Mi ricordo che le immagini erano pulite e abbastanza nitide, senza graffi né spuntinature. Anche i colori erano belli, la fotografia originale mi sembra fosse un po’ piatta. Il formato era 4/3, il taglio dell’inquadratura però non penalizzava più di tanto la visione. Anche l’audio italiano era ok, con sottotitoli greci escludibili.
Insomma, non era malaccio, l’ho venduto vari anni fa e adesso mi mangio le mani…
Saludos!
Ora esiste anche il dvd italiano, appena visto alla Feltrinelli in centro a Milano:
Grazie per la segnalazione Renato, anche perché su SWDB non c’è traccia di questa nuova edizione italiana. Nel frattempo il DVD greco è tornato disponibile su ebay, ma il Surf italico dovrebbe avere il formato cinematografico corretto.
l’ho apprezzato
parte molto bene con questa grande atmosfera fatta con niente e poi si mantiene su uno standard accettabile, con la classica storia vista mille volte ma interpretata da un cast di un certo interesse
anche la realizzazione tutto sommato non è male
su Film&Clips in buona qualità
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Credo di averlo visto al cinema grosso modo mezzo secolo fa. Per caso è il solito poveristico di Fidani nel quale il nome dei due protagonisti esce fuori in un’unica battuta a fine film?
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esatto, è il colpo di scena del film 
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Beh, dai, Fidani c’aveva questo approccio quasi “fumettistico” nei suoi western…
Come Macho Callaghan in “Giù la testa… Honoré” dove alla fine si scopre, appunto, che è l’ispettore Callaghan 
Vedere i western di Fidani o leggersi i poveristici fumetti anni 70 tipo Sartana, Il Santo… insomma, alla fine ti diverti
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L’inizio del film lascia sperare decisamente meglio: Fabio Testi è più espressivo del solito e Hunt Powers convince con la sua (mono)espressione glaciale; la location immersa nel fango e nel vento è suggestiva e la storia sembra avere qualcosa da dire…
In realtà ben presto tutto si avvolge su se stesso tra flash-back improbabili, sparatorie e scazzottate che si ha l’impressione vengano girate solo per riempire i buchi nella storia, oltre a delle ingenuità evitabili, dalla messicana bionda alla pistola di Hunt Powers che spara una decina di colpi in successione senza mai essere ricaricata una sola volta.
Rimane, nondimeno, uno dei migliori Fidani: la musica non è male, la fotografia e alcune inquadrature sono particolarmente riuscite e anche la trama ha qualche spunto originale.
Le locandine del film in una prima fase riportano il titolo originale e il disegno dei due protagonisti (Fabio Testi con lo pseudonimo di Stet Carson) mentre dopo la raggiunta popolarità dell’attore veneto, il titolo Quel maledetto giorno d’inverno… Django e Sartana… all’ultimo sangue! viene sostituito al centro dei manifesti da Lo sceriffo e il disegno del solo Testi.
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Leggo recensioni simili, e una certezza emerge in me: i film di Fidani potrei minimamente “goderli” solo dopo un adeguato consumo di alcolici, meglio ancora superalcolici. Altrimenti, li mollerei dopo 20 minuti al massimo. Detto col dovuto rispetto per i defunti, eh… 
