Rino Gaetano

Visto che si parla di canzone italiana e quant’altro, vorrei aprire un topic dedicato al mio cantante preferito.
Voi che ne pensate?
Io lo reputo un GENIO ASSOLUTO.

Concordo.
E concordo sul fatto che Chinaglia non può passare al Frosinone, che nell’amaro Benedettino non sta il segreto della felicità e che anche chi non legge Freud può vivere cent’anni.
E tu hai mai criticato un film senza prima vederlo? Hai mai viaggiato in seconda classe sul rapido Taranto-Ancona?
W Rino.

Il nostro è un partito serio i[/i]
disponibile al confronto i[/i]
nella misura in cui
alternativo
aliena ogni compromess’…
Ahi lo stress,
Freud e il sess’,
è tutto un cess’,
ci sarà la ress’…
Se quest’estate andremo al mare
sole, soldi e tanto amore
e vivremo nel terrore
che ci rubino l’argenteria:
E’ più prosa che poesia…

Conosco solo " Il Cielo è sempre più Blu" o qualcosa del genere:confused: …Sentita sia in versione Dance Mixata (spacca:D ) sia nella album version (infinita)…

Gran voce, all’inizio mi sembrava un Carboni più dilaniato dei primi tempi…

W Rino!

Nanna na na na na na na na na…MA IL CIELO é SEEEEEMPRE PIU’ BLU’

bellissime le foto con i suoi cani, che lo guardano con un amore infinito
una persona meravigliosa, un poeta geniale

Geniale, assolutamente geniale, grandissimo artista e grandissimo personaggio. I migliori se ne vanno sempre presto, le croste rimangono a vita.

Consiglio di leggere a tal proposito Rino Gaetano Live, libro scritto da Emanuele Di Marco ed edito da Stampa alternativa nel 2001.
Molto interessante. Se vi capita date un’occhio anche a Ma il cielo è sempre più blu di Massimo Cotto edito un paio d’anni fa da Mondadori.
“Sognare la realtà, vivere un sogno, cantare per non vivere niente”.
Il suo primo album “Ingresso libero” è quanto di più profondo, sincero e innovativo la canzone italiana ci abbia dato in quei burrascosi anni.
Imprescindibile.

Drugo quando ho letto il thread mi stavo commuovendo…io adoro Rino!
Sai che mio zio e Rino sono stati migliori amici? sono praticamente cresciuti insieme, infatti quando è stato fatto dalla rai(mi sembra)quello speciale su di lui è stato intervistato anche mio zio.
Mi ha raccontato che era un genio assoluto, scriveva canzoni con una facilità estrema ed i testi erano spettacolari!
Vivevano entrambi al tufello di Roma e sono cresciuti nella feccia più totale, poi Rino scopre la cocaina che a quei tempi non era ancora molto conosciuta. A mio zio raccontava che era molto meglio rispetto le canne e che doveva provare ma lui non ne voleva sapere…e poi si sa come andò a finire per Rino…
Oltretutto un figo esagerato…

Sono cresciuta con le canzoni di Rino Gaetano e questa è una delle mi preferite

La Festa Di Maria

Una mela ho mangiato
del vino ho bevuto
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria
altre mele ho mangiato
altro vino ho bevuto
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria
solo lei ce l’ha
solo lei la può dare
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria
Avrei voluto comprare dei fiori
avrei dovuto trovare l’amore
ma non si compran quadri e cuori
non si gioca a picche e a fiori con Maria
solo lei ce l’ha
solo lei la sa dare
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria

Questa è geniale!

La zappa . . . il tridente il rastrello la forca l’aratro il falcetto il crivello la vanga

Vecchi solai e ciminiere lavatoi al decimo piano
Fumo che sale il paradiso e gli angeli cadono giù
La zappa il tridente il rastrello la forca
l’aratro Il falcetto il crivello la vanga
e la terra che spesso t’infanga
una mansarda in via Condotti moquette plafond cassettoni
giovani artisti e vecchie tardone
si realizzano nel nobile bridge
La zappa il tridente il rastrello la forca
l’aratro Il falcetto il crivello la vanga
e la terra che spesso t’infanga
giovane e bello divo e poeta
con un principio d’intossicazione aziendale
fatturato lordo la classifica che sale
il resto gli sembra naïf
La zappa il tridente il rastrello la forca
l’aratro Il falcetto il crivello la vanga
e la terra che spesso t’infanga
castoro visone il conte dell’acqua
salmone caviale champagne
la grande soubrette Brigitte La Cagne
coperta di cincillà
La zappa il tridente il rastrello la forca
l’aratro Il falcetto il crivello la vanga
e la terra che spesso t’infanga
La zappa il tridente il rastrello la forca
l’aratro Il falcetto il crivello la vanga
e la terra che spesso t’infanga
La zappa il tridente il rastrello la forca
l’aratro Il falcetto il crivello la vanga
e la terra che spesso t’infanga

Ma tuo zio chi è Bruno Franceschelli?
Io faccio fatica a trovare la canzone preferita, boh…Al compleanno della zia Rosina, Escluso il cane, Ti ti ti ti, Ad esempio a me piace il sud, Fabbricando case, Tu, forse non essenzialmente tu, Sombrero…
Ci hai lasciato troppo presto Rino :frowning:

“…Partono tutti incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri…”.

In questa strofa parla di De Gregori.

No Claudio Spadari.

adoro rino, e ho rabbrividito sentendo la versione dance. come fans di rino e come musicista auguro all’autore di tale scempio emorroidi a grappolo per tutta la vita.

E bevi birra chiara in lattina?

Rino era un genio.

“chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo”

Ma, soprattutto, anche se credo che il testo sia di Mogol:

Tu / forse non essenzialmente tu
un’altra / ma è meglio fossi tu

A mano a mano

A mano a mano
ti accorgi che il vento
ti soffia sul viso
e ti ruba un sorriso
la bella stagione
che sta per finire
ti soffia sul cuore
e ti ruba l’amore

A mano a mano
si scioglie nel pianto
quel dolce ricordo
sbiadito dal tempo
di quando vivevi con me in una stanza
non c’erano soldi ma tanta speranza

E a mano a mano
mi perdi e ti perdo
e quello che è stato
mi sembra più assurdo
di quando la notte eri sempre più vera
e non come adesso nei sabato sera

ma dammi la mano
e torna vicino
può nascere un fiore nel nostro giardino
che neanche l’inverno potrà mai gelare
può crescere un fiore
da questo mio amore per te

E a mano a mano
vedrai con il tempo
li sopra al suo viso
lo stesso sorriso
che il vento crudele
ti aveva rubato
e torna fedele
l’amore è tornato

ma dammi la mano
e torna vicino
può nascere un fiore nel nostro giardino
che neanche l’inverno potrà mai gelare
può crescere un fiore
da questo mio amore per te

Rino Gaetano

La strofa diceva “E vado dal Barone ma non gioco a dama, bevo chiara in lattina…”.
Il senso di questa strofa è che da stò fantomatico Barone, lui si beccava con gli amici tutti in fissa (tranne Rino) per la dama e beveva birra in lattina per questioni igeniche, poiché a suo dire i bicchieri non erano così puliti.
Tu, forse non essenzialmente tu è di Rino.
Il Gran Mogol gli scrisse in seguito Resta vile maschio, dove vai?

Aneddoto appena raccontato da mio zio.
Nel ritorno dall’Equador Rino Gaetano si portò dietro un tubo di bambù con dentro un botto di cocaina. Chiamò gli amci tra cui il mio zietto e gran festa fu!
Erano i mitici anni 70.

Mitici gli anni 70, un po’ meno mitica la cocaina.

In realtà " A mano a mano" non è di Rino Gaetano, ma di Riccardo Cocciante. Il buon Rino la cantò nel famoso “Q-Concert”, con lo stesso Cocciante (che cantò “Aida” di Rino) e i New Perigeo. Esiste il disco di ciò.

Parole sagge…Fanculo la bamba :mad: