Rand rover (Arduino Sacco, 1979)

mannaggia le babbucce di barabba che capolavorissimo del delirio dell’assurdo del surreale! questa è roba che manda i dadaisti a spalare merda d’elefante al circo! sull’asse (tarlata, incrinatissima) polselli pastore bergonzelli proia vani boscaro degli ambrosi, palle su palle di plastico catapultate sulla sintassi sulla logica sulla recitazione, a mò di godard via risi dopo 10 melody pops alla ketamina passando per il reboot di scene da un matrimonio: dialoghi-tourette, plot alzheimerato, freezing random, fish-eye bergonzelliani, loop nonsense, stream of consciousness da far sembrare puerile joyce! e poi tutti i battibecchi in yodel nei tornanti, la stazione radio che alle richieste per le dediche risponde AAANACRONISTICOOO! il cartello di strada senza uscita continuamente riproposto tra zoom avanti e zoom indietro con i birignao sonori dei cartoni animati, le armi che diventano salumi… per me sacco è a dir poco un gigante!

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