Regia: Franco Giraldi Con:Hunt Powers, Soledad Miranda, Julian Rafferty, Jenny Oak (Gina Rovere), James Parker, Fortunato Arena, Luis Barboo, Frank Braña, José Canalejas , Vàsbunnctor Israel, Paolo Magalott, Manuel Muà±iz, Antonio Padilla, Osiride Pevarello, Riccardo Pizzuti, George Rigaud, Nazzareno Zamperla, Mara Krup, Rosella Bergamonti, Giovanni Scarciofolo Musiche: Luis Enriquez Bacalov Data di uscita italiana: 12/10/1966
Ottimo western, forse la miglior interpretazione di Hunt Powers, molto simpatiche le prime scene all’ interno del saloon, e molto graziosa l’ interprete femmminile Josefa interpretata da Soledad Miranda.
Confesso che mi attirava poco e niente, dato che in genere le trame gialle o pseudo tali sono una sciagura per i western, non solo “spaghetti”: invece una vera sorpresa! Ottimo film, che ricalca scene e andamento dei film di 007 e d’altra parte Hunt Power gioca molto sulla sua somiglianza con Sean Connery. Decisamente originale il suo personaggio, Sugar Colt, damerino che tiene un corso di tiro al bersaglio per signore(!) e spara all’indietro grazie ad un anello con specchio. Saggiamente gli altri personaggi sono meno bizzarri, caratterizzati più come in un western americano che da “spaghetti”, anche se risalta il solito Víctor Israel nella parte del becchino. Insolita per il genere l’attenzione ai due bei personaggi femminili; carinissima e simpatica la sfortunata Soledad Miranda, morta giovanissima in un incidente. Molto divertente tutta la prima parte misteriosa e brillante, con Sugar Colt travestito da medico ciarlatano, avvincente la seconda più western e decisamente più violenta. Confezione di classe: bellissima fotografia, ottime scenografie, belle le musiche di Bacalov (notevole il tema della tromba), ottimi dialoghi, sceneggiatura insolitamente solida e ricchissima di trovate, tra le tante: la tromba “fantasma”, l’attentato fuori campo a Sugar Colt, la lotta nel forno, la scena del funerale, il finale. La regia manca qui e là forse di vera forza, ma è comunque di grande professionalità e Franco Giraldi è un regista assolutamente da riscoprire. Spassosi alcuni nomi dei personaggi, tipo: il pianista del Saloon si chiama Agonia, la padrona Cattedrale Bess. Chissà se gli autori sapevano che il termine “sugar” in America è legato allo slang del mondo della prostituzione: un “sugar man” è un pappone.
Visto poco dopo la registrazione, l’ho trovato piacevole ed inusuale, un western giallo che in parte mi ha ricordato Bad Day At Black Rock con Spencer Tracy. Inusuale perchè alterna momenti estremamente drammatici ad altri più sullo stile “Trinità”, scenari classici del west con altri completamente nuovi (vedi il corso di tiro per donne). Hunt Powers è bravo e piacione, ma il film andrebbe visto anche solo per la presenza di Soledad Miranda.
Il dvd Koch Media avrà parecchi extra: un’intervista a Jack Betts/Hunt Powers, un’intervista al saggista Fabio Melelli e una (registrata ieri) con il regista Franco Giraldi.
Melelli si conferma veramente interessante con i suoi interventi, bella anche l’intervista a Giraldi
il master non è eccelso come qualità video, o almeno non all’altezza degli standard cui ci ha abituato la Koch Media
il film è bellissimo, cast indovinato e storia intrigante, oltre ad essere decisamente ben realizzato