The Departed - M. Scorsese

ho letto un po’ i botta e risposta e credo di essere d’accordo con Tuchulca. un film va giudicato per quello che è, senza paragoni. Forse non sarà il miglior Scorsese, forse non sarà stato il migliore tra i film in nomination per l’oscar, per qualcuno sarà anche inferiore all’originale e tutto questo può essere condiviso. ma è un film che può piacere e può persino meritare premi importanti senza nessuno scandalo.

Sicuramente è vero che ogni film dovrebbe essere giudicato come singolo,in se stesso,ma è inevitabile nel caso soprattutto di un grande regista come Scorsese fare il paragone con il resto della sua filmografia.Poi essendo Departed dichiaratamente ispirato a Infernal Affairs credo che il paragone tra il prototipo orientale e il suo remake occidentale sia più che lecito e il confronto è sempre stato fatto senza problemi anche tra film il cui legame a livello di ispirazione è anche molto più tenue di questo.Quanto ai premi,essendo l’Oscar una competizione tra i film migliori dell’anno,è inevitabile il confronto con gli altri film in particolare della cinquina finale.Allora tutto si può sostenere tranne che Departed meritasse di vincere l’oscar come miglior film rispetto a Letters From Iwo Jima.

Su questo ti dò incondizionatamente ragione, il film di Clint era sicuramente più bello. Però, ripeto, non mi dispiace che Scorsese (il quale ribadisco aver girato cose di gran lunga peggiori) abbia finalmente portato a casa una statuetta, tantopiù che The Departed comunque è un bel prodotto. Non un capolavoro, ma avercene…

Io infatti parlavo dell’oscar per il miglior film,l’oscar come miglior regia a Scorsese lo posso già meglio comprendere soprattutto se viene interpretato, come molti hanno fatto,come parziale risarcimento di quelli che lui avrebbe dovuto ricevere per capolavori assoluti come Raging Bull e Goodfellas(Taxi Driver non fu neanche nominato come miglior film o miglior regia!!!).

Visto ieri sera in tv. Devo rivederlo (e riascoltarlo perchè scritto benissimo), però a caldo la prima obiezione è stata: ma che ci fa Matt Damon in un film come questo??? Irritante, mediocre, con quella recitazione standard che non ti stupisce mai. Di Caprio bravo per carità, a tratti denireggia ma in una storiaccia come codesta il suo faccino ancora adolescenziale stona non poco tra gli scagnozzi di Costello. Meno male che c’è la vecchia guardia: Nicholson con i suoi momenti jokereggianti, Sheen e Baldwin che invecchiato e imbolsito è o pare un altro attore.
Durante la visione più che al paragone col gemello orientale pensavo a “Stato di grazia”, grande e misconosciuto poliziesco anni '90, cast ugualmente strepitoso, stesso tema dell’infiltrato, ambiente irlandese. A chi non lo conosce ne consiglio caldamente il recupero.

Di Caprio è straordinario, però nelle scene dove fa il prepotente non ce lo vedo proprio, nemmeno quando in prigione fa le flessioni.

All’originale comunque non gli lucida neanche le scarpe.

la sequenza finale è inqualificabile…non me la sarei mai aspettata da Scorsese. Mai.

non avendo avuto il benchè minimo interesse per questo lavoro di scorsese l’ho visto per la prima volta solo stasera
e, con buona pace di tuchulcha e venticello, direi che dal confronto con infernal affairs ne esce semplicemente devastato

tristissimo vedere il vecchio martin ridotto a spalare biada hollywoodiana
e nicholson sembra un clown da circo orfei

Non avendo visto il precedente orientale, valuto il film senza la necessità di fare paragoni, che finiscono sempre per essere ingenerosi.

Bellissima storia raccontata male. Colpi di scena pazzeschi che lasciano quasi indifferenti. Vicende che dovrebbero tenere con il fiato sospeso e si guardano con meno pathos che la visione del telegiornale.
Da Scorsese non me lo sarei mai aspettato un film del genere.
E’ questo il difetto principale secondo me.

Quanto agli attori, Matt Damon sempre uguale a se stesso. Nicholson l’ha rovinato Shining secondo me: non è che si debba per forza fargli sempre fare la parte del matto, in qualsiasi ruolo reciti. Di Caprio superiore alle (bassissime) aspettative: in fondo non è un cattivo attore, purtroppo lo penalizza la faccia, ma qui l’ho trovato convincente.

Purtroppo il confronto con la pellicola cinese è inevitabile e tutto a vantaggio dell’originale,come quasi sempre nei rifacimenti.Dispiace vedere un grande regista come Scorsese non riuscire più ad esprimersi ai livelli di un tempo,anche se non sarà nè il primo nè l’ultimo caso della storia della settima arte.L’oscar più che uno schiaffo a Lettere da Iwo Jima sembra un affronto a Toro Scatenato e a Quei Bravi Ragazzi o un’autopresa per i fondelli del premio stesso.

Oltre DIECI anni per decidermi più che altro per curiosità e per colmare questa lacuna (Grazie ancora a Netflix che mi proponeva la visione) a vedere questo film.

Non intendo (e nemmeno ci provo, per l’amor di dio) a partecipare alla Querelle “Internal Affairs vs. The Departed”.

Secondo me questo è il peggior Scorsese tra quelli che ho visto e mi trovo d’accordo con Bluevelvet sul fatto della storia bellissima raccontata male.
Attori protagonisti quasi tutti insopportabili, irritanti, arroganti, incredibilmente miracolati nella loro fulminea ascesa in qualsiasi cosa facciano e perdonati o meglio ancora ignorati quando combinano quello che è la cazzata della vita per un comune mortale ma non per loro, semidei di sto cazzo. Fino a quando finalmente a uno a uno muoiono come mosche. Come antipatia non sapevo se scegliere tra Damon, Di Caprio o la puttana della Farmiga ma poi alla fine ho ritenuto giusto assegnare la palma del “meno peggio” a Nicholson, seguito da un tutto sommato onesto Sheen e dal giustiziere Wahlberg che qui fa davvero ridere perché ancora non aveva scoperto gli indubbi benefici degli steroidi…e poi è l’unico che tratta male tutti ed ha un filo di coerenza

Senza il (a mio avviso) giusto finale sarebbe stato davvero un film di merda, invece quando parte la musica dei titoli di coda ho quasi applaudito.