Quando al cinema i divieti ai minori erano arbitrari

non è proprio così, il concetto di nulla osta e di censura era teoricamente stato proclamato come abolito dopo totò che visse due volte. è stato infatti, da allora, il primo nulla osta di circolazione nelle sale negato. picchio ha fatto bene a rifiutare i tagli. poteva ricorrere al tar ma sarebbe andata per le chilometriche e avrebbe comportato far volare dalla finestra altre mazzette di denari, non se l’è giustamente sentita dato che per autoprodurre il film s’è lastricato. di fatto comunque, resta un divieto sfasato, da vietare e tagliare non è che ci fosse chissà cosa; 4 anni prima, non dimentichiamalo, è passato serenamente con un normale VM18 un martyrs che era n volte più pesante e insostenibile, e senza un microtaglio.

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l’ultimo vm18 visto in sala di cui ho memoria è fight club. ovviamente sul murale non era applicata alcuna fascetta di veto e dentro assieme a me c’erano anche ragazzini.

In questo siamo più fortunati della GB. Lì per il passaggio video devi richiedere un nuovo v.c.

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Veramente, era un vm 14 ricordo… visto in prima visione a Torino, mi sembra al Lux. Sicuro del vm. 18?
Confermo il vm. 14, controllato il visto censura d’epoca su Italia Taglia. L’ultimo vm. 18 che ho visto in sala è stato La Casa di Jack, se non ricordo male…

In effetti un vm18 per FIGHT CLUB mi pareva eccessivo.

Scene durette e situazioni scabrose ne aveva, comunque. Dipende sempre da chi siede alla commissione censura, come dicevamo.

Mah, insomma… la scena delle forbici era pesa assai, porta pazienza. Il vm. 18 ci sarebbe anche stato.

“Fight club” venne leggermente scorciato, per l’uscita in sala, e ottenere così il vm 14. In vhs, dvd e br è integrale, e vm 18. La differenza consiste, per essere chiari, in una manciata di secondi… :smirk:

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E, a proposito di home video. La Paramount ha fatto la furba, di recente, sul nostro mercato. “Babylon” era vm 14,in sala. In dvd, br e 4k, viene indicato come visto censura il “+6”, insomma solo SCONSIGLIATO ai minori di 6 anni. Maah…

volendo, si. come ho appunto scritto nel risponderti, alla peggio si poteva benissimo risolvere con un VM18, ma addirittura negare un nulla osta mi è parsa una mossa da tardigradi.

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Ma quale bambino sarebbe interessato a vedere un film del genere?

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Un film sulla Hollywood anni '20, pieno di eccessi e relative grafiche rappresentazioni? Più che altro, quale genitore porterebbe un figlio piccino, a vedere un’opera simile… :roll_eyes:

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Mi viene in mente la storia, avvenuta qui a Roma e riportata sui giornali, di quell’imbecille che portò il suo bambino all’allora Warner Village (oggi The Space) sui 5-6 anni a vedere L’UOMO SENZA OMBRA. Il film non è vietato ma questo non significa che potevi portarci un bambino così piccolo che infatti si spaventò e volle uscire dalla sala. Non pago della stronzata fatta rilasciò una dichiarazione in cui affermava che era vergognoso che un film del genere non fosse vietato ai minori. No comment.

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E te ne dico io un’altra, a cui ho assistito di persona, in sala. 7 anni fa, il primo “Deadpool”, ovviamente non vietato. Una coppia non più giovane (zii? nonni?), con due pargoli sui 9-10 anni. Dopo mezz’ora, se ne vanno tutti quanti, senza fare casotto per fortuna. E ignoro se abbiano poi protestato con la direzione del cinema, un multiplex The Space. Ma insomma, hanno comunque impiegato qualche decina di minuti per capire che “Deadpool” non era esattamente un altro cinecomix come tanti, appunto “per famiglie”. Nel frattempo, in ultima fila il sottoscritto, insieme a un gruppo di ragazzetti sui 14-15 anni, ci siamo divertiti da morire. Son tornato adolescente anch’io, per un paio d’ore… :heart_eyes::sunglasses::clinking_glasses::v:

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La verità, è che tanta gente entrava ed entra in sala, come se andasse da un salumiere. Sa che c’è un “prodotto”, genericamente parlando, ovvero nel caso nostro un film. Ma le specifiche, del prodotto in questione, parecchie volte le ignora. E così, in misura assai varia, gli “spettatori per caso” rimangono… intossicati!! :grin::grin::grin::grin:

Sì ma non risulta nessun visto censura che lo presenti come vm. 18, manco per l’edizione home video. Il che significa che il vm. 18 è stata una trovata della label per pararsi il culo.

Voleva addirittura far causa, mi pare fosse un avvocato. Ti fa capire che razza di imbecilli vanno al cinema.

Ma figurati, la maggior parte del pubblico dei cinecomix non legge un fumetto dalle elementari, non sanno che vanno a vedere. Quando sono andato all’Ideal di Torino, gli spettatori erano giovani e tripudianti nerd che si portavano dietro le edizioni cartonate delle avventure di Deadpool, infatti in sala è stato un tripudio. Certo che la scena dello strapon non era proprio “per tutti”, ma ormai…

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Anche in questo caso c’era stata una polemica da parte di qualche giornale riguardo il fatto che la commissione censura era stata un po’ troppo di manica larga. Il fatto è che basterebbe informarsi; al giorno d’oggi non c’è neanche più bisogno di leggere i giornali, basta consultare internet. Ad ogni buon conto un vm14 gliel’avrei dato. Non è certamente un film da mostrare a bambini di 7-8 anni.

In tribunale gli avrebbero detto ‘se lei è così cretino da portare suo figlio piccolo a vedere un film del genere con chi se la vuole prendere?’.

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