Se sei vivo spara - Oro Hondo (G. Questi, 1967)

No non lavoro li ma sul blister del primo DVD si vedeva tra i primi titoli e l’uscita era prevista per gennaio poi l’hanno rimandato…

…e che dire poi del povero Francisco Sanz, che sembra concludere questo avido circolo vizioso, nella nemetica scena in cui: Hagerman viene bruciato vivo dal suo stesso oro, ormai liquefatto e bollente, a causa dell’incendio! …davvero impressionante!

La considero una fra le più spettacolari e “belle” punizioni del cattivone di turno.

È in linea con la feroce contestazione che Questi fa del sistema

Confermata la previsione. In edicola il 13 marzo per la collezione Fabbri

Tempo fa avevo comprato ‘sto filmone sempre con l’oggi solo ke la collana era quella dedicata a Tomas Milian. Solo ke son rimasto piuttosto deluso dato ke il dvd era ridotto all’osso come contenuti…Appena posso vedo se riesco a combinare l’edizione buona dell’ AY con un’interessantissimo audiocommentary del regista …

Uscirà in edicola mercoledì 14 Marzo allegato a Oggi per la collana dei grandi classici del western all’italiana della Fabbri.

Uscita oggi in edicola per la Fabbri. Presa. E’ la director’s cut. Digital 5.1 - mono. Extra: photogallery, audio commentary del regista, trailer, 12 accessi diretti e biofilmografie. Appena posso ricopio l’analisi critica del libretto.

Qualcuno può dire se ci sono differenze con il DVD Blue Underground ?

Con il Blue underground non so. La versione è la stessa della AY. Bella e a poco prezzo. Ancora una volta bravi alla Fabbri

> Qualcuno può dire se ci sono differenze con il DVD Blue Underground ?

Nessuna: a quanto mi risulta, infatti, il master utilizzato per le due edizioni è lo stesso.

Ecco il commento sul film contenuto nel libretto della Fabbri: «La carica dissacratoria e visionaria di Se sei vivo spara forza i codici del western all’italiana oltre il limite estremo della morte. Il film, infatti, racconta il ritorno dall’oltretomba del pistolero senza nome, un mezzosangue fucilato insieme ai suoi compagni, per punire la cupidigia e l’avidità di un villaggio di gente violenta, gretta e meschina come la borghesia raccontata dai film di Luis Buñuel. Il suo destino tuttavia non è la vendetta. Il primo a essere colpito dalle pallottole d’oro della sua pistola è Oax, l’uomo che l’ha tradito e ucciso brutalmente. Lo colpisce, lo ferisce in maniera grave, ma non l’ammazza. Oax muore perché i soccorritori lo fanno a pezzi per recuperare le pallottole d’oro. L’uomo senza nome, il mezzosangue tornato dall’aldilà non odia i suoi carnefici. Ne ha pietà e, a proprio rischio, toglie i loro cadaveri dalla forca e li ricompone. Il suo destino, dunque, è quello di essere insieme, testimone e protagonista attivo della maledizione che colpisce chiunque si avvicini all’oro rubato. Come gli ricordano più volte i suoi compagni, i due indiani che si son presi cura di lui quando è uscito dalla fossa, non può lasciare il villaggio fino a quando non avrà esaurito l’ultima delle pallottole d’oro che loro gli hanno preparato. È l’oro il killer principale della storia, la causa scatenante delle uccisioni e delle efferatezze, una sorta di genio maligno che alla fine scompare, fuso dalle fiamme dell’incendio della casa di Acherman, l’ultimo sopravvissuto della catena maledetta che muore ricoperto dal metallo liquido e ustionante. In questa visione il mezzosangue senza nome, l’antieroe di turno, ha un ruolo di contorno. Sotto i suoi colpi cadono i comprimari, o quelli che pur avendo ucciso per l’oro non sono mai riusciti a entrarne in possesso, come Zorro e i suoi cavalieri neri… …È una violenza da incubo quella che attraversa tutta la narrazione del film scritto da Giulio Questi in società con quel Franco Arcalli che nella sua carriera lavorerà alla sceneggiatura di capolavori come Il conformista, Ultimo tango a Parigi e Novecento di Bernardo Bertolucci, Al di là del bene e del male di Liliana Cavani, C’era una volta in America di Sergio Leone e Chi lavora è perduto di Tinto Brass, curando poi il montaggio di un’infinità di pellicole d’autore da Zabriskie Point a Il portiere di notte, da Milarepa a Professione: Reporter. Spesso descritta nella sua crudezza, a volte soltanto narrata per allusioni la violenza accompagna lo spettatore dalla prima inquadratura alla fine. Giulio Questi ha sempre raccontato di aver voluto comporre una parabola antifascista e anticapitalista che insieme finisse per esorcizzare gli orrori della violenza da lui conosciuta nel periodo della seconda guerra mondiale e della resistenza. Il film è anche pervaso da un’ambiguità sessuale che s’incrocia con la violenza in Zorro, un signorotto che cita Sade, e nella sua squadraccia di ragazzotti vestiti di nero che bramano le grazie del giovane Evan fin dal primo istante della sua cattura. Nonostante la crudezza di talune descrizioni filmiche la violenza non è mai fine a se stessa, ma funzionale al clima che il regista intende creare. I colori, le inquadrature e i tagli della camera fanno il resto. L’assistente alla regia è lo scomparso Gianni Amico, sceneggiatore del primo Bertolucci, di Glauber Rocha e uno dei personaggi chiave del cinema d’impegno italiano degli anni Settanta e Ottanta».

l’ho visto ieri sera con l’audio-commento (grandioso) e confermo che è così

Vorrei addentrarmi nello “Spaghetti Wstern”,visto che non è da molto che mi interesso anche dei nostri poliziotteschi. Mi sono messo alla ricerca su internet e ho trovato questo titolo con Tomas Milian “Se sei vivo spara” che dicono sia il western più violento della sotria di questo genere.
Ora,siccome che non ho mai visto un western in vita mia,(lo so è una grande mancanza,ma sono ancora giovane e rimedierò:)) volevo chiedere a voi che ve ne intendete un parere su questo film,se l’avete visto,poichè l’ho già trovato e aspetto solo di ordinarlo.

Se Sei Vivo Spara
Anno: 1967
Cast: Tomas Milian, Ray Lovelock, Milo Quesada, Piero Lulli, Marilù Tolo.
Durata: 115 min.
Regia: Giulio Questi
Trama:
Tradito dai suoi compagni dopo una rapina, Hondo viene giustiziato insieme ai suoi altri amici messicani, dato per morto dai suoi traditori, viene trovato da due indiani e salvato dalla morte. Inizia così la caccia ai suoi assassini che intanto si sono rifugiati in una cittadina devastata dalla violenza. La presenza dei banditi e del loro oro, infatti scatena l’avidità della gente, che giustizia i banditi e s’impossessa dell’oro. Intanto anche Hondo arriva nel villaggio e ben presto si troverà costretto a scatenare una guerra privata.

Prendilo vai sicuro…
Però la prosima volta prima di aprire un thread controlla nell’ABC che non ne esista già uno come nel caso in questione http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?t=7172
Rileggi bene il regolamento poche regole ma fiscali :wink:

Ho visto pochi giorni fa questo film strepitoso… e della colonna sonora stratosferica (anche se montata piuttosto male sul film…sigh) composta da Ivan Vandor vogliamo parlarne?? Scelta davvero raffinata

Ecco, io c’ero. Esattamente si trattava di un incontro col regista organizzato presso una scuola di cinema di Firenze. Per l’occasione furono visionati alcuni suoi film e cortometraggi, oltre ad un dibattito con gli studenti. Non mi ero accorto che se ne parlava qui e ho lasciato un messaggio praticamente identico nel topic su “La Morte Ha fatto L’Uovo”.

Preso dall’entusiasmo acquistai poi il dvd di “Se Sei Vivo Spara”, edizione AY, che personalmente ritengo un gran film, soprattutto se contestualizzato nella sua epoca storica.

ahhahah!vero! grande figurella visto che tutte ste cose oniriche sono poi scritte sul retro del dvd…
(va detto pure che nel dvd di tepepa è stato scritto moricone …con una R a caratteri cubitali)
nazzaro mi sta sulle palle …ha rovinato numerosi contenuti extra di molti dvd. credo pecchi eccessivamente di protagonismo insensato…

è introvabile! qualcuno ha almeno il tema principale? siccome il film è molto famoso all’estero so che è stato fatto anni fa in cd…
cmq è stratosferica sul serio. alcuni brani sono molto psichedelici.
dopo i alcuni film di leone, se sei vivo spara è il mio western italiano preferito. giulio questi è un grande.

Qualcuno può dirmi se le interviste a Questi e Lovelock sul divvuddì Blue Underground sono in italiano? (Presumo che quella a Milian sia in inglese come sul divvuddì de I quattro dell’apocalisse) Thanks

quelle a Lovelock e Questi sono in italiano , quella a Milian in inglese