Oltre al numero spripositato di 45 giri, vecchi poster cinematografici degli anni 70, possiedo un bel pó di riviste regalate da una signora che le stava per gettare in un cassonetto.
Mi é sempre piaciuto sfogliarle per documentarmi come allora un fatto di cronaca nera veniva “raccontato” ai lettori, o l’intervista a quella/o diva/o televisivo o cinematografico che pubblicizzava il suo programma o film in uscita dove sperava di coronare un grande successo.
Tra quelle pagine non poteva mancare la pubblicità: difficilmente avremmo ritrovato quei volti, allora sconosciuti nuovamente come testimonial di qualche prodotto a Carosello, si stavano aprendo nuove porte.
Da li a poco, saranno diventati "personaggi, con il loro nome reale o uno pseudonimo, eppure la mirabolante e “sfavillante” carriera cinematografica, televisiva o musicale inaspettatamente inizió e raggiunse una popolarità grandiosa grazie a quella reclame di quel prodotto.
Inizio la carrellata con Little Tony Gigi Reder e Patrizia Vistarini…ehm…Mita Medici.
Interessantissimo topic, complimenti per l’idea! Ti invidio parecchio perché io invece non sono per niente fisionomista e difficilmente sarei stato in grado di riconoscere questi volti sfogliando le pagine di una rivista! ![]()
Tre in un colpo solo…
Dietro a Patty Pravo, troviamo:
Marina Marfoglia(faceva parte della combriccola della famosa discoteca romana insieme alle sorelle Berté, Renato Zero e tanti altri), Sabina Ciuffini(non ancora valletta di Mike Bongiorno a Rischiatutto) e Francesca Romana Rivelli(da lì a poco Ornella Muti)
Una “fatina azzurra” e per di più anche bionda a cavallo di un destriero bianco per pubblicizzare il Cin soda: Maria Giovanna Elmi.
E questa é la chicca, per adesso, più rara.
Da TV sorrisi e canzoni del 1970 i pubblicitari della Birra Wührer sono alla ricerca di una Miss come testimonial che i consumatori nei bar una volta bevuta la bevanda, tramite una cartolina devono eleggerla e partecipare ad un ricco concorso.
Peccato che sotto mentite spoglie si nasconde il nome di Wendy mentre tutti(quando abbiamo iniziato a “conoscerla”) l’abbiamo sempre chiamata Schubert… Karin Schubert
Se Dominique Boschero era già famosa da diversi anni per diverse e importanti film, da notare che la casa discografica Rca ha realizzato sia questa copertina con il suo nome ed altre senza, il ragazzo che le é vicino non é indicato, ma se guardate per bene noterete che si tratta di Franco Califano
Questo post “insospettabilmente” me lo ha fornito mia madre stasera a cena.
Cercava notizie di “un certo” Bruno Bozzetto.
Certo, conosceva fino ad un certo punto la sua immensa carriera ma per lei era molto frammentaria.
Sapeva del Signor Rossi, di alcune sigle televisive, di Allegro non troppo e finiva lì.
Alla mia curiosità di come lo ricordava, mi ha raccontato che da piccola era un’assidua lettrice del Corriere dei Piccoli e come tutti bambini con entusiasmo provava e tentava i vari concorsi a premi che il settimanale organizzava.
È sempre stata una brava disegnatrice e non c’é stata volta che creava qualche disegno per poi spedirlo in redazione e sperare, emozionata, di vincere il premio, oltre che alla pubblicazione su quelle pagine della sua opera.
Mai.
Tutte le volte che ha partecipato, un bambino, appunto Bruno Bozzetto da Milano il premio “se lo pappava” sempre e soltanto lui…
Era la fine del 1978, la Ferrero inizia alla grande a reclamizzare non solo la Nutella, scatole di cioccolatini e merendine varie che ti tentano tre volte tanto…
Tra le prime reclame che troviamo nei vari “contenitori pubblicitari” nelle due reti Rai ci sono le mentine Tic tac e i Pocket Coffee (da passeggio).
In uno “spot” mandato in onda nel gennaio del 1979 c’è un tram che sta per arrivare ad una fermata, il conducente si prende una piccola pausa, vista la stanchezza…
fa ricorso all’energetico cioccolatino per riprendere la corsa
con in sottofondo la canzoncina creata ad hoc da Romano Bertola.
Fino a quel momento c’erano state solo delle minuscole parti cinematografiche, per lo più non accreditate per il futuro Cummenda del nostro cinema Guido Nicheli
Due “quaterne” al femminile…
Qualcuna é diventata più famosa dell’altra, ma al suo tempo, riviste specializzate, interviste ai vari registi che l’avevano appena scoperte, le avevano indicate come future Sophia, Gina, Laura, Monica, Virna del nostro cinema italiano…
Immagino che diverse le avete riconosciute.
Queste foto apparvero su uno dei primi numeri di “Ciak”, estate 1985. Quasi tutte le signorine allora fotografate, e reputate “promettenti”, sono poi sparite dalla circolazione. Lo spietato mondo del cinema…![]()
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Esattamente @Zardoz, era il primo numero di Ciak.
Se Elena Sofia Ricci é ancora sulla cresta dell’onda, Natasha Hovey, Pascale Reynaud, Enrica Maria Modugno, Paola Onofri hanno avuto più di un minuto di notorietà, le altre si sono “arenate” quasi subito.
A me pareva il secondo, o terzo numero della rivista. Ad ogni modo, appunto, le carriere delle signorine praticamente non hanno lasciato segno…![]()
Le stavo appunto risfogliando in questi giorni, indeciso se, visto un mio prossimo trasloco, di vendere le annate complete dal primo numero del 1985 fino al 1989.
E stamattina ho “rispolverato” questo articolo che si plasmava bene con l’argomento.
Non era stata ancora assunta a tempo pieno dalla Rai, la sua consacrazione nel piccolo schermo avverrà nel 1974, che Maria Giovanna Elmi appare per la prima volta nella copertina di un 45 giri distribuito dalla sottoetichetta della RCA (la ARC) nel 1964.Il disco in questione è Se ti senti sola di Giancarlo Guardabassi (recentemente scomparso).
Molto attiva nel campo di Carosello e nella pubblicità: precedentemente ho pubblicato una reclame cartacea trovata su una Domenica del Corriere del 1969, ma noi “vecchietti” la ricordiamo nella pubblicità del 1972 con uno dei primi detersivi liquidi, il Sole Piatti.
Capitava sovente a scuola che al malcapitato di turno e a volte anche il sottoscritto, veniva “aggredito” da qualcuno che mi rifilava sonore pizze nelle guance come fossero piatti di una banda musicale(guardate lo spot e capirete)
Nel 1977 visto il grande successo della Elmi troviamo come testimonial una sconosciuta Oriella Dorella, non ancora ballerina di Fantastico e prima ballerina anche alla Scala di Milano.
















