So già di fare una domanda complicata in partenza ma ci provo comunque: qualcuno sa se le tv private “minori” (escludo infatti le reti mediaset) producevano sceneggiati o film tv?
Il dubbio nasce da questa recente scoperta: Telemare Ostia, tra il 1977/1978 e il 1979, aveva (auto)prodotto una serie chiamata GIALLI IN TV, con Pupo de Luca nel ruolo di un burbero commissario e Saggese come l’appuntato Buscemi.
Tralasciando il fatto che si tratti più di un poliziesco, mi piacerebbe sapere se esistono altri esempi di questo genere. Sinceramente pensavo che prima dell’avvento di Canale 5 e compagnia, soltanto la RAI fosse in grado di produrre/registrare sceneggiati, film tv, fiction ecc.
Grazie per la risposta. Sì, intendo esattamente produzioni di questo tipo e nello specifico quelle etichettabili come gialli, thriller e polizieschi.
Intrigo di Vani come suggerimento va benissimo e ora mi è venuto in mente anche Lo scorpione a due code di Sergio Martino, trasmesso su una rete privata (non ricordo purtroppo quale) credo negli anni '90.
Se ci fossero altre segnalazioni invito chiunque a farle liberamente. Purtroppo la ricerca dei e nei palinsesti delle private è un terreno veramente accidentato e risulta praticamente impossibile avere un quadro unitario.
Stavo per citare alcuni “classici” di Mai dire TV quali la Telenovela Piemontese, ma pare fu creato tutto a tavolino per la trasmissione suddetta, passo e chiudo per evitare OT.
E se invece parlassimo di La grotta di Alvaro?
Non ti va di prendere il coraggio a due mani e di andare a disseppellirlo dalla tua soffitta, prima che la cassetta si smagnetizzi e diventi impossibile da riprodurre e riversare?!?!
Concordo, siamo dalle parti della "tele"archeologia!
Centro pieno, al 100%. Proprio quello che speravo di trovare, grazie mille per questa segnalazione
Cercando in rete non ho purtroppo trovato neanche uno straccio di informazione riguardo al fantomatico ciclo “Paura” (è stato poi trasmesso? e se sì, dove e quando?), invece il film Nisida ore 23 scafo blu è incredibilmente su Youtube.
Aggiungo nell’occasione che Lo scorpione a due code (versione tv di Assassinio al cimitero etrusco) è stato mandato in onda sul canale Super3; sempre sul tubo c’è uno spezzone con il logo ben visibile.
Un altro titolo da aggiungere potrebbe essere Una notte di terrore/Anxiety di Gianni Siragusa, episodio pilota di una serie forse destinata in principio a Mediaset ma in seguito non portata a termine.
Destinato alle locali ci fu anche Quattro sotto l’ombrello (1982) di Enzo Milioni, Il professor Spencer di Andrea Bianchi (vedi S. Raffaele in Nocturno n.246) ed un pugno di episodi pilota per progetti mai terminati, realizzati da Luigi Petrini sotto la produzione di Candido Simeone ovvero Art gallery e I ragazzi del Chewing Gum (vedi Nocturno dossier n.70).
Io vidi qualche puntata, o meglio, era sempre la stessa, che la tv locale perugina ripeteva sempre prima di mezzanotte era piuttosto soft; spuntava ogni tanto qualche tetta, ma dai tagli si capiva facilmente cosa stavano escogitando …
Ricordo uno che se non sbaglio era ambientato dopo una guerra atomica. Le ambientazioni potevano ricordare quelle di Spazio 1999. Ricordo solo una scena: una giovane dopo che su uno schermo aveva visto tutta una serie di filmati della Terra com’era prima del conflitto nucleare (ricordo campi di grano in una giornata assolata), come reazione ha forti conati di vomito. È l’unica cosa che ricordo di tutta la serie.
Poi ne ricordo un’altro ambientato a Spagniolia con tre attori che si facevano chiamare Il Mago, La Fata e La Zucca Bacata. Credo fosse un’ iniziativa di Franco Migliacci. Ho anche il 45 giri della sigla e dovrebbe esserci su YouTube.
Poi ci sarebbe il Love Boat italiano con Dora Moroni…
Il programma fu registrato alla Città della domenica, una specie di parco divertimenti e giardino zoologico nella periferia di Perugia e c’era lo zampino della Rca, perché all’interno oltre ad una storia, molti artisti della casa discografica di Via Tiburtina, proponevano le sigle televisive tramutati in successi.
E ci credo che c’entra Migliacci, due dei tre personaggi delle storie erano i suoi figli…
Veniva mandato in onda il pomeriggio da “scalcinate” tv private, a Roma ad esempio su Spqr intorno alle 17, ma come sempre, per difficoltà di palinsesto, non disdegnavano a riproporre le puntate anche più volte al giorno.
si tratta de la crisi della talpa, 13° e ultimo episodio di ora zero e dintorni, uno sceneggiato sui generis del 1980 costituito da corto e mediometraggi tutti incentrati su un scenario post-atomico (o pre-atomico col botto). è una produzione REA (e trasmessa per la prima volta in RAI), ergo non propriamente autoctona / commissionata da una locale regionale nonostante la forma ipertrashacchiosa possa indurre il malcapitato che la capta su una locale a supporre l’opposto.
Non sapevo che fosse stata trasmessa anche dalla Rai. Personalmente ricordavo Quinta Rete. Così come ricordavo che c’era di mezzo la Rusconi. Invece non ricordavo il fatto che fossero episodi molto brevi (solo 15 minuti l’uno).
si è passata praticamente ovunque, più di “recente” anche in mediaset. pensa che in rai passava il pomeriggio. la durata degli eps era variabile, a volte superava di una bella tacca il quarticello, altre era inferiore. fino a qualche anno fa la si trovava per intero anche su yt. comunque roba peciona forte.
Ricordo che nel sito di “Scelta TV”, sfogliando i PDF delle loro riviste, visi una foto che ritraeva una troupe cinematografica (o forse televisiva, non ricordo), che stava girando un telefilm per una TV locale (forse era SPQR, gestita da Pino Colizzi). Ricordo solo che sul ciack c’era la scritta “fotografia Pasquale Fanetti”.
Non so se era un telefilm autoctono oppure straniero, però ho un vago ricordo di un telefilm in cui due ragazzi dovevano trovare un qualcosa, e a ogni episodio raggiungevano un indizio. Vagamente nella mia mente c’è tipo una scena in una grotta.
Che sia lo scenggiato di Martino?
Grazie