Hai qualche ritaglio da riviste del periodo, a conferma? Perché io davvero ricordo un passaggio sulle private… però effettivamente Brainstorm lo avevo recuperato nel medesimo periodo, se mi dici che era passato anche quello sulla RAI…
Vado a memoria. La mia memoria da cinefilo, su certe cose è ancora formidabile. L’avessi avuta anche per gli studi, adesso avrei minimo un paio di lauree. Invece sono un pistola qualunque…
si straconfermo passò in prima su rai 3, fu tra i primi film che videoregistrai e lo vidi, pur non piacendomi granché, anche una decina di volte. la rassegna che lo annoverava e di cui parla zardoz era schegge di futuro e oltre a brainstorm aveva in bill anche la prima tv di testament e il computer con le scarpe da tennis. eccetto quest’ultimo - del quale rammento benissimo la presentazione di ghezzi che imitava la trasformazione di kurt russell - li registrai tutti.
effettivamente italia taglia conferma la prima visione con divieto ai 14 per entity, ma io ne conservavo il ritaglio della prima giornata di programmazione che riportava in calce un bel vm18. tant’è vero che tra il trailer che da piccolo mi suggestionò assai e quel divieto ci fantasticai sopra tantissimo. forse troppo, perché quando finalmente lo vidi restai cocentemente deluso.
Ringrazio Schramm, per la conferma. La mia memoria funziona davvero, allora. E a riguardo della rassegna, e di film “poco adatti ai minori” : proprio “Testament”, lo rammento come un’opera assai riuscita, realistica, ma anche terribilmente deprimente e triste . Molto più valido dello strombazzatissimo “The day after”…
no beh c’è un malinteso, io intendevo proprio VM18 di ogni categoria e genere. e a tal pro ci ha pensato rodar, anche se chiede di immettere solo la nostra prima volta. non ho danze da aprire perché quel che mi interessava della bi-sala per adulti dove accedevo bel bello erano solo gli horror thriller e mondo in terza o quarta visione che i gestori facevano magicamente diventare per tutti per meglio arrotondare… e il fatto di poterli rivedere ad nauseam tutto il giorno portandomi a casa locandine e adesivi in regalo. il porno allora mi incuriosiva senz’altro ma anche mi trovava scarsamente sensibile e interessato. diciamo che in quelle sale era interessante (eufemismo) la fauna spettatoriale…
Il primo è stato Interceptor - Il Guerriero della strada. Visto al defunto cinema Alambra di Battipaglia che avevo 12 anni, per mia fortuna dimenticarono di esporre il divieto ai 18 (e sì che in genere erano fiscali, con La Cosa non mi fecero entrare).
(In un cinema zozzo non ci sono entrato mai)
Allora. Primo film vm 18,visto a 18 anni compiuti, fu “Henry - Pioggia di sangue”. Agosto 1992. 4 o 5 disperati in sala, primo spettacolo pomeridiano…
Immagino invogliato dalla pubblicità negativa che gli fa Nanni Moretti
Il film di Moretti uscì oltre un anno dopo. Quello di McNaughton era un “oggetto” che mi incuriosiva già da tempo. Nemmeno credevo venisse mai distribuito, in Italia. E invece, per la gioia di “felici pochi”…
Visto pure io a fine Agosto, al defunto cinema Adua 400 di Torino. Ero appena rientrato dalle ferie, ricordo.
Pure tu, pochi sfigati presenti?
stessa identica cosa, all’astra di pesaro…!! anche se nel mio caso sono OT perché avevo passato di un paio d’anni la maggiore età
Fantastico. Chi l’avrebbe mai detto. A distanza di più di 30 anni, scopriamo che “Henry” è in pratica un film “generazionale”. Tipo “Grease”, “Ghost” o “Dirty dancing”. Ma con un PIZZICO di cinismo e pessimismo in più…
Be’, trattandosi di un pomeriggio di fine estate… poi lo avevano tenuto in cartellone già da un po’ e mi pare non fosse andato malaccio al botteghino, la curiosità dato che trattavasi di “noir d’autore” un po’ l’aveva risvegliata. Lo recensirono bene, vedi appunto sfoghi morettiani contro chi lo consigliava. Bel pugno nello stomaco, comunque.
A Roma ricordo al Niagara RICCARDO FINZI e al Palladium LA FEBBRE DEL SABATO SERA per tutti, al San Saba TENEBRE e al Mignon LA COSA vm14.
A proposito di divieti “ballerini”, sì…
A volte sui giornali si sbagliavano, tant’è che esiste un vecchio flano di Zeder con il divieto ai minori di 18 anni (era un vm. 14). Fatto sta che all’Alambra Entity fu programmato con il vm. 18 bene in vista.
tra i numerosi divieti scampati il più clamoroso fu arancia meccanica, che vidi a 13 anni in una riedizione d’essai di un cineclub (il vicoletto di cagliari) comunque fermamente vietata ai 18. fu una lunga trattativa con maschere e cassieri, che spuntai dimostrando loro di aver visto di peggio in sala e di conoscerne già il libro a menadito (regalatomi mesi prima da un compagno di scout di enrico ghezzi), recitandone interi passaggi a memoria. presi per esasperazione, e aiutato da una coppia di ammirate signore che si finsero mie accompagnatrici, mi assicurai la prima fila. di lì a pochi mesi mi assicurai anche la vhs pirata, ma questa è un’altra storia. per converso non mi riuscì di vedere in un cinemino di padova una terza visione di 7th hyden park, sebbene fossi accompagnato da un adulto che garantì sulla mia horrorfilia, non ci fu mezzo verso, la cassiera fu draconiana e tassativa. mi rifeci poco dopo recuperandolo nella mia fida e birba bi-sala hard dalle terzi visioni magiche, che teneva in evidenza le fascette dei divieti sui manifesti murali e sulle locandine all’ingresso ma poi ti faceva entrare con un bacio in fronte.
con il giorno degli zombi mi accadde invece una cosa abbastanza buffa: ci andai con due miei cugini coetanei, messi tutti e tre alla porta. due giorni dopo ci tornai con un compagno di classe sempre coetaneo. si limitarono a chiedere un po’ perplessi “ma li avete 14 anni?”: rispondemmo spavaldi sì e via col vento. ricordo che in sala è tanto se saremo stati in 20 e che all’uscita eravamo convinti che il divieto ai 14 fosse una cantonata dei gestori.
A me non facevano storie coi vm. 14, quando ne avevo 12; coi vm. 18 erano irremovibili, solo quando dimenticavano (?) di esporre il divieto entravo (oltre che con Mad Max 2, entrai con 10 Minuti a mezzanotte, Non aprite quella porta 2 e Il Ritorno dei morti viventi).
ed ecco un altro che rientra a pienissimo titolo tra i VM18 ingiustificati!
chiaramente anche per me i VM18 erano off limits e ricordo anche dei casi, come non violentate jennifer in cui già nel flano si ammoniva la severità del divieto e la richiesta di documenti all’ingresso.
però come già scritto qua e là ebbi la fortuna di avere vicino casa questo esercizio a luci rosse che il venerdì sabato domenica batteva cassa con terze visioni del cinemabis (e non solo), a cui peraltro debbo in parte l’aver sobillato la mia curiosità/passione per certo cinema, quando prima di un innocuo altrimenti ci arrabbiamo mandarono il trailer di ultimo mondo cannibale: passai le intere scazzottate di bud e terence a pensare a cosa avevo visto in quel trailer. nonostante il suo essere un posto anche pericoloso (sito in un quartiere malfamatissimo, quindi puoi immaginare l’astanteria e le situazioni a rischio) per me fu un nido, un eden, un percorso formativo, ci vidi davvero l’onnipossibile e quel che ricordo con più nostalgia furono soprattutto i gestori, che mi avevano preso così a benvolere che ogni volta mi caricavano dama con fotobuste, locandine, manifesti di visioni passate, adesivi, gadgets di ogni tipo.
l’aneddoto più bello a riguardo lo devo a un equivoco di etichetta: mio padre, che loro conoscevano e temevano, appresa la cosa e avendo in odio gli horror (e il mio esserne fin da piccolo appassionatissimo) andò da loro tuonando “mi raccomando, i film proibiti NO! ASSOLUTAMENTE NO o vi giuro che vi faccio chiudere”. data la natura del luogo loro avevano automaticamente associato pornografici a quel “proibiti”, ignorando che mio padre fosse invece furente sul resto della programmazione e lo rassicurarono bonariamente che non mi avevano mai fatto accedere, che mai sarebbe accaduto, che per questo tipo di illeciti potevano rischiare la licenza etc, che non mi avevano mai visto esprimere neanche interesse in tal senso e la cosa finì con una stretta di mano. il weekend successivo ero di nuovo in prima fila a vedermi horror e mondo movie.