Terza ipotesi su un caso di perfetta strategia criminale (Giuseppe Vari, 1972)

…di perfetta strategia criminale.

L’ho rivisto ieri sera, e ho realizzato come mai di certi film ho veramente pochi, pochissimi ricordi. Il fatto che l’incipit sia preso di peso da “Blow Up” l’hanno detto e scritto praticamente tutti ed infatti è palese, purtroppo però dal film di Antonioni non viene mutuata anche la classe, o lo stile… il lavoro di Vari, pur avendo un meccanismo giallo che, alla fine, gira lentamente ma gira (se escludiamo il movente del primo delitto, che salta fuori come un coniglio dal cilindro nell’ultimo minuto del film) si arrotola un po’ troppo su sé stesso e non riesce a coinvolgere più di tanto. E a poco servono l’interpretazione un po’ svogliata -ma sempre ottima, forse l’unica cosa davvero memorabile del film- di Adolfo Celi o l’ironia (involontaria?) di Umberto D’Orsi e Fortunato Arena per salvare un film poco salvabile, che trova la sua ragione d’essere giusto nella lievemente movimentata mezz’ora finale. Anche dal lato sexy il film si dimostra forse un po’ troppo parsimonioso, con qualche topless qui e là e le grazie della Loncar fugacemente mostrate un paio di volte.

Altro film di cui, sinceramente, non si sente troppo la mancanza di un’edizione in dvd… per quanto non sia poi del tutto da buttare via e una visione, se non altro per curiosità, se la meriti…

1 Mi Piace

da un punto di vista stilistico, di cui ovviamente mi intendo il nulla, mi aveva però colpito una lunghissima unica scena sulla spiaggia in cui c’è adolfo celi e poi non ricordo chi, in cui si vede tutta una discussione con la macchina da presa che continua a muoversi e inquadrare chi sta parlando ma senza staccare mai

bella, ho pensato quando l’avevo vista, anche tecnicamente non deve essere facile riuscire a sincronizzare fotografia e dialoghi, la scena dura veramente un bel pò, se l’hanno girata così per risparmiare tempo e soldi l’hanno organizzata bene

Sono recentemente venuto in possesso ed ho visionato un ottimo dvd vhs rip (videogroup) di questo film di Giuseppe Vari, che reputo uno di quelli esattamente a metà strada tra giallo e poliziesco, essendo uscito anche in un anno (1972) “spartiacque” tra i 2 generi del bis italico.
Al di là dell’ottimo cast (tra cui spiccano Adolfo Celi, Lou Castel, Beba Loncar, Massimo Serato e il mitico Umberto D’Orsi), il film si segnala per la credibilità della sceneggiatura di Thomas Lang e la più che dignitosa colonna sonora di Mario Bertolazzi. Decente anche la regia che cita Argento ma non solo.
Penso che un’uscita in dvd sia necessaria, ancche perchè non è facile trovare un precedente di film che inizia come un mafia movie per poi innalzarsi al di sopra di molti gialli dell’epoca. Mi sono anche fatto fregare sull’identità dell’assassino…eppure ne ho visti di gialli…e questo la dice lunga;)

Il film in questione si ricorda soprattutto per l’infinito piano sequenza su Adolfo Celi e il suo collega ispettore, sul luogo del delitto.
Rivisto ieri assieme alla pollanetsquad.
Beba Loncar è in formissima, la OST discreta (soprattutto i pezzi lounge) il plot abbastanza originale, la fotografia curata, ma nonostante tutto ciò del lavoro di Vari il giudizio complessivo, a mio avviso, non è soddisfacente.

Se t’è piaciuta vuol dire che tanto a digiuno sullo stile non sei :pollanet: (ma esiste poi qualcuno che non riesca a cogliere lo stile in un’opera d’arte?)

quanto dura in versione integrale ?
il mio indirizzo email e dj_the_viper@hotmail.it

la mia durata e di 1.26.10

Credevo che non si potesse scendere al di sotto un certo livello, ma evidentemente mi sbagliavo e mi sono dovuto ricredere. Al gradino più basso della mia scala di gialli compariva l’ineguagliabile (per l’illogicità del film!) Rivelazioni di un manico sessuale… che purtroppo però ora deve lasciare il trono a questo Terza ipotesi.
Il film è confusionario, l’inizio è all’insegna dei mafiosi (il capo mafioso con quella tunica e copricapo, consentitemi di dire che è trash all’infinito) poi passando per il poliziesco da metà film in poi diventa un giallo. Allora, le contaminazioni tra più generi mi piacciono, ma quando fatte con cognizione, qui sono cucite con la paglia! Gli attori sono antipatici all’inverosimile, partendo da Lou Castel (oh non lo reggo!) per arrivare all’avvocato del mafioso (ma si può sentire uno che parla così in un film??). Mentre si salva il golem immortale di Adolfo Celi, sensazionale come sempre, ma ultra-sprecato in questo “film”. Gli omicidi sono inutili e per niente originali: avrà citato pure Argento ma l’ha fatto male, malissimo. Sono d’accordo con qualcun’altro che il film migliora nell’ultima mezz’ora dove si trasforma in giallo quasi convenzionale e dove c’è un po’ di movimento. Ma prima, solo noia. Eppure, compreso il finale, sono convinto che da una storia così poteva uscirci davvero un giallo interessante (tagliando la parte mafiosa che è inclassificabile) però diretto da qualcun’altro. Altre scene ridicole, quando Castel si taglia la barba, poi si passa a un dialogo al commissariato e in sottofondo si sente ancora il rumore del rasoio di Castel. Sarà anche voluta ma qui ha fatto ridere un po’ tutti.
Invece la colonna sonora è gradevole, sì, bella ma su un film non alla pari, purtroppo viene sminuita dalle immagini e dalle scene. La ragazza non la conosco ma è niente male davvero.
Per quanto riguarda un’uscita dvd, può anche uscire ma io di certo non lo prederò, anzi non posso che sconsigliare la visione.
Per concludere, poteva essere migliore, ma visto che non lo è stato, per me, non rimane altro che un film fatto veramente male.

A me è piaciuto :stuck_out_tongue:

Il film è girato piuttosto bene, anche se è vero che la storia non è originalissima. E forse Fortunato Arena come boss mafioso ha un po’ poco carisma…

anche a me è piaciuto, si guarda piacevolmente
il cast non è affatto male (anche senza contare Adolfo Celi), è girato con cura, e la storia direi che ti prende bene fin dall’inizio
non ho notato i momenti di noia che dite, c’è sempre qualcosa di interessante qua e là

l’uscita del dvd sarebbe quindi graditissima ma devo dire che ho visto il film da una registrazione tv (telepuglia) davvero ottima

Anche a me è piaciuto,buona la Ost,peccato per il budget davvero misero…
Vari era comunque un regista che ci sapeva davvero fare soprattutto in considerazione dei budget che aveva a disposizione

Il film è piacevolissimo, ed ecco anche la rara vhs cinehollywood!

](http://img641.imageshack.us/i/terzaipotesisuuncasodip.jpg/)[/IMG]

Questo raro film di Giusppe Vari uscirà in DVD per la Cinekult il prossimi 13 dicembre 2011!

http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=28204&cat=&page=

I have the Canada NTSC release:

Bella anche questa fascetta alternativa…:wink:

Il film in sè a mio parere puo’ piacere o non piacere, a me personalmente è piaciuto, se non altro essendo low budget, non ci sono buchi di sceneggiatura e la storia anche se poco originale fila via liscia.Quello che veramente è da rimarcare secondo me è come è girato, stilisticamente, almeno secondo i miei parametri estetici, di film girati in quel modo con quelle inquadrature ne ho visti pochi, e sicuramente il dvd della cinekult, che presenta il flm in un master eccelso, ti fa ancora di piu’ apprezzare questo aspetto.

Confermo la superba qualità del DVD della Cinekult. Siamo quasi sui livelli dei prodotti Camera Obscura.
Non ho ancora visto il film e quindi mi astengo da qualsiasi commento.

Eccolo:

Audio ITA 2.0
Sottotitoli ITA n.u.
Video 1.85:1 16/9
Durata 1h25m50s
Extra 9 trailers Cinekult, 9 minuti di scene tagliate, “Ipotesi per un thriller” intervista all’aiuto regista (23min)

rivisto nel dvd CK, veramente qualità spettacolare
non male anche l’intervista all’aiuto regista Ricciotti Albanese che accompagna, negli extra, le scene hard girate per il mercato estero

A me il film è piaciuto discretamente e ho trovato l’intervista a Ricciotti Albanese piuttosto irritante. Per carità, ha diritto alle sue opinioni, ma non ne condivido manco mezza. Demolisce il film su tutta la linea, non si salva niente: e il regista era un mero artigiano anziché un “autore”…e gli attori erano veniali e appena dignitosi, eccezion fatta per Adolfo Celi (che però si comportava in modo altezzoso sul set, non degnando nessuno di considerazione)…e Beba Loncar era fuori forma…e la sceneggiatura aveva cadute di stile…e il budget era ridotto…e i giorni di lavorazione erano troppo pochi…e la storia era adatta giusto per un film tv di poche pretese, eccetera.

Spezzo volentieri una lancia a favore di Vari e della sua opera, perché Terza Ipotesi è un lavoro gradevolissimo, ben fatto, apprezzabile e, almeno per quanto mi riguarda, coinvolgente. La presunta “indecisione” sul genere di riferimento è tutto fuorché un limite, anzi contribuisce a mantenere vivace la curiosità dello spettatore, che viene sorpreso diverse volte per il cambio di binario della storia. Vari gira in modo nient’affatto becero o anonimo, scegliendo inquadrature sghembe particolari e realizzando il bel piano sequenza già citato.
Gli attori sono più che dignitosi; Fortunato Arena come boss italo-americano magari non è il massimo (“don’t break my balls!”), ma per il resto, niente da eccepire, compreso il criticatissimo Lou Castel, che effettivamente ha quel non so che di scostante e compassato, ma che tutto sommato rende il suo personaggio diverso nel suo essere così distante e controllato. Celi (che gigioneggia vistosamente) è divino, e del resto, pure gli avessero dato come copione le Pagine Gialle, nessuno avrebbe notato la differenza. Altrettanto valido Massimo Serrato. Beba Loncar è molto bella, e soprattutto molto sensuale; altro che fuori forma…la forma è perfetta, e francamente, Ricciotti Albanese di belle donne ne deve capir poco.
La sceneggiatura non ha queste mostruosità di cui vergognarsi; certo, Vari non è Kubrick, e Terza Ipotesi non è (né credo abbia mai voluto essere) Orizzonti di Gloria, ma detto questo, si difende egregiamente, pur conservando una certa linearità, abbastanza tipica per i polizieschi, che si basano anche e soprattutto sulle atmosfere, i dettagli e i personaggi. Appena 18 giorni di lavorazione ed un budget risicatissimo non fanno altro che aumentare l’ammirazione dovuta a Vari, agli attori e alla troupe, visto che con tanto poco hanno fatto un film che anche a distanza di 40 anni si lascia vedere piacevolmente.

La verità è che Albanese nell’intervista ammette chiaramente di aver “rimosso” quel periodo storico di cinema, per motivi suoi evidentemente; ribatte continuamente che il cinema “di genere” era solo fumetto portato sul grande schermo, come a dire che chi lo andava a vedere era un sub-normale indegno dei vari Visconti e Antonioni…vabbè, oramai ci ho fatto il callo, uff!
Interessante l’aneddotica su Lou Castel, attore svedese naturalizzato italiano, un tizio sui generis che lavorò praticamente gratis, avendo devoluto il suo intero compenso alla Repubblica Democratica Cinese.

Albanese nell intervista dice che la Loncar durante il film era gia’ sui 40 e che Lou Castel era certamente piu’ giovane di lei peccato che siano entrami del 1943 e che nel film avessero sui 29 anni altro che 40…