Quando al cinema i divieti ai minori erano arbitrari

Non stuzzicare il can che dorme!
Che poi giustamente si sveglia e morde.

Guarda che incursore anale te l’appioppo come titolo personalizzato, occhio!
:rofl: :rofl: :rofl:

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dopo aver disquisito così a lungo di cruising, cazazza, mondo homo, fist fuck, mi pare il minimo della coerenza!

e quasi quasi creo una header per cinema hardcore con sta roba qua:
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Citando Tinto Brass…

Fallo!

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Ho scoperto che il crucco (tradotto) 'Sulle Alpi non c’è peccato (o ‘non è peccato’) da noi diventato ‘Una viziosa con tanta voglia in corpo’ secondo Italia Taglia avrebbe beccato solo il vm14 senza tagli! Possibile?

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Se riportano il visto censura d’epoca, così è. Anche per me alcuni si sono rivelati una sorpresa.

Lo riporta anche il libro PLATEA IN PIEDI. A questo punto non credo ad una eventuale versione hardcore insertata. Certo che il film com’è, nudi a parte, è molto volgare e non bisogna comprendere il tedesco per capirlo. Tra l’altro il titolo è riduttivo visto che chi più, chi meno sono tutti in fregola.

un altro vm18 della serie ok parliamone. provai a vederlo che oramai nielsen aveva sbancato come comico e faticai così tanto a prenderlo seriamente che finii col mollarlo dopo mezz’oretta. non mi parve comunque assolutamente prodotto da divieto ai 18 e se è per quello fin dove ero riuscito a vederlo neanche ai 14.

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Allora:

  1. ebbi anch’io identica esperienza con Commando (assieme ad un amico coetaneo entrammo senza problemi nonostante il divieto; solita storia: “Avete 15 anni?” - “Sì certo, ovvio, no?”);

  2. Idem per quanto riguarda Il giorno degli zombi (marinai la scuola per andare a vederlo con amici al primo spettacolo ma senza interrogatorio);

  3. La prima volta che vidi Alien fu alla TV per una rassegna cinematografica settimanale che davano in RAI durante i primi anni '80, mi pare, il venerdì, con annessi presentazione e dibattito in studio a conclusione del film. Ricordo la (brevissima) seccatura che mi procurò l’annunciatrice quando sottolineò il classico: “La visione di questo film è consigliata ad un pubblico adulto”;

  4. Nel 1982, mia madre portò, a dir poco ingenuamente, me e mio fratello al cinema a vedere In viaggio con papà… Non dico altro… :face_with_peeking_eye:

  5. Durante l’estate del 2000, all’uscita di un cinema all’aperto, trovai una mia zia che tenendo per mano i miei cuginetti, andava a protestare infuriata con l’organizzazione perché riteneva Salvate il soldato Ryan un film troppo violento e non adatto ai bambini (N.B.: segnalato come ‘film per tutti’).

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Credo avesse influito per Prom Night il riferimento alle porcaccionate degli studentelli, tipo il furgone che oscilla mentre i due ciulano o la ragazza che si ribella quando il boyfriend tenta di costringerla a sfellaziarlo. Sul versante blood & gore c’era pochino e a dirla tutta, faceva meno paura di quanto il bel trailer italiano lasciasse sperare.

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Be’, a parte la scemenza di pigliarsela coi gestori del cinema, che ovviamente i divieti non li stabilivano loro, aveva ragione. Veramente trucido, il prologo soprattutto duretto assai.

Il film di Spielberg uscì a ottobre 1998,con divieto ai minori di 14. I gestori di quel cinema, 2 anni dopo, fecero i furbi, per così dire…

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Tanto che per la prima tv RAI1 lo trasmise alle 22.30, dopo una trasmissione dedicata allo sbarco in Normandia, proprio per non tagliare la scena più violenta. Se no non avrebbe avuto senso.

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e non solo quello. ancora oggi la sequenza del tedesco che infila lentamente il pugnale nel petto intimando benevolmente il silenzio al soldato impaurito come a dirgli “tranquillo, va tutto bene, finisce subito” mi fa stare male forte. far vedere una cosa del genere a un bambino impreparato è davvero la follia.

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Non ho mai saputo come andò a finire quella vicenda. Ricordo solo due cose:

  1. la motivazione di quella zia: andò a vedere quel film perché, a suo dire, trovava la presenza di Tom Hanks rassicurante;

  2. me stesso che le faceva notare che da un film di guerra non ci si poteva aspettare altro che manifestazioni di barbarie.

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La zia di Vianazzi:
ziadiugondo

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In quegli anni la RAI trasmise COMBAT FILM che quanto a frattaglie non aveva niente da invidiare a Spielberg.

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Lì, se vogliamo, c’era la scusa del documentario. Anzi, del documento storico… :neutral_face:

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Eh, guarda: non ci sei andato troppo lontano :smile:
D’altronde, cosa pretendi da una fan (dichiarata) de I Cesaroni

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Ricordo negli anni 80 nel mio paesello Una gita scolastica di Pupi Avati vietato ai minori di 14 anni…una mia compagna di classe tettuta che a 12 ne dimostrava già molti di più… andò col suo fidanzato di terza media…noi eravamo in prima.

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Ah, allora si ritorna all’oggetto del topic, che spesso appunto i gestori facevano come gli pareva ignorando il visto censura. Incazzatura motivata, fermo restando che se porti dei bambini a visionare un film bellico un po’ tonto lo sei.

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