[Roma] Uccisa con l'ombrello nella Metro

Sti cazzi…Quello ke hai detto non giustifica il loro gesto! Se sai come ti pagano e ti sfruttano nel nostra bella penisola e non lo digerisci alza i tacchi e vai in un altro paese e non credo ke la situazione sia diversa…Io la penso così…

cmq di una cosa sono certo: se le assassine fossero state italiane non sarebbe scoppiato tutto questo pandemonio. Ormai si strumentalizza qualsiasi cosa per le giustificare le proprie ideologie.

come ha fatto ha ucciderla con un’ombrellata in un occhio? l’ha proprio usato di punta, come uno spartano con la lancia?

Interessante articolo del corriere.it con interviste alle prostitute rumene:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/04/prostitute_romene.shtml

ma io infatti non ho mai tentato di giustifare nulla. sto solo dicendo che ritrngo assolutamente normale che succedano cose brutte quando ce di mezzo gente che fa brutte vite, non dimenticandomi che tali brutte vite fanno solo ed sclusivamente comodo a noi e al nostro benessere. solo che vorremmo tutto senza pagare nulla. esattamente quello che rimproveriamo agli “alieni”. e invece col cazzo. ormai paghiamo tutto e con gli interessi.

Magari non ve ne siete resi conto, ma il concetto di condurre una “brutta vita” è più esteso di quanto vogliamo pensare. Cosa accomuna una marchettara rumena che s’improvvisa Dartagnan col suo ombrello con un carrozziere che per una banale lite impugna una pistola e vuota il caricatore contro il suo antagonista? Forse niente, forse tutto. Persone banali, che a un certo punto sbroccano e compiono un gesto estremo. Certo fare il carrozziere non è umiliante come prenderlo in culo per soldi, ma non vi viene in mente che nel suo piccolo pure lui deve avere frustrazioni non da poco per girare armato? Pure gli studenti negli U.S.A. a un certo punto flippano e massacrano un’intera scolaresca a raffiche di Uzi; e spesso sono “di buona famiglia”, non hanno subìto abusi e non hanno la più pallida idea di cosa significhi vivere in miseria. Forse è vero che raccogliamo quel che abbiamo seminato; ma non sono affatto sicuro che tutto si riduca ad una banale vendetta degli sfruttati nei confronti dei loro aguzzini.

Nuovi sviluppi sulla vicenda
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Quel giorno Vanessa prese metadone

[/b][/b][SIZE=2]http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/roma-uccisa-ombrello/vanessa-metadone/vanessa-metadone.html[/SIZE]

Cioè, era una tossica? Mmmm. L’avvocato dell’assassina si servirà certamente di questo elemento per trovare attenuanti alla sua assistita. Certo vien fuori un ritratto della vittima totalmente diverso da quello della fragile fanciulla indifesa presentato dai mass-media; e d’altronde se si trovava in stato di alterazione ciò potrebbe perfino dare ragione alla sua aguzzina, che sosteneva di aver reagito quando Vanessa dagli insulti è passata alle vie di fatto cercando di schiaffeggiarla. Speriamo solo che non nasca una nuova forma di discriminazione (dall’assassina “puttana rumena” alla vittima “drogata che in fondo se l’è andata a cercare”).

Mi autoquoto.
Però è stata recentemente respinta la richiesta di revoca dell’ordinanza di custodia cautelare (resta l’ipotesi di omicidio volontario aggravato)

ma operche scusate qualcuno di voi aveva dubbio che la cosa successa era conseguenza di una lite?
ci siete mai stati in metro a roma nell’ora di punta??

Massì, è che all’inizio si ipotizzava una tentata rapina. Poi i testimoni hanno effettivamente tirato in ballo un alterco; però un conto è partire dal presupposto che da una banale discussione si sia passati alla furia omicida, altro è che la vittima fosse tanto inferocita da venire alle mani e provocare la reazione della sua involontaria assassina, che appunto ha reagito d’istinto e probabilmente non voleva uccidere.

io una volta a roma ho litigato con una tipa che mi ha detto che se non stavo zitto mi ammazzava e a fidene ho abitato e in media c’è gente che anche una signora di 50 anni per uno sguardo sbagliato ti prende a sberle. questo non vuol dire nulla ma se tanto mi da tanto e probabile che sia stato l’esito infausto di un litigone fra persone non tendenzialmente “gentilissime” ( da entrambe le parti)

Il gup del tribunale di Roma ha condannato a 16 anni la giovane romena Doina Matei, nel procedimento per la morte di Vanessa Russo, la ragazza ferita gravemente all’occhio sinistro dalla punta di un ombrello il 26 aprile scorso e poi deceduta due giorni dopo. Il giudice ha configurato il reato di omicidio preterintenzionale e previsto l’aggravante dei futili motivi. Il pm Sergio Colaiocco aveva chiesto 20 anni.

25/11/2008 (15:14) Omicidio sulla metro a Roma
Sedici anni alla romena Matei
L’accusa è di omicidio preterintenzionale

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200811articoli/38508girata.asp

ROMA. La prima Corte d’Assise d’Appello di Roma ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione per Doina Matei, la ragazza che il 26 aprile del 2007 ferì a morte, con la punta del suo ombrello, Vanessa Russo in metropolitana. L’accusa per la romena è di omicidio preterintenzionale con l’aggravante dei futili motivi.
Unica differenza rispetto a quanto deciso dal Gup Donatella Pavone la condanna dell’imputata a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 20mila euro per ciascuna delle parti civili costituite.