Sole A Catinelle - Gennaro Nunziante, 2013

Con Checco Zalone, Miriam Dalmazio, Marco Paolini, Valeria Cavalli


Link sito MYmovies

Esce il 31 ottobre il terzo film di Checco Zalone: dal trailer sembra divertente, sempre per quelli che abbiano apprezzato i primi due, s’intende. La locandina è banale come le altre due.

Visti i primi due film col Checco, andrò tranquillamente a vedere pure questo. Lui è abile e furbo: conscio dei propri limiti attoriali, si affida a storielle “giuste” (questa, in particolare, col protagonista “pesce fuor d’acqua” nel mondo dei ricchi), e soprattutto ad attori di contorno adeguati. Penso sinceramente che sarà un successone…

Con il manifesto siamo veramente al nadir della creatività e del buon gusto.

Io non ho nulla contro Zalone, anzi, a volte quando l’ho visto per caso in tv mi ha pure fatto ridere (quando dice cose molto triviali) ma i suoi due film precedenti mi avevano lasciato ben poco.

Il trailer di questo mi sembra tremendo, cinematograficamente parlando. Poi lui magari è sicuramente simpaticissimo e divertentissimo ma il film mi sembra ignobile. O, meglio, non mi sembra un film.
E la canzoncina “Suuuper papà” mi fa venir voglia di indossare il cilicio.

Appunto, è paraculissimo: così “piglia” il suo pubblico di affezionati (tra cui mi metto pure io…), e quello dei giovanissimi. Però rimane molto più simpatico e onesto di quasi tutti gli altri comici o aspiranti tali in circolazione, con questa abile miscela di turpiloquio, musica, e irriverenza. Piuttosto che sorbirmi un De Sica, o De Luigi, o l’orrendo Siani (braccia sottratte alla raccolta dei pomodori…), mi accontento, altrochè!

imho tutta merda che cola… in 1300 copie !

Allora è SICURO che sarà un successone!

In sala non lo vedo manco se me pagano e la locandina pare la grafica del fuoritutto Unieuro.
Ciò detto Zalone sta abbastanza sopra a un sacco di ciarpame che si vede in sala, ha dei buoni tempi comici e delle uscite a volte un po’ surreali. Di certo questo non basterebbe a fare un lungometraggio, ma tant’è.
C’è Paolini nel cast?! :o

Sì, c’è pure lui in versione “riccastro”, da quel che si capisce dal trailer. In effetti, con barba curata e bei vestiti, può passare…

Esce oggi in MILLEDUECENTOCINQUANTA sale. Delirio… non so se sia record italiano, ma insomma…

Sì, è un record (peraltro non certo un record di cui vantarsi).

Io l’ho sempre detestato come “I soliti idioti” perchè sono il manifesto piu’ basso di questo paese (in cui molti si identificano e ne vanno pure fieri… sia ben chiaro che non voglio far riferimento a nessuno in particolare, prima che scoppino polemiche che voglio evitare!!!), per cui, cosi’ come non ho visto i primi due, eviterò di vedere pure questa “spazzatura italiota” che oramai va tanto di moda, purtroppo, spero che sia un insuccesso ma, come detto prima, calcolando il livello intellettuale della maggior parte degli abitanti nazionali, sicuramente sarà un successo… amen, contenti loro… del resto, “de gustibus, non disputandum est” !!! :frowning:

intervistato in esclusiva a Pomeriggio cinque, non è andata proprio benissimo… che è sto nervosismo Checco ?

http://www.bloglive.it/checco-zalone-lite-con-linviata-di-pomeriggio-cinque-127985.html

Ieri ha incassato quasi due milioni e mezzo, buon per lui.

Io non ho davvero nulla contro Zalone, anzi, come ho già detto più volte, un paio di volte l’ho beccato in tv e mi ha pure fatto ridere (mentre invece non ho apprezzato i suoi due film precedenti).
Per me il problema è un altro, anche se è un discorso fatto mille volte.

Questo non è cinema, è tv portata su uno schermo più grande, punto.
Non basta girare il film in cinemascope per trasfore automaticamente questo film in cinema.
Guardate anche solo il trailer, guardate come il nobile e glorioso cinemascope viene usato completamente ad minchiam. Lo so che fa figo avere lo schermo grande (?) e darsi un tono da star del cinema ma non è così.
Zalone è una star televisiva e al cinema fa quello che farebbe in tv. I film di Zalone sono film per la tv proiettati nei cinema, c’è poco da fare.
Se questo film fosse stato un film tv e fosse stato trasmesso su Canale 5 in prima assoluta avrebbe fatto più ascolto della finale dei mondiali di calcio e sarebbe stato molto più giusto e coerente. E lo stesso discorso vale per gli altri due suoi film.

È triste che la gente muova il culo per andare al cinema solo se le fanno vedere su uno schermo più grande quello che già vede, conosce e apprezza in tv.

A me Zalone sta pure simpatico e non è certo il cretino che spesso finge di essere durante le interviste, però mi sembra che al cinema sia davvero fuori contesto. Il cinema è un’altra cosa. Lui è certamente un bravo comico che magari se lo vedi a teatro ti fa tornare a casa col mal di pancia dalle risate o che se fa qualche gag per tv ti fa sbellicare fino alle lacrime ma il cinema è un’altra cosa.

Non basta il cinemascope, le riprese con i droni o un paio di dolly per trasformare in cinema un prodotto (anche valido, sia chiaro) che è inevitabilmente e senza ombra di dubbio televisivo. Divertente quanto ti pare ma presentato in questo modo deve stare in tv, il cinema dovrebbe essere per altri.

sull’utilizzo oramai indiscriminato del cinemascope nel cinema italiano, varrebbe la pena di aprire un topic apposito.

Davvero… È una cosa sconfortante.
Sembra che nessuno capisca che anche il formato cinematografico è linguaggio vero e proprio e non uno sfizio per sentirsi fighi e illudersi di fare cinema. Il cinemascope è complicatissimo da gestire bene, ha i suoi tempi, la sua fotografia, il suo stile…
Usarlo solo per autoilludersi di fare grande cinema è avvilente.

Pur non essendo io una persona che posta frequentemente (tutt’altro), vi leggo con assiduita’, e vorrei contribuire alla discussione.

A me pare che questa sia la migliore espressione del cinema bis, linfa vitale di questo forum.

Nel cinema bis la commedia, per come l’ho sempre vista io, e’ una sequenza di gag raccordate da una storiella. Se le gag fanno ridere, e’ accettabile anche la storiella. I primi due film di Zalone erano esattamente questo, e funzionavano benissimo. Mi sembra una ingiustizia nei confronti di Zalone la critica per mancanza di spessore cinematografico, quando non ha mai preteso di averne. Non ho visto nei suoi due film precedenti una singola inquadratura particolare, nè audaci correzioni di colore. Ho sentito pero’ raffiche di battute; non tutte divertenti, ovviamente, ma quando riesco a ridere cinque o sei volte in un film personalmente lo considero un miracolo.

Inoltre mi pare una ingiustizia ancor piu’ grossa (non mi riferisco a Giorgio Brass ma ad un commento precedente) mettere Zalone sullo stesso piano dei “busta de piscio” Soliti Idioti. Onestamente non mi pare che siano accomunabili.

Checco Zalone ha una serie di virtu’ non trascurabili: sa suonare (come facilmente testimoniabile da chiunque suoni), canta
discretamente, ha una notevole abilita’ nello scrivere i testi delle canzoni, e’ spesso capace di reagire con battute spiritose alle situazioni non preparate, cerca di non inflazionare il proprio personaggio (mi pare che negli ultimi due anni si sia visto poco). E’ uno dei pochi artisti in circolazione dotato di molteplici talenti. Mi pare che sia molto di piu’ di quel che si puo’ dire di tanti altri.

Certo, se questo fosse un forum sulle tecniche cinematografiche o sul linguaggio del cinema, i film di Zalone andrebbero ignorati.

Ma nel covo del cinema bis uno come lui, secondo me, andrebbe difeso a spada tratta (lo dico senza nessuna intenzione di polemizzare).

Aggiungo una piccola cosa: al momento negli USA e’ primo Jackass Bad Grandpa. Se l’Italia e’ colpevole di portare la tv al cinema, non e’ la sola.

Mah, guarda…
Io ho comunque detto che è bravo e che non è certo uno sprovveduto. Però boh… Non riesco a vedere del cinema in quello che fa.

Non sono molto d’accordo col paragone con le vecchie commedie anni '70. Non riesco a vedere una continuità tra quei film e quelli di Zalone. Alla fine, poi, quel modello di cinema e comicità ha anche fatto il suo tempo, cercare di riproporlo oggi sarebbe anacronistico nonché un suicidio annunciato da un punto di vista commerciale.

Il fatto è che Zalone riempie i cinema da solo. Guarda anche solo la locandina di questo film. Ti invoglia per caso ad andarlo a vedere se non sai chi è lo spilungone pelato? No, ovviamente no. Ci vai perché lo conosci e perché sai cosa fa, tutto qui.

Io ho vissuto per diversi anni all’estero e non ho visto praticamente mai la tv italiana durante quel periodo. Quando sono tornato a stare in Italia e ho letto dei successi dei primi due film di Zalone (che per me era uno sconosciuto assoluto) sono rimasto basito vedendo le locandine. Vedevo un tipo che non avevo neanche mai sentito nominare prima col suo faccione davanti a uno sfondo anonimo. E dato che sapevo che i film avevano incassato un sacco mi chiedevo chi diavolo fosse questo qui e perché la gente era accorsa in massa al cinema.

I linguaggi sono cambiati, il pubblico pure. Per me lui non fa cinema, fa tv. La farà anche bene ma sempre tv rimane.

E una delle cose che critico è che venga imposto in questo modo, con un numero di copie esagerato, che occupano tutte le sale mettendolo in quel posto alle piccole produzioni che cercavano visibilità e atteggiandosi a cinema, cosa che non è.
Sembra una sciocchezza ma se il film fosse stato girato con un formato diverso dal cinemascope sarebbe stato diverso.

Il cinemascope è un’altra cosa, non c’entra nulla con queste commedie. Questo è un film così vecchio e televisivo (lo si capisce dal trailer) che avrebbe avuto più coerenza se fosse stato in 4:3, perfetto per le vecchie tv.

Quello che dici sui pregi di Zalone (ironia, capacità musicali e tutto il resto) è sicuramente vero. Ma non sono le caratteristiche di uno che fa i record di incassi al cinema. Sono le caratteristiche di una superstar della tv. Sono le caratteristiche di uno tipo Fiorello che canta, recita, imita, scherza e balla e che ogni volta che appare in tv incolla mezza Italia davanti allo schermo.

Secondo me serve una distinzione molto più marcata tra il grande e il piccolo schermo.

Sono completamente d’accordo con Giorgio Brass, non con altri interventi a mio parere eccessivamente severi nei confronti di Zalone. Vorrei far notare che non è con Checco Zalone che il cinema ha iniziato a sfruttare personaggi e situazioni provenienti dalla TV o da altri canali mediatici (vedi i musicarelli anni’60, Jerry Calà, Boldi e il terruncello Abatantuono anni '80, i film con le modelle, con la Parietti, con la Marini ecc. ecc.). Lo stesso Benigni, ormai assurto al rango di Padreterno mediatico, non si può dire che faccia “grande cinema”.

Non ho ancora visto Sole a catinelle, i due precedenti sì (al cinema, e non me ne vergogno). Certo, questo non è cinema, però Zalone fa ridere: la sua sarà anche una comicità di grana grossa, ma ha il pregio di essere politicamente scorretta, irriverente e meno ipocrita di quella di altri comici “seri e impegnati” (penso alle battute sui gay che quest’ultimi si guardano bene dal pronunciare).

Se poi vogliamo concentrarci sul pubblico allora il discorso si fa molto complesso (e anche triste). Nel 2012 solo il 46% degli italiani ha letto almeno un libro (e spesso si è trattato di Dan Brown o 50 sfumature di grigio). L’itagliota medio è questo e bisogna accettarlo, anche quando risucchia dalla cannuccia litri di coca-cola ruminando popcorn. L’itagliota medio non va a vedere Haneke, Woody Allen, Avati o Amelio. Per me e per i membri di questo forum il cinema è Sergio Leone, Kubrick, Mario Bava, Bellocchio, Bergman, Billy Wilder. Ma noi siamo una piccola minoranza, non dimentichiamocelo.
Almeno Zalone riempe le sale e porta un po’ di soldi al mondo del cinema (oltre che a se stesso). E’ già un miracolo che non lo scarichino tutti a sbafo.

Checco Zalone è il fenomeno del momento e fa bene a sfruttarlo. Sarà il tempo a decretarne il tramonto mediatico se non saprà rinnovarsi (si pensi alla parabola del terruncello Abatantuono).

Al cinemascope non darei troppo peso, personalmente. Se il film e’ stato girato in digitale, come immagino (ma non lo so, chiedo conferma), non credo siano state necessari particolari accorgimenti tecnici (che invece servono con pellicola e lente anamorfica). E d’altra parte, andando a memoria, “L’insegnante” con la Fenech era girato in anamorfico. Credo che oggi la facilita’ con la quale si puo’ riempire lo schermo (i multisala che frequento sono tutti ad altezza costante, quindi lo schermo piu’ grosso e’ il 2.39) sia una tentazione difficile da resistere.

Capisco la tua posizione rispetto alla affermazione di Zalone come personaggio dello spettacolo. Personalmente l’ho conosciuto per passaparola piu’ o meno nel 2005, e siccome ad ogni apparizione successiva mi sembrava piu’ sorprendente, mi e’ sembrato naturale che arrivasse al cinema.

Ripeto, lo difendo a spada tratta qui, dove mi aspetto che ci siano persone disposte a perdonare le magagne tecniche (piu’ che magagne, le semplificazioni) per il superiore fine di intrattenere in modo leggero. E da questo punto di vista finora Zalone non mi ha deluso una singola volta (cinema, tv, dischi). Pero in generale non sono in disaccordo con te :slight_smile:

Io per il cinemascope sono un po’ un talebano ma credo che sia giusto così.
Come ho già detto prima il cinemascope non è uno schermo più grande, è LINGUAGGIO vero e proprio. Ed è un linguaggio che appartiene al cinema e non alla tv.

Come ha giustamente detto Giovanni quest’uso ad minchiam del cinemascope è una brutta piaga che tormenta il cinema italiano.
Ovviamente non è certo il problema più grave, però è una cosa che personalmente mi disturba parecchio.

Che poi nessuno vieta di girare in cinemascope così si sfrutta tutto lo schermo del cinema. Io critico il fatto che in questi casi il cinemascope è usato male, fa schifo. Se uno fa una commedia e usa il cinemascope in maniera intelligente e corretta sono il primo ad esserne felice. Però così è come dare una chitarra da decine di migliaia di euro ad uno che a malapena sa fare un giro di do.