RIP Pescara Calcio (1936-2008)

Oggi alle ore 12.30 dopo 76 anni di storia si è ufficialmente spenta la Pescara Calcio Spa

un pò di anni in serie C, un bel pò di anni in B e 5 campionati di serie A nella sua storia

tante amarezze e delusioni ma pure qualche soddisfazione priceless ivi compreso l’aver fatto ammutolire San Siro e l’Olimpico e adesso un pochino pochino quasi che mi scappa una lacrimuccia a ripensarci

adesso con il fallimento può accadere tutto e il contrario di tutto, persino può rinascere una società nuova sul bello stile dell’alitalia con i contribuenti italiani che si pagano di tasca loro la bad company, oppure possiamo ripartire dalla 3° categoria

fatto sta che dovendo ineluttabilmente seguire questa storia - esemplare - ho molto più chiaro come funziona il calcio in italia

mi auguro di vedere il porco in galera per la bancarotta fraudolenta che ha portato a questo fallimento ma non succederà, è un parlamentare dello stato italiano a cui non sarà sicuramente senz’altro data l’autorizzazione a procedere, senza contare che il falso in bilancio è stato declassato al rango di birichinata, e se a dover pagare i suoi imbrogli dovranno essere tutti gli italiani pazienza, l’importante è che in carcere vadano i rubagalline da 4 soldi

amen

Coraggio Pier, è capitato anche al Treviso nel 1993 e dopo la rifondazione è arrivato perfino in serie A (per sbaglio e con risultati imbarazzanti, ovviamente)
Speriamo bene per il Pescara :slight_smile:

Ci mancherà il mitico delfino, a modo suo fà parte della sfera dei ricordi…

Ahimè, esperienza dolorosa già provata sulla “mia” pelle di pisanaccio, nell’ormai lontano 1994. Ripartimmo dall’eccellenza e da soli due anni siamo tornati nel calcio un pò più importante, ossia serie b. Auguri al tuo pescara :wink:
PS: inutile dire che alcuni squadroni nel frattempo sono falliti o quasi e sono stati salvati o messi al massimo in c2, ma questa è un’altra storia…

Massima solidarietà a tutti i tifosi del Pescara!

Mi spiace. Sò anche io che significa il “fallimento”. Il buon Pieroni ce lo fece capire bene. Da una stagione all’altra passai da San Siro a Sansovino…
In bocca al lupo. :wink:

Anche se sono salernitano e col pescara non c’e mai stato un bel rapporto mi spiace davvero un casino, alla fine il pescara è una squadra che ha una sua storia…quando fallisce una squadra è sempre una cosa bruttissima, l’ho provato anche io sulla pelle nel 2005.
Ma scusa come presidente non avevate Soglia?..è pieno di grana!
Cmq credo che prima o poi ci sarà qualcuno che prenderà il Pescara…cavolo parliamo del Pescara non del Poggibonsi.
Mal che vada rifondando con il lodo petrucci ripartite dall c2 no?

il delirio del calcio di oggi è (anche) che al verificarsi di determinate condizioni (principalmente 1 che l’iter fallimentare si concluda entro la fine del campionato 2 che subentri una nuova società che si accolli una parte di circa il 40-50% del buco complessivo) la nuova società non andrebbe neanche a perdere il titolo sportivo, ossia in soldoni non perderebbe neanche la categoria dove si trova ma solo (temporaneamente) il nome

e tutto questo per quanto potrebbe essere per me comodo e vantaggioso mi appare lo stesso di una ridicolaggine unica, di fatto i creditori fallimentari vengono divisi in due categorie, quelli che vengono pagati (in primis la lega calcio) e quelli che non (in primis lo stato italiano) con buona pace di tutti

il maiale che eviterò di nominare perchè mi ripugna (ma lo ha fatto impact) è il principale, anche se non unico, responsabile di questo fallimento, con soldi iscritti in bilancio mai tirati fuori, si vedrà adesso se sarà costretto alal fine a tirarli fuori per evitare guai peggiori ma sinceramente non credo, una volta forse sarà stato anche pieno di soldi ma adesso pare che sia sull’orlo di fare il botto e ha cercato di tirare dentro anche la squadra del pescara nel buridone

comunque nel loro piccolo una lezione i tifosi pescaresi l’hanno data

vigilando con molta attenzione senza fare sconti a nessuno hanno impedito che gli sciacalli professionisti (con alle loro spalle il fallimento pregresso di già 3 società) potessero ripetere il loro giochino anche questa volta, quello cioè di mettere dentro due soldi allo scopo di allungare l’agonia e potersi spolpare con calma la carcassa fino all’ultimo pezzettino di carne come fa un cane con l’ossobuco

lo hanno fatto vigilando e presidiando pacificamente ma pure ogni tanto passando alle minacce di impiccare i responsabili davanti all’ingresso dello stadio facendo in modo che potessero essere il più credibile possibile

nella speranza che questo cancro sparisca non solo dal mondo del calcio ma dalla faccia della terra

Gira e rimista qua un po tutti abbiamo provato cosa vuol dire il fallimento delle proprie società del cuore, vedi nel mio caso la Scavolini 3 anni fa, purtroppo pare ormai una prassi, e (anche) in questi casi la legge non è mai uguale per tutti.
Per cui Polla incassa anche tutta la mia solidarietà.

bene, giacchè stasera sono ubriachetto vi racconto stasera questa storia esemplare, a futura memoria, di quello che è il calcio in italia quantomeno uscendo dal girone infernale o paradisiaco di juveromamilaninter

tutto nasce a pescara qualche anno fa quando finisce l’era scibilia

un presidente mai amato dalla tifoseria seppur in sella per più di dieci anni: spilorcio, poco diplomatico, per certi versi rincoglionito e soprattutto non pescarese

ma stupido no ecco, un personaggio capace di tenersi a galla in un mondo difficile senza svaccare in un senso o nell’altro, il tempo è galantuomo e gli ha dato ragione, ma troppo tardi

insomma scibilia si ritira, vende la squadra o forse la regala, comunque non ne può più di essere infamato ogni domenica e si ritira

subentra un morto di fame con le pezze al culo, non si sa perchè ma lo fa, dura un pò e si ritira anche lui, le sue società o presunte tali si stanno squagliando come neve al sole già per conto proprio, la gente scuote il capo e lo saluta senza nessun rimpianto

subentra allora un personaggio quantomeno divertente nelal sua follia; presunto commerciante di diamanti italo-americano, cognome pescaresissimo, promette mari e monti, tra cui l’ingresso in società dell’emiro di dubai cugino di almayer, ovviamente è tutto un bluff

ma nell’intanto poggia nel calderone un paio di milioni di euro e poi sparisce

ma perchè uno dovrebbe poggiare un paio di milioni di euro in una società e poi sparire??? a essere romantici era un personaggio molto ambizioso che non è riuscito a quagliare i suoi progetti, a essere pragmatici ha riciclato un paio di milioni di euro, recuperandone pochini ma avvalendosi di un bravo commercialista li ha ripuliti tutti seppur mettendoli in perdita

sicchè, all’incirca un anno fa, inizia l’era soglia

perchè una persona con la testa sulle spalle dovrebbe mai accollarsi una società di calcio che oggidì vaccadè sono pochi onori e una fottuta sequela di oneri?

principalmente per due ragioni: o una maledetta passione che ti porta a farlo o l’intramontabile tornaconto, oppure, ovviamente, un sapiente mix tra i due

cosa può portare un florido imprenditore salernitano, ossia uno dei più fieri nemici (sportivi) giurati dei pescaresi, a prendere in mano la società calcistica cittadina che peraltro versa già in cattive acque? ovviamente il tornaconto, e cosa sennò, i più smaliziati lo capiscono subito, gli altri in ritardo

ovviamente qualcuno che può gli ha promesso qualcosa di ghiotto, perchè altrimenti il tornaconto non c’è

e l’inizio non è mica male, si ricomincia con una società che sembra meritare questo nome, robe basilari ma che a pescara non ci sono più, si ricomincia a comprare giocatori e non più a elemosinarli in prestito e tante altre cose, persino il ritorno in serie b non pare impossibile

la possibilità del ritorno in serie b passa per lo scontro diretto i ncasa con la salernitana; la salernitana vince e va in b, il pescara perde ed è oramai fuori dai giochi, qualcosa nel giocattolo si rompe, ma tutto pare potersi ricomporre

fino a che ad un anno circa dall’arrivo della nuova proprietà tutto si rompe, e il presidente cerca in fretta e furia di vendere tutto e passare la mano

perchè?

evidentemente perchè chi gli ha fatto certe promesse non solo non può più rispettarle, ma anzi ha ben altri cazzi per la testa soprattutto cercare di salvare il suo di culo

sicchè febbribilmente l’ex presidente cerca di mollare la società in fretta e furia, prima di tutto a imprenditori locali, con due soldi in tasca ma anche voglia di subentrare, i quali però dopo le prime trattative scappano a gambe levate

perchè?

in quanto a fronte di un bilancio di 5.000 euro di attivo (!) dietro c’è un buco di una decina di milioni di euro almeno, frutto di gestioni scellerati precedenti ma anche di quelle attuali

e più la situazione va avanti e più la situazione si imputtana, bisogna far presto

allora si ricorre a quanto già visto in tante altre squadre d’italia

si vende la società ad un’altra società anonima con sede all’estero, nessuna possibilità di capire se la vendita è reale o fittizia allo scopo di mandare tutto a puttane senza metterci la faccia, giacchè nel frattempo l’ex presidente è anche diventato parlamentare

contestualmente si prende come prestanome “portavoce della società” o “mediatore” un professionista dello sciacallaggio… qual’è il loro compito e perchè dovrebbero imbarcarsi in un’avventura già fallimentare in partenza?

il gioco è semplice: tagliare ogni spesa possibile, mettere dentro solo i soldi assolutamente necessari a prolungare l’agonia - ossia l’iscrizione al campionato, evitando di pagare giocatori, tecnici, impiegati, ristoranti, alberghi, pulmann, lavanderia, qualsiasi persona - e contestualmente prepararsi a vendere tutto compreso le guarnizioni delle finestre, dirottando ovviamente tutti i ricavi in qualche posto sicuro, e badate bene, questo modus operandi non è prettamente calcistico e ci si può anche guadagnare mica male

poi alal fine quando si ricontano le pecore sul campo ci sono solo macerie: le squadra non ha soldi per iscriversi nè per pagare niente, sparisce e fallisce, tanto fallire per un buco di 10 milioni o 20 è uguale, e il surplus se la si gioca bene finisce in tasca agli sciacalli

ma in tutto questo i pescaresi non ci stanno, capiscono il gioco a volo e iniziano a mettere i bastoni tra le ruote

laddove in città come roma o napoli le radio private fungono da tam tam a pescara ci sono 2-3 siti internet che iniziano a dire le cose come stanno e a radunare la piazza, seguiti subito dopo da un paio di giornalisti, non di più

i consigli di amministrazione iniziano a farli a roma giacchè a pescara le cose s ivengono a sapere e fuori dalal sede ci sono sempre almeno un centinaio di persone non tutte esattamente pacifiche

gli imbrogli dell’ex presidente vengono fuori ad uno a uno, si comincia a fare una pressione molto forte nei riguardi dei creditori affinchè presentino istanze di fallimento facendo saltare tutto il giochino preparato, nel frattempo i tifosi iniziano a tassarsi per pagare i campi di allenamento alla squadra, i ristoranti, gli alberghi, i pulmann per le trasferte, facendo pressione fino a che ‘sponsor’ trovati per strada facciano proseguire il lavoro della squadra, ed è quello che sta succedendo adesso, c’è chi ospita la squadra in albergo e chi da loro da mangiare, chi mette i pulmann e chi offre i campi di allenamento, solo perchè da quando sono nati sono abituati ad avere una squadra che si chiama pescara e non vogliono che finisca qua

si mormora che l’ormai ex sindaco di pescara quando oramai gli si stavano spalancando le porte del carcere come ultimo atto di amore nei confronti della sua città abbia reso esecutivo il credito vantato nei confronti della società di calcio rendendo il fallimento inevitabile e mettendo nella merda coloro ai quali aveva promesso mari e monti, come ricostruzione ci sta tutta, fatto sta che il fallimento è arrivato e adesso gli sciacalli non possono più vendere niente perchè la società è in amministrazione controllata, anzi come estrema beffa potrebbero essere costretti a buttarci dentro dei soldi per evitare guai peggiori

comunque la morale è che una società di calcio formalmente appartiene a un presidente, ma nella sostanza appartiene ai suoi tifosi, tantissimi o pochissimi che essi siano

e che non bisogna mollare mai, nè alal domenica sul campo nè dal lunedì al sabato quando qualcuno vuole giocare sporco sulla pelle della tua passione

piuttosto fargliela pagare con gli interessi

Questo è forse l’unico vero lato “positivo” in una, purtroppo, squallida vicenda di interessi sicuramente non calcistici. Ed alla fine, come hai scritto, chi veramente soffre sono i tifosi veri, quelli che la squadra ed i suoi colori ce l’hanno nel sangue e per la squadra ed i suoi colori il sangue darebbero (e danno). Mi auguro per voi che possiate ripartire nel modo meno indolore possibile :wink:

visto che senz’altro sarete da mesi tutti col fiato sospeso volevo comunicarvi che l’ultimo atto (per il momento) di questa storia si è concluso in questi giorni

la Pescara calcio non c’è più (per il momento), ma al suo posto dall’asta fallimentare è sbucata fuori la Delfino Pescara 1936 (che nome di merda), ma c’è la possibilità che riprenda nell’arco di un pò di tempo anche il suo nome originario, tanto che poi chissenefrega dopotutto

l’asta fallimentare è stata aggiudicata a una cordatona di imprenditori pescaresi e abruzzesi in cui dentro c’è la famiglia di palazzinari che portò alla prima storica promozione in A del 1977 e soprattutto il re della pasta De Cecco; altri imprenditori e cordate “forestiere” che sembravano volessero partecipare sono stati “invitati” a non farlo e il tribunale il giorno dell’asta è stato presidiato da centinaia di tifosi

tutto bene quello che finisce bene? da pescarese probabilmente sì, avere 10 proprietari non è il massimo, ma per come si erano messe le cose ci si penserà

da italiano e appassionato di calcio probabilmente no

le regole in materia fanno merda

con un curatore fallimentare disponibile si possono fare cose assurde, tipo fallire “in corsa”, ripulire con un colpo di spugna un debito di 10 milioni di euro in culo a INPS, INAIL, Comune, Stato e tutto ciò che di pubblico ci può essere, rimanere nel campionato in cui si è salvo qualche piccola penalizzazione e chi arriva si ritrova una società immacolata senza un euro di debito

e non solo… vengono anche considerati gli eroi e i salvatori della patria della situazione

mah

Dispiaciutissimo Polla
Sono cose che fanno girare i coglioni.
Purtroppo a questo ci ha portato la gente di merda incravattata, avida e incapace.

Ho letto solo ora, non sapevo.

Comunque massimo rispetto per il Pescara, lo squadrone di Galeone e il Milan di Sacchi sono le più belle squadre che abbia mai visto giocare a calcio, altro che Roma Inter o Juve.

Tanto il Milan ce lo ficchi sempre eh? :wink:

Solo quello di Sacchi, quando giocava col Pescara di Galeone era uno spettacolo. E lo stadio di Pescara e uno dei piu belli.

ero già pronto a mandare un sms di complimenti a pollanet ma la sfiga veramente perseguita questa squadra
rimane un buon punteggio che di sicuro i pescaresi avrebbero firmato prima dell’incontro ma c’è da bestemmiare fino a natale!

causa cerimonia di comunione (à comunion’ à comunione!, cit.) non ho potuto che guardare un piccolo stralcio di partita all’inizio del secondo tempo, il resto seguito su internet via telefonetto che stavo per buttare fuori dal finestrino in autostrada

comunque sono in silenzio stampa

anzi rompo il silenzio stampa solo per due righe

per dire che non è cazzo possibile che i play off di serie c durino come i mondiali, anzi pure qualche giorno di più

finisce che non è più calcio ma solo una guerra di nervi

Lo dico piano, ma forza Pescara. Se l’Ancona sopravvive e riesce ad iscriversi al nuovo campionato di B sarebbe belo tornasse a sfidarsi con il Pescara nel glorioso derby dell’Adriatico. In bocca al lupo e verona merda.

Beh non posso fare altro che complimentarmi…a parità di odio preferisco che sia salito il Pescara che il Verona. Spero che possiamo ricontrarci presto (in serie B) per romperci il culo come i vecchi tempi :wink: