Supereroi (Paolo Genovese, 2021)

Sono appena reduce dalla visione di questo film al quale non mi sarei accostato neanche sotto tortura visto il genere se non fosse stato che ho voluto accontentare Queen Ghidorah.
Confermo che non è il mio genere ma a mio avviso è un bel film. Scritto come al solito dallo stesso Genovese, la storia si sviluppa con un bel montaggio che alterna due linee temporali, quella della fase dell’innamoramento e quella dieci anni più tardi dell’amore. La storia si sviluppa in modo arioso e non capisco le critiche di chi ha trovato il film eccessivamente verboso. La parte finale con la scoperta del tumore di lei mi ha lasciato un po’ perplesso e mi è sembrato un modo un po’ facile e piacione per arrivare alla conclusione. E’ però vero che Genovese tiene bene il timone senza spingere a tavoletta sull’acceleratore del pietismo per cui alla fine non si cambia il giudizio complessivo sul film.
Molto bella la fotografia e la scelta delle musiche non originali ma senza dubbio il plus è rapppresentato dalla recitazione dei protagonisti. In particolare Alessandro Borghi si conferma un grandissimo attore che può passare da Aureliano di Suburra a questo brillante professore universitario che si fa amare per la tenerezza che emana.
Ai detrattori a prescindere di Genovese consiglio di astenersi, agli altri invece di vederlo magari quando passerà su Prime Video che lo ha coprodotto.

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E’ passato.

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