Sole A Catinelle - Gennaro Nunziante, 2013

Comunque, se può tranquillizzarti, il bambino nel film usa il termine “omosessuale”. In una scena spassoa, fra l’altro…

L’ho visto anch’io e l’ho trovato sconfortante.
Intendiamoci, ho pure riso in due o tre occasioni ma pensare che questa roba ha fatto incassi pazzeschi mi fa davvero vergognare del paese in cui vivo. E, ripeto, non ho assolutamente nulla contro Zalone ma se la gente muove il culo solo per vedere questa roba c’è davvero qualcosa che non va.
Mi immagino uno straniero che, incuriosito dagli incassi record decide di recuperare il film… Chissà che faccia farebbe…

Un filmettino -ino -ino, esilissimo, che si basa solo sulle battute di Zalone e che non ha altri motivi di interesse.

Il film è cinematograficamente nullo, lo zero assoluto. Non è nulla che non si potesse fare per la tv (e infatti sembra un film tv).
Il bambino è insopportabile (ma davvero qualcuno lo trova simpatico???) e Zalone fa quello che può per tenere in piedi la baracca, praticamente da solo.
Tecnicamente insulso, con un paio di riprese fatte con i droni totalmente inutili e con uno scope senza senso alcuno (ma questo già si intuiva dal trailer). Per di più è pure montato con i piedi (vogliamo parlare del montaggio della scena in cui Zalone e il bambino arrivano al cosiddetto “zoo”??).
Poi ci sono scene senza senso, girate in location senza senso per la storia (ma i cui motivi di esistere vanno ricercati negli accordi tra produzione, film commission ed altri enti locali). La scena nell’abbazia di San Galgano che senso ha? Nessuno, appunto.

Le canzoni sono brutte forte (quella cantata dal bambino non si può sentire ma anche il ritornello di “Super Papà” è agghiacciante) e dei tre film di Zalone questo mi è sembrato di gran lunga il peggiore (e gli altri due non li consideravo certo dei filmoni).

Penso di averlo già detto prima di vedere il film e adesso che l’ho visto posso dirlo ancora più forte: se questo film fosse stato uno straight to video o un film tv non ci sarebbe stato nulla di strano, ma il fatto che abbia avuto tutto questo successo è davvero allucinante e non non riesco a spiegarmelo con la storia che “la gente vuole ridere” e “la gente vuole distrarsi in questo periodo di crisi”.

L’ho visto ieri e già non lo ricordo più, più che leggero l’ho trovato inconsistente.
Ci sono solo battute, non c’è un vero film per il cinema, questa è roba da tv e da direct-to-dvd.
Il dvd ha un master ok (ma tanto non è che importasse granché) e gli extra sono, ovviamente, penosi e inconsistenti, tutti a dire quanto ci si diverte sul sete quanto è simpatico Zalone.

Pur non condividendo la stroncatura di Brass, sono seriamente convinto di una cosa: Zalone sarà il primo a chiedersi “Ma perchè cazzo 'sto filmetto ha fatto così tanti soldi?”. Senza trovare una degna risposta…
P.S. Però “Super papà” ce l’ho ancora in testa…

Sì ma te sei strano forte, eh… ogni volta che esce un film di Zalone lo guardi e ti fa schifo: poi quando ne esce un altro ti guardi anche quello… almeno il morandini lo pagano :smiley: :D:

Bè, pure per Giorgio sarà questione “professionale”: un lavoro sporco, ma qualcuno deve farlo…

io non l’ho visto perchè zalone mi ricorda troppo un collega insopportabile (comunque non lo sopportavo già prima di conoscere il mio collega, anzi, forse è successo l’inverso)

però voglio dire se come mi sembra di aver letto il suo ultimo film è uno dei film distribuiti più capillarmente nella storia del cinema italiano, forse in proprorzione sta montagna di soldi manco l’ha fatta

Possibilissimo quest’ultimo punto, ma puoi distribuire “capillarmente” quanto vuoi un film: se la gente non va a vederlo, lo smontano dopo pochi giorni. Che siano 20, o 800 copie…

Perché siamo nati per soffrire!!! :smiley:

No, l’ho visto perché volevo provare a capire il perché di questo successo e ovviamente il mistero permane.
Mi ha molto incupito, alla fine.

Però la battuta “Poi ti sblocco” (chi ha visto il film capirà, forse) mi ha fatto ridere di cuore e non a caso è l’unica battuta che ricordo di tutto il film.

Visto l’altra sera in dvd, a me è piaciuto, fermo restando che non era un Leone o un Godard on un Tatì, però la sua funzione di divertimento spensierato la fa, e sicuramente in un tal momento di crisi agli italiani interessa di più un film come questo che un Bellocchio (bravi BMW & Zardoz). Alla fine concordo con Nickdiba e Don Carrasco, il film fa quello che deve fare senza essere sbracato e volgare stile cinepanettoni, e parlando di record d’incassi sinceramente mi rivedrei più piacevolmente questo che quel mattonazzo presuntuoso e insopportable di Avatar. Ah, e comunque un plauso al film sia per aver mostrato il Molise, regione non molto battuta dai nostri cinematografari, sia per averlo fatto in Cinemascope, con cui la bellezza dei paesaggi risalta ancor di più.