Siamo dalle parti del grindhouse filippino più ruspante.
In un’isola incontaminata vivono tre magnifiche ragazze, in totale simbiosi con la natura, sempre ignude come mamma le ha fatte (eccezion fatta per un invisibile perizoma “preistorico”).
Le tre sono figlie di una sorta di dio serpente e quando hanno la loro prima mestruazione il padre le convoca e dice loro che devono scegliere la propria strada, se rimanere nel loro idilliaco paradiso o abbandonarlo per andare alla scoperta del mondo.
Le tre decidono di partire e lasciano l’isola a bordo di una traballante zattera. A poca distanza dalla costa però trovano un giovane uomo che galleggia alla deriva privo di sensi, lo caricano a bordo e ritornano indietro.
Il ragazzo però si rivelerà brutale e incline alla violenza e possiederà con la forza le tre ragazze, una dopo l’altra. A causa di una maledizione però le tre, avendo compiuto atti peccaminosi sull’isola ed avendo così privato quel paradiso naturale della sua purezza, si trasformeranno loro malgrado in tre serpenti.
Un gruppo di indigeni che abita l’isolotto vendicherà le sfortunate semidee imprigionando e uccidendo tra enormi torture e supplizi l’empio giovane.
Il film è tanto semplice quanto suggestivo, per la magnifica ed incontaminata cornice naturale e per la stupefacente bellezza delle interpreti. Degli effetti speciali artigianali e rozzi da vero cinema popolare ruspante fanno il resto, donando un fascino particolare alla pellicola.
Il film è interpretato dalle Softdrink beauties (Pepsi Paloma, Coca Nicolas e Sarsi Emmanuelle), un gruppo di giovani attrici che ebbe una enorme notorietà nelle filippine degli anni '80, realizzando diversi film sexy di successo per la factory del regista Celso Ad. Castillo.
Nei bonus del bluray di Silip Sarsi Emmanuelle parla a lungo di questo film, raccontando quanto la realizzazione fu estrema. Il set era una vera isola deserta ricoperta dalla giungla, le ragazze e la troupe vissero lì per tutta la durata delle riprese, accampate in tende o nelle grotte, costantemente a contatto con animali, serpenti e parassiti vari, soffrendo il freddo e le piogge torrenziali, arrivando allo stremo delle forze sia fisiche che psichiche. Ve le immaginate la Fenech o la Guida in questa situazione?
Le follie del cinema filippino…
