Sole di fuoco

Non sbagli. L’ideale sarebbe un incontro torinese per la presentazione dell’Hydra; ma anche vederci a Milano un week-end non sarebbe male. Ma Sole di fuoco ha avuto presentazioni promozionali a Torino?

No, in realtà- e questo spiega un po’ il clima editoriale in cui ci muoviamo- Sole di fuoco ha potuto contare solo sulla promozione che l’autore ha organizzatoa sue spese e con i mezzia sua disposizione. l’editore l’ha preso ma ha manifestato più volte nelle persone degli editorche “il noir e il thriller italiani son odiversi”…insomma è stata un’opera sofferta. E non lo dico per piangere miseria. Sono soffddisfattissimodei risultati e degli apprezzamenti ricevuti ma mi viene da pesnare che lo stesso libro con qualche supporto in più da parte dell’editore avrebbe potuto andare molto meglio.
però sono questioni delicate, un po’ come al cinema…devi ringraziare che ti diano i soldi per fare quello che ti piace…
Scusate oggi è una giornata un po’ così, di quelle delel feste che titirano fuori un po’ tutto, invece uno deve essere contento di quello che ha. E continuare a scrivere.
Arrivederci a presto.
Sicuramente sarò a Torino, magari con le edizioni Domino…ma a Milano ci potremo vedereprima. C’è una presentazione di Soledi Fuoco con Altieri a gennaio, il23, alla Libreria del giallo.

Gli editori nostrani son così; si affannano a pubblicare thriller di autori stranieri da noi sconosciuti - non fraintendetemi, la trovo comunque un’ottima cosa - che magari da noi vendono poco o nulla… ma quando si tratta di far spazio a quelli nostrani, temono l’azzardo. Li editano senza crederci, e così facendo li condannano all’oblio in partenza (come pretendono che la gente li compri se ne ignora l’esistenza? La pubblicità serve a questo). E poco imposrta se i dati lusinghieri relativi alle vendite di romanzi come La notte eterna del coniglio di Gardumi dimostrano che anche il thriller/horror/noir tricolore ha potenzialità sul mercato; e intanto Garzanti vende le ristampe di Scerbanenco che è un piacere… ottusi, non saprei come altro definirli.

ahimé,è anche peggio perchè anche sugli stranieri non conta la qualità ma la classifica. Se un romanzo è stato un best seller in america allora viene comprato , pagato a peso d’oro…poi magari in Italia non funziona.
e magari ci sono ottimi romanzi(esempio quelli di Steve Monroe ambientati a Chicago editi da Einaudi)che non vengono spinti. chi li conosce?
i soliti noti…ma la sopravvivenza in libreria richiede, ahimè cifre ben più ragguardevoli.
ma noi resistiamo, eh, resistiamo

Guardate qui:

http://www.booksweb.tv/content/show/ContentId/959

Il prof in video è sempre mitico…