Science + fiction 2010

Rapporto finale sul festival: un bel successo di pubblico, nonostante il minor numero di giornate, film, ospiti. Sembra quasi ci sia stato un “allarme rosso” tra i cinefili della regione e oltre: per fortuna, vien da aggiungere. Dei (pochi, ma buoni) film visionati, consiglio caldamente il finlandese “Rare exports”, sapida fiaba nera ricca di idee e con gli ultimi 20 minuti davvero scatenati, anche a livello visivo (immaginate un incrocio fra “Aliens”, “La cosa” e “Gremlins”, e sarete vicini). Una sorpresa lo svizzero “Cargo”, buon esempio di fantascienza ecologista, forse non eccelso come “prodotto finale”, ma assolutamente strepitoso tecnicamente (eh sì, gli svizzerotti san fare non solo cioccolata e orologi…). Godibile, nella sua brevità (meno di un’ora!) e minimalismo (tutto girato all’interno di un condominio berlinese), il tedesco “Rammbock” (titolo internazionale “Siege of the dead”), storia di zombi che può ricordare a tratti il britannico “28 giorni dopo” e relativo sequel, arricchita da trovate originali e un prefinale “alla Jean Rollin”. Non male nemmeno il francese “Djinns”, che può vantare soprattutto un bel cast e talune atmosfere azzeccate (merito anche dell’ambientazione africana), anche se ricorda parecchio “Pitch black” e “Deathwatch” di Bassett. Insomma, nonostante i succitati problemi, anche quest’anno “è andata” (bene). Edizione 2011? Speriamo, sempre che rimedino i soldi…
P.S. Confermo quanto detto da Fede, sull’incontro: causa pubblico “mosciarello”, a far domande siamo stati solo il sottoscritto, Fede, e il sempre impareggiabile Giuseppe Lippi di “Urania”. Giovanotto simpatico e in gamba, il forumista: classe 1985, il che mi fa sperare bene nella “nuova generazione” di cinefili, che incombe… Un’altra cosa: sarà una coincidenza (?), ma Fede assomiglia all’avatar che sfoggia, ovvero l’attore Anton Yelchin!