Un film di Fabio Segatori. Con Giancarlo Giannini, Michele Placido, Raoul Bova, Francesco Paolantoni, Bianca Guaccero, Carlo Croccolo, Angela Luce, Tommaso Bianco, Burt Young, Manuel Scorcia, Mary Asiride, Vincenzo Monti, Cosimo Fusco, Joe Capalbo. Genere Drammatico, colore 97 minuti. - Produzione Italia 1999.
Un attore lucano che ha fatto fortuna ad Hollywood torna al paese in seguito alla morte dei genitori. Si trova davanti boss, killer, preti che sanno e possono aiutare o tacere. Un film che cerca di imitare il cinema di Hong Kong senza riuscirci.
Finalmente riesco ad aprire un 3d come si deve per questo film che mi esaltò e non poco, visto a noleggio quando le vhs ancora si trovavano a noleggio…Bova in versione stuntman che torna al paesello spacca di brutto (Forse il Bova più in forma della sua carriera), Giannini e Placido funzionano, violenza, inseguimenti e sparatorie, ritmo e adrenalina ok!
Dà il meglio dì sè nella parte iniziale/centrale, si perde un pò nel finale…
Scena scorrettissima quella dell’uccisione del ragazzino mongoloide
Da vedere e recuperare!!!
E sarà anche vero che il film cerca di imitare hong kong senza riuscirci…ma cazzo se diverte!!!
Quando non uscì al cinema nonostante la pubblicità nelle sale di trailer e poster e fu mandato direttamente su Rai2 ci chiedemmo perchè, data la presenza del padrino del cinema italiano Don Michele (Placido) e la finta star edulcorata Raul Bova. Poi l’abbiamo visto e abbiamo capito.
L’unica cosa divertente è la morte di Peppino di Capri al pianoforte che è rende la scena talmente trash da diventare cult.
Col massimo rispetto per la tua opinione, s’intende.
Attualmente, abbiamo solo due attori ancora “giovani” assolutamente credibili nel fare il protagonista “pistoleggiante”: appunto Bova, e Valerio Mastandrea (vedi proprio “Palermo-Milano”, ma anche “L’odore della notte”). Non male pure Kim Rossi Stuart e Pierfrancesco Favino. Ma uno Scamarcio, o Santamaria, anche con un bazooka farebbero ridere i polli…
a me un po’ piace Scamarcio. c’ha la faccia. ricorda Alessio Orano.
purtroppo è sfruttato male per colpa dei Moccia-movies che lo hanno lanciato.
Bova e Mastandrea c’hanno “la faccia da buono” come dice Mr. Adams!
Mastandrea ha pistoleggiato anche in un action francese “Nido di vespe” ma per me è sempre il Walter di “Tutti giù per terra”.
Respect per Bruno Di Luia, qui chiamato sbrigativamente il pelato da Tommaso Bianco, ma il film m’è parso ai limiti dell’insostenibile: una tamarrata buzzurra come ne ho viste davvero poche. E poi Paolantoni, Placido pre-padre pio ma già bello piizzato , le scene action cafonissime sullo sfondo di una storiella. Mah.
Certo la Guaccero merita