logico.
Più che sufficiente per una condanna all’ergastolo (la pena che verrà inflitta all’imputato dell’omicidio di Tommaso Onofri per il medesimo reato)

La tua concezione sul “più che sufficiente per condannare all’ergastolo” mi dà i brividi, credimi. Chiunque può essere condannato nel belpaese basandosi su semplici indizi, questa è la verità. Per te il pigiama insanguinato è una prova sufficiente? Dio non voglia che uno di noi cada nel tritacarne della giustizia italiana, ci manca solo che ripristino la tortura per far confessare gli imputati. Quanto al decadimento della patria potestà, rilancio: com’è che allora i magistrati pensano già al modo di consentirle di restare vicino ai figli? Personalmente ad una pazza pericolosa che ha già accoppato una sua creatura non lo permetterei.

Alla base c’è l’irrazionale convincimento che una una madre non possa aver ucciso il proprio figlio per banali motivi. E’ più rassicurante cercare una spiegazione nella malattia.
C’è un cadavere nel letto della Franzoni. Nessuna traccia di effrazione di terzi. L’uccisione di un bambino è un evento raro: impensabile per un furto o per vendetta.Nessun testimone a favore dell’imputata la quale è priva di alibi. Era sola in casa con la vittima. Le intercettazioni ambientali sono a dir poco inquietanti.

La situazione processuale della Franzoni era gravemente compromessa: la condanna oltre ogni ragionevole dubbio appartiene alla giustizia penale nordamericana (nonostante la recente norma introdotta nel 2006) e in questo caso neanche Perry Mason avrebbe potuto fare molto

sta di fatto che le tecniche (ormai ex) rivoluzionarie per la formazione e l’individuazione delle prove a carico di imputati alla lunga stanno finendo per ritorcersi contro l’accusa, giacchè le difese hanno oramai capito che tutto è pressochè confutabile riuscendo a rivoltare la frittata

la questione non è tutto sommato molto dissimile dalla storia della studentessa di perugia, è praticamente impensabile che il suo assassino sia al di fuori del gruppo dei tre accusati ma però sarà forse impossibile scoprire chi l’ha accoppata veramente giacchè gli indizi rilevati dicono tutto e dicono niente, se nessuno degli imputati crollerà (e a questo punto è difficile che lo farà) l’esito del processo sarà imprevedibile e qualsiasi decisione verrà presa sarà facilmente contestabile

Che ne è stato poi della vicina di casa, la psicologa Ada Satragni?
Quella che, per intenderci, fu la prima ad arrivare sulla scena del delitto e chiamando i soccorsi disse che al bambino “era scoppiata la testa”?

Non ricordo se lo segnalai, Comunque consiglio la lettura di

Cogne delitto infernale

E’ un testo scientifico/investigativo sulla vicenda criminale molto chiaro e fedele

Ma l’autore non è Lavorino?
Un investigatore privato autodefinitosi criminologo?

I profili comportamentali andrebbero elaborati da medici (al limite da psicologi) ovvero la maggior parte dei criminilogi.

Lavorini dovrebbe essere laureato in Scienze dell’investigazione, una laurea breve di recente istituzione (nella scellerata riforma universitaria).

Un personaggio piuttosto bizzarro questo Lavorino con qualche sgradevole pendenza giudiziaria.

Si è lui e so che è un personaggio non proprio ‘pulito’ ma in questa sede ha solamente messo nero su bianco i fatti. Non mancano considerazioni extra-criminologhi ma il testo è abbastanza chiaro sugli aspetti puramente investigativi della vicenda di Cogne

Ieri da Feltrinelli ho visto anche questo volume di recentissima uscita:
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[*]Magrin Valentina; Muceli Fabiana[b] - La chiave di Cogne. Come si occulta una semplice verità quando il delitto diventa mediatico[/b][/ul]

Adesso siamo arrivati all’“oltre ogni ragionevole dubbio”? Ribadisco: la tua concezione della giustizia mi fa paura. E guarda che non ho alcuna difficoltà ad accettare l’idea che una madre accoppi suo figlio, la cronaca nera abbonda di casi simili. Semplicemente non digerisco l’idea di una condanna basata su indizi spacciati come prove, malcostume che oramai in Italia va per la maggiore (vedi caso Marta Russo, Pacciani ecc.). Fra l’altro, che mi rappresenta l’idea che “sia impensabile ammazzare un bambino per vendetta”? La mafia li scioglie nell’acido, i figli dei cosiddetti “infami”. Quanto all’assurdità di accoppare un bambino per rapina, be’… Truman Capote col suo A sangue freddo ci mostrò la capacità dell’uomo di compiere nefandezze per motivi altrettanto banali.

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In quest’inchiesta di semplice non c’è stato nulla. Semmai sono i mass-media a semplificare in maniera banale determinati avvenimenti.

Non solo: quella che durante un interrogatorio presso la caserma dei Carabinieri indirizzò apertamente l’attenzione degli inquirenti sulla vicina di casa dei Franzoni, definita “schizofrenica” e quindi pericolosa (in seguito saltò fuori che era stata in cura per un banalissimo esaurimento nervoso). Mai capito se fosse un’idiota incompetente o se nascondesse qualcosa. Personaggio ambiguo, comunque.

Esatto: tantopiù che qualsiasi lettore di gialli, grazie alle varie Patricia Cornwell e Kathy Reichs, sa ormai che anche i periti possono prendere delle cantonate e sputtanare un’inchiesta (è successo davvero, e in più occasioni).

Casi isolati. Difficilissimo tentare una fuga dopo aver ucciso un bambino.
Brusca ha ucciso oltre cento persone: non è un criminale comune.

Naturalmente un processo indiziario può portare alla condanna: infatti “l’oltre ragionevole dubbio” appartiene tipicamente alla cultura statunitense, noi ci accontentiamo di qualcosa di meno, proprio come in questo caso.
Una volta esisteva la specifica assoluzione per insufficienza di prove: ora il giudice nel dubbio deve assolvere con formula piena.

Ad esempio i processi di mafia fanno abbondante uso delle dichiarazioni dei pentiti che spesso offrono un quadro indiziario meno grave di Cogne.

Poi bisogna ricordare il comportamento della Franzoni che risulta coimputata per calunnia e frode processuale, le intercettazioni e tutte le contraddizioni emerse dalle sue dichiarazioni.