Ritorno al crimine (Massimo Bruno, 2021)

Siccome che sono sempre originale, ho visto prima il sequel e poi l’originale che era questo:

Effettivamente l’originale non mi è sembrato granchè, mentre invece il sequel l’ho trovato a tratti divertente

il fatto di trovarlo un pò divertente mi ha ingenerato una serie di penZieri successivi

in primis se sto film è effettivamente divertente o se l’ho trovato interessante per altro, in particolare se perchè in questo film pippano cocaina, accoppano persone e fanno amicizia con assassini conclamati, trattano ciccione come ciccione e via andare

ossia se mi ha fatto ridere un pò anche solo perchè rompe la cortina di correttezza che ormai pervade tutto e tutti ed è già appena un cicinin sguaiato, volgare e sgarbato

chilosà

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Il primo episodio mi aveva lasciato molto tiepido. Questo sequel mi ha proprio raffreddato. Lo dovessi definire in una parola userei “insulso”.
Non funziona la storia, i tempi comici, il gigioneggiare di Gassman, ecc.
Peccato. L’altra sera ho rivisto la brillante opera prima di Bruno “Nessuno mi può Giudicare” e direi che si fa fatica a riconoscere la stessa mano in questa trilogia.

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Visto ieri sera, sequel preprogrammato dell’originale, qui per mantenere vivo l’interesse la storia si separa su due piani temporali, quello attuale e quello anni 80, dove i diversi personaggi cercano di risolvere diversi problemi. La Pastorelli diventa Loretta Goggi, e allora per il ruolo “faccio vedere gambe e chiappe” subentra Giulia Bevilacqua (col MacGuffin della situazione), Carlo Buccirosso (bravo) è il compagno di Loretta, e poi camei a manetta, alcuni molto divertenti: Bruno Conti e Antonio Cabrini, Corinne Clery, Ninetto Davoli, Paola Ferrari & Achille Lauro. Alterna pezzi divertenti ad altri più loffi, e risulta comunque interessante la metamorfosi dei personaggi che man mano diventano più violenti. Alla fine lo considero come una miniserie, gli do la sufficienza.

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