Sons of Anarchy

IMDB

Continuo con le segnalazioni delle serie tv, anche se non sono ancora riuscito se vi appassionino o non vi interessi nulla :smiley:
Tra quelle, poche, buone o ottime arrivate nel 2008, oltre alla già citata, e controversa, True Blood, c’è anche Sons of Anarchy. Al centro della storia una gang di Bikers che si guadagna da vivere trafficando armi e deve combattere ogni giorno con messicani, neri, nazi e polizia. Insomma una bella serie a metà tra gangster e poliziesca che può far tornare alla mente, soprattutto per il meltin pot di bande che mette in scena, The Shield, al quale però non si avvicina neanche lontanamente per qualità, nonostante questa non sia per nulla male.
Un bel guilty pleasure è la presenza di Katey Sagal.
Ai tredici episodi della prima stagione seguiranno quelli della già confermata seconda. Per chi è alla ricerca di alternative alle serie finite o a quelle che stanno morendo per mancanza di idee.

Mio padre é entrato in possesso della prima stagione,essendo harleysta,e dopo averne visti un paio di episodi,é piaciuta molto anche a me,seria e drammatica quanto basta.

Poi,sapendo come va in america per gli Hell’s Angels,e conoscendone alcuni di Milano,la storia é molto poco romanzata,credetemi…

ho appena visto la prima puntata della stagione 1, cominciata alla grande!
se il buon giorno si vede dal mattino sento che sarà una bella serie, sembra fatta molto bene, con belle musiche e personaggi fighi

Cresce di puntata in puntata robby, fidati.

Non so, il primo episodio mi ha annoiato, a metà del secondo ho chiuso.
Mi sembra, nonostante i temi, molto patinata, una roba stile Prison Break per capirci.
Decisamente non fa per me.

cioè hai abbandonato una delle migliori serie di tutti i tempi?

Blue, ho fatto anch’io questo errore inizialmente. Poi in tanti mi hanno provato a far cambiare idea e alla fine, ricadendoci, ne sono esaltato.

è vero, con una legnata che mi ha devastato…
la madre di jax è un gran personaggio
assolutamente da vedere, tra un po’ passo alla 2

Seconda molto meglio. (Ri)fidati.

ripartita alla stra-grande :slight_smile:
sono veramente carico, sul piatto c’è una marea di roba incredibile

Ti ho mai deluso?

solo con boris :smiley:

finita anche la 2, bellissima… mi ha fatto un po’ incazzare il finale ma che il piccolino fosse predestinato a qualche sfiga era scritto fin dall’inizio

terza serie partita alla grandissima, pioverà tanta merda anche a sto giro
daje!

Io non amo troppo i motociclisti e nemmeno quel genere di iconografia fatta di giubbottoni, tatuaggioni, muscoloni, tamarroni, cippettoni, culandroni, scoreggioni, catenoni, serpentoni, troioni, busoni, succhia-mine, rotti’n’culo e figli di bagascia.

E così, appena vidi comparire ‘sto cofanetto intitolato “Sons of anarchy”, un po’ per i miei pregiudizi, un po’ per le pose fotografiche dei protagonisti ma soprattutto, soprattutto, per l’uso “commerciale” del termine “anarchia”, me ne stetti un miglio a parte.

Poi, saputo che nella serie compare pure il padre di Vercetti (è il capo dei Mayans), me lo sono accattato.

O meglio, ho cercato di accattarmelo… difatti mai mi era accaduto di trovare un telefilm “esaurito” in tutti ma proprio tutti i negozi che conosco nel centro di Milano. E siccome in questi negozi trovo le cose più assurde pure nei momenti di maggior domanda, ci sono rimasto con un palmo di naso. Quindi ho subito svolto una piccola indagine di mercato. Piccola e nel mio piccolo.

Uè! Ma lo sapete che 'sto coso è andato letteralmente a ruba fra le fichette viziate e viziose della Milano Pene? Ho chiesto difatti alla Mony, alla Ciccy, alla Simo, alla Laury, alla Debby, alla Francy, alla Sary, alla Milly, alla Martina, alla Gina ed alla Pina: tutte ma proprio tutte a sgrillettarsi la velopendula con quel biondino che - mi dicono - si scoperebbero in ogni momento, in ogni posizione, in ogni situazione. All’autogrill, in autostrada, sotto il traforo del Frejus, sotto l’abero di Natale, sopra l’albero di Natale, accanto al presepe, fra il bue e l’asinello, mentre discorrono con don Tonino, mentre danno un bacino al piccolino, mentre insaponano il ciccino, mentre scoperchiano la convertibile, durante le lezioni di pilates, al corso di canottaggio, al gonfiaggio dei canottoni, dal chirurgo estetico, dalla lesbo estetista, mentre fanno jogging, mentre fanno surf, mentre fanno slurp, intente a maneggiare lo strap-on dildo, davanti al tg di Emilio Fede, al telefono con Stubby, mentre sfornano la sabbiosa, allorquando si introducono il dito medio, quando allor le saluta un medio dito, dal farmacista mentre pagano il tubazzo di “splendorpussy”, la cremina umettante e rinfrescante alla buccia di pesca melba.

Sì insomma per ottenere 'sto cazzo di cofanetto sono dovuto andare a cena con una di 'ste signorine di Santa Maria a Valle e ribadirle per tutta la sera che sì!, 'sta cazzo di “splendorpussy” donava alla patonza tutta un’altra espressività, una lucentezza senza pari, un aroma intenso al tabacco di montagna, un turgore ed un elasticità degni di gran nota. Tutta una serata trascorsa a scoprirmi un Ungaretti della vagina con 'sta qua che mi sventolava sul muso la sua bella vongolona.

E poi, finalmente, eccomi a casa.

Solo.

Maschio.

Spossato.

No vagine.

Solo io ed il dvd proprio dove deve essere.

E schiaccio “play”.

If you wanna go and leave your man

Go on, I`ll understand

But then the night gets dark, all is still

Pray for me, I know you will

Hard row to hoe all by yourself…

La cinepresa è attaccata al suolo, due uccellacci banchettano sull’asfalto, una Dyna Super Glide attraversa la quiete del tramonto californiano.

You hit the city, it swallow you whole

You got no friends darling, to satisfy your soul

And then the sidewalk ends, lights all red, you say to yourself, y’better off dead

Hard row to hoe all by yourself…

L’intro è “totally on the road”, patinato, furbo da paura ma gasa grandi e piccini. Le immagini ad effetto e la voce di Dan Auerbach si fottono un po’ tutti. Dal cinquantenne romantico agghindato alla Lemmy, alla fighetta romagnola tipo Lollo succhia-piada.

Walk out on me, walk out on him

You need no man to do you in

But if the night gets dark, all is still

I’ll pray for you, you know I will

Hard row to hoe all by yourself

All by yourself…

Ed eccoli, finalmente, 'sti Sons of Bagascias. Uno più brutto dell’altro. Uno peggio vestito dell’altro. La crema del fango del mondo o forse peggio.

Ma.

Ma c’è da fare un’osservazione.

Se viene davvero il vomito a stare dietro a quel che pensano, che dicono e che fanno 'sti debosciati su 'ste motorette, dall’altra emerge pure una “patinatura” costante. Che tutto sembra ricoprire. Una costante del telefilm.

Io poi, più lo guardo e più aborro i motociclisti. E mi chiedo pure se 'sta cosa sia voluta.

E’ ovvio che il telefilm è un prodotto commerciale e, alla fine della fiera, non può completamente sdoganare una filosofia di vita del tutto imperniata sul crimine e sull’infamia più totale. Certo che si tratta di finzione, ma 'sti culo-a-sella confondono qualsiasi etica criminale nota. Sembrano essere la risultante del coito ininterrotto fra un commercialista nazionalsocialista ed un pusher negro pedofilo che vota futuro & libertà. Piuttosto divertente.

Gli sbirri poi, quelli invece sembra che votino il Vendolone tanto sono babbioni, rinco e naturalmente anche un po’ glioniti.

Beh, e poi ci sta Ron Perlman. L’unico primate ad avere avuto in dono una gestualità quasi-umana. Come scotto però, s’è beccato pure il muso più brutto che si sia mai visto su di una scimmia.

E poi ci sta Katey Sagal. Eh già. L’avevate vista in Lost. Ma questa è davvero ma davvero brava. A fare la troia. La miglior troia mai vista in un serial. Troia dentro. Troia fuori. Figlia di troia. Pure il figlio (nella finzione) è un troio. Personaggio assolutamente centrale e “centrante”. E diciamocelo. Tutti avremmo voluto avere una mammà così. Il solo fatto di andare con mammà al supemercato si sarebbe subito trasformato nel dietro le quinte del peggior film di Stagliano. Assolutamente senza prezzo come si presenta la Sagal al funerale che chiude la prima stagione. Roba che vale la pena di vedere.

Del biondino, Charlie Hunnam, un po’ vi ho già detto. Che dire ancora… Beh, voi che sapete bene l’inglese inorridirete come dei mammasantissimi nel cuccarvi l’accento che esibisce 'sto tizio… Ma il peggio lo tira fuori quando fa il padre di quella sorta di pargoletto mongolo che gli è stato cagato giù dal cielo. Oh madre mia! Se siete uomini vi cresceranno le ovaie, se siete donne vi spunteranno i coglioni e se siete transgenici vorrete cacciare un grosso dildo nel culo di Vent’uccelli.

Poi c’è quell’attrice che avevo già visto in Mad Man. Maggie Siff. Osservatela bene in ogni puntata. O il regista non le ha spiegato bene che non è la Felscherinow di “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, o la tipa si cala un paio di pere prima di ogni ciak.

Poi c’è lo sbirro culturista doppiato dalla voce di Dexter Morgan.

Poi c’è la sbrirra dell’ATF, quella che si fa fare i cunnilingui nel dopo-lavoro. Questa è una delle mie preferite. Confesso che con una così qualche aperitivo ci scapperebbe volentieri. E non è che farei troppo storie ad onorarle la vongolona. Pure se non usa la “splendorpussy”. Chissenefotte! Che poi quella mi ripagherebbe con dei sufflotti mica da ridere. Che difatti, per sua stessa ammissione, lei è una professionista del sufflotto artigianale. Produzione propria ed ingredienti tutti naturali.

Poi c’è Jay Karnes. Il “Dutchettino” di Shield. Lo spilungone più sfottuto e sfigato della tv, qui continua a portarsi dietro lo stesso tipo di personaggio.

Una piccola pecca di questo serial è l"azione". E’ sempre un pelo “sottotono”. Con le moto che non “osano” mai. E capita di notare che, pure quando i centauri si mostrano impegnatissimi alla guida, manco hanno tirato su il cavalletto. Sparatorie e scazzottate hanno sempre qualcosa di “artificioso”. Espedienti di regia o di montaggio che devono coprire quello che manca.

C’è più azione nei dialoghi: “Tu vuoi i miei soldi, ma hai idea di quanto sperma in bocca e cazzi nel culo mi sono presa, eh?”. Roba forte.

Parte piano il divertimento. Cresce un po’ alla volta. Le prime puntate le ho passate a chiedermi se guardare dell’altro. O magari a pensare se non fosse meglio chiamare il Pier e farmi passare la figlia. Che almeno con lei si può parlare.

Poi qualcosina si muove. Certo, la “patina” rimane. Ma almeno c’è un po’ di sesso, qualche massacro, negri cazzoni, puledre un po’ sfatte ma da gran monta.

E poi arriva l’ultima puntata della prima serie.

Arriva John The Revelator.

E qui ho goduto.

E sticazzi,Marcello : ho il cofanetto regalato a mio padre vicino al tv ancora incellophanato,che fa polvere,e mi hai fatto venire voglia (oltre che di vongolona…) di vederlo…:wink:

Sto guardando in questi giorni questa serie tv ideata e coprodotta da Kurt Sutter, già creatore di The Shield. Sono arrivato all’inizio della terza stagione e devo dire che la qualità è in aumento.
Passata la prima stagione (la prima metà) alquanto noiosetta, a causa della solita “presentazione” dei personaggi, il seguito si fa più intrigante tra violenza, linguaggio scurrile e vicende sentimentali.
Ottima la prova degli interpreti principali, in particolare Ron “Clay” Perlman e Kim “Tig” Coates.
Qui la trama principale:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sons_of_Anarchy

Edit: grande disanima di Marcello due post sopra.

a metà della stagione 4 posso garantire che è un crescendo continuo e ormai siamo a un passo dal capolavoro
ricorda sempre più The Shield, con cui ha in comune lo sceneggiatore Kurt Sutter

Confermata una 5 stagione, in onda in USA a fine 2012 (sempre che ci sia un dopo…)
Con il ritorno della ex-moglie di Jax …che palle! …mi sta sui coglioni!

Iniziata la quinta stagione, partita veramente col botto, ho visto i primi tre episodi e devo dire che il livello di violenza e drammaticità è aumentato in maniera esponenziale, speriamo si mantenga cosi’ fino alla fine.

Sì, direi che sta tenendo dei buoni livelli anche quando la storia sembrava aver detto tutto quello che c’era da dire… Partenza importante, anche per le uscite di scena… Sutter diventa garanzia di qualità… :cool: