¿Quién puede matar a un niño? - Ma Come Si Può Uccidere Un Bambino? (N. I. Serrador, 1976)

Ieri son passato da Fnac, e non era ancora uscito… qualcuno di voi sa nulla?

esce domani (giovedì)

Confermo. Fonte il sito del cecco.

Preso stamani alla Fnac, a 15,90 euro. Ancora non ho controllato il master, vi farò sapere più tardi (conto di visionarlo nel pomeriggio).

Visto. Anche in questo caso master non eccelso, superiore comunque a quello de La Residencia. Molti dialoghi sono in Spagnolo sottotitolato; ma in determinati casi credo fosse una cosa voluta, visto che i due protagonisti sono stranieri e si sforzano di farsi capire dalla gente del luogo (ma non avendolo visto al cinema chiedo conferma agli esperti: quest’idea era presente nel doppiaggio italico dell’epoca?). Però c’è qualche brevissima scena in cui i 2 parlano Spagnolo anche fra loro, quindi o si tratta di immagini a suo tempo assenti dall’edizione italiana o è il solito problema dell’audio fallato (anche qui, agli esperti l’ardua sentenza). Quanto al film, ogni commento per chi lo conosce già è superfluo: uno degli horror più feroci e disturbanti in cui mi sia imbattuto, con un finale da brividi.

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la scena della morte della partoriente, uccisa dallo stesso figlio che ha in grembo, è da incorniciare nella sua capacità di annichilimento.
Il finale mi ha ricordato quello di Reazione a catena: ugualmente scioccante e inaspettato.
Il fatto che parlino in spagnolo in molti casi è voluto, secondo me, nel senso che giustamente come tu dici, si rivolgono da stranieri agli indigeni.
In altri casi è evidente la mancanza della traccia in italiano, e su qui non ti so rispondere: sempre secondo me è un mix tra scene mancanti e salti nella colonna italiana.

In effetti, nel prologo documentaristico l’audio italiano presenta salti evidenti…

che tra l’altro presenta degli errori storici:
le famose immagini delle fosse comuni, con i bulldozer e delle persone che portano i cadaveri a spalla, sono tratte da “The memory of the camps” di Alfred Hitchcock, documentario girato dal grande regista all’interno dei campi liberati: il bulldozer è americano, e gli uomini che trasportano i cadaveri sono soldati tedeschi, sorvegliati dagli americani…nel film si dice che il bulldozer era tedesco e quegli uomini prigionieri.
Un’ultima nota: quanto è irritante quella specie di ninna nanna!!!

C’è molto di Polanski dentro, e non solo sul piano di omaggio/citazione…L’avrai notato Tuchulc…

Innanzitutto segnalo una cosa che salta subito all’occhio: mentre nel retrocopertina del dvd de “Gli orrori del liceo femminile” era sbandierata per ben 2 volte la presenza del trailer di “Ma come si può…” ma poi all’interno nn ve ne era traccia, in questo caso sul retro nn c’è scritto proprio nulla, ma all’interno c’è invece il trailer originale… :smiley:

Passando al film:

durata 106’31’’

audio: ITA e SPA (lo spagnolo è leggermente più pulito)
sottotitoli: appaiono in automatico quando i protagonisti parlano in spagnolo (durante la traccia italiana); unico neo, iniziano normalmente, poi vengono messi tra le parentesi quadre…

video: restaurato e mi è parso buono (certo nn è perfetto e immacolato, c’è qualche spuntinatura qua e là, ma è accettabilissmo)

Hem, no. Il film m’ha preso così tanto che m’è sfuggita 'sta cosa… in che senso polanskiano?

Beh, tutto il prologo è esasperante. Ho dovuto lottare con me stesso per non usare l’avanzamento veloce…

Infatti :slight_smile: .
Diciamo che è un degno inizio per un film che, di fatto, stravolge tutti i canoni, che lascia sconcertati: i bambini, simbolo per antonomasia di bontà, purezza e ingenuità, sono l’esatto contrario, diventano il simbolo del male. Un capovolgimento che induce nello spettatore un disorientamento simile a quello che prova un naufrago in mezzo al mare (concedetemi questa specie di riferimento poetico, va :slight_smile:

Ed è tanto più feroce se consideriamo che per i piccoli assassini del film è tutto un gioco…

Visto ieri notte e sono davvero soddisfatto.
A parte l’esasperante inizio e la ninna nanna orrenda il film è fantastico, davvero tesissimo, da quando si sbarca al Almanzòra non c’è un attimo di tregua e la tensione sale, sale in un crescendo che porta ad una tragica, agghiacciante ed inquietante verità.
Da lì il ritmo è davvero palpitante fino alla fine.
Inquietanti e per questo bravissimi i bambini, dal primo all’ultimo.
Scene crude, violente,macabre, finale inaspettato e che mi ha fatto davvero rabbia.
Un sequel BimbiVSAdulti non sarebbe male…
Che altri film di questo tipo mi consigliereste?

Genere diverso ma stesso regista: “Gli orrori del liceo femminile” (titolo italiano orribile, in originale “La residencia”, per un ottimo film).

Visto ieri, non male, anche se molto forte, specialmente in una delle scene finali dove falcia con il mitra il gruppo di ragazzini … ma il documentario all’inizio era proprio necessario???

Davvero bellissimo, dopo averlo rivisto in quest’ottima versione in dvd posso scucirmi…

…il mio horror preferito in assoluto! :yes:

Probabilmente il miglior horror spagnolo mai girato.


Segnalo il dvd americano che contiene anche due brevi featurettes (9 e 16 minuti) con il regista e il direttore della fotografia.

e finalmente, dopo anni luce di attesa, ho potuto vedere anche questo film.
di Serrador già conoscevo il bellissimo La Residencia, ma questo film, davvero, ha superato di gran lunga qualunque buona aspettativa.

dico subito che contrariamente ad altri forumisti ho trovato incantevole la nenia cantata dai bimbi… molto evocativa, ossessiva.
concordo invece con chi lamentava la prolissità del prologo… troppo lungo, e forse perfino “forzato”.
superato questo passaggio, cmq, il film decolla in modo straordinario. la sua cattiveria è materia cinematografica rara, devastante e disturbante nel vero senso della parola… non provavo certe sensazioni da molto tempo, e darò in pasto questo film ai miei ospiti durante il consueto festino che organizzerò per il mio compleanno.

è vero che il plot ricorda molto il racconto di King e il relativo film… (quest’ultimo successivo, mentre non ricordo l’anno esatto della raccolta “a volte ritornano”) ma davvero Grano Rosso Sangue, cmq dignitoso come film, al confronto risulta robetta da niente.

è uno di quei film che non si ferma davanti a nulla, tu sei lì che scommetti: “beh! adesso Serrador si ferma” e subito dopo perdi la scommessa.

la regia è essenziale ma sempre efficace, secca. splendida anche la desolante atmosfera che si respira visitando insieme ai protagonisti le straordinarie locations.

ormai di diritto nella mia top.
:rolleyes::rolleyes::rolleyes:

L’edizione NoShame è nel complesso più che discreta, anche se parte della traccia audio italiana è andata perduta. Il video, anamorfico, ha un rumore generalmente contenuto, a parte in alcune scene buie, dove sono evidenti anche artefatti da compressione ai bordi delle immagini. Soddisfacenti croma e definizione.

Per quanto riguarda il film, devo dire che sono rimasto molto sorpreso, dopo averlo visto, per il bollino verde “per tutti” riportato in fascetta: come minimo, a mio avviso, sarebbe da vietare ai minori di 14 anni!
Si tratta di un film povero, ma ben diretto ed efficace nelle sue atmosfere, davvero inquietanti. L’utilizzo dei bambini quali figure orrorifiche (che non era comunque nuovo all’epoca) ha sempre funzionato bene; paradossalmente i bambini malvagi sono forse i personaggi del cinema horror più spaventosi! Probabilmente, credo, perchè dovrebbero essere le creature innocenti per eccellenza e la presenza di malvagità in loro crea un fortissimo contrasto nell’inconscio dello spettatore, che può quindi sentirsi disturbato interiormente.