The dragon lives again (Chi Lo, 1977)

Folgorato sulla via di Damasco da questo che posso affermare essere il film più delirante che io abbia mai visto nella mia carriera di moviegoer. Ha tutti gli elementi più spudoratamente derivativi di un film turco ma è fatto meglio (anche se stiamo parlando di un prodotto di serie Z l’industria del cinema di HK era inevitabilmente più solida e strutturata di Yesilçam).

Bruce Lee arriva nell’aldilà e si ritrova in un mondo soggiogato da una gang composta da: il padrino, l’esorcista, Zatoichi, il conte Dracula, James Bond, il pistolero senza nome della trilogia del dollaro e, dulcis in fundo, Emmanuelle! :scream: Giuro che non sto scherzando!!! Le truppe di questa associazione criminale, la carne da macello, sono dei tizi travestiti con una tuta nera con stampigliato sopra uno scheletro in stile Kilink.
A un certo punto fa la sua comparsa anche la figura mitologica del mago/esorcista Zhong Kui, che risveglia un esercito di mummie saltellanti.
A sostenere Bruce Lee nella sua lotta contro le forze del male ci sono invece lo spadaccino monco, un tizio che non conoscevo che arriva direttamente dal telefilm “Kung Fu” e, ciliegina sulla torta, Popeye (interpretato dal mitico Eric Tsang!).
Insomma, per crederci bisogna vederlo!!!
:crazy_face:

Ma è proprio questo il tasto dolente… È praticamente impossibile vedere il film in una versione decente.
Nel 2016 l’American Genre Film Archive (AGFA), in collaborazione con Something Weird Video, ha realizzato un magnifico restauro di un positivo 16mm (col quale è stato realizzato il trailer che ho linkato qui sopra), preservando il film dall’oblio (pare che non ci siano materiali migliori in giro). Questa copia restaurata ha avuto qualche nel 2020 in un circuito di sale indipendenti degli USA, ma a quanto pare non ci sarà mai una release ufficiale per questioni di diritti d’autore.
https://twitter.com/filmarchive/status/791358991687225344
https://twitter.com/filmarchive/status/761591855704178688
https://drafthouse.com/show/weird-wednesday-the-dragon-lives-again
https://www.criterionforum.org/forum/viewtopic.php?p=576617&sid=f18925a455cda8476d4411dacf15177c#p576617

Il trailer su YouTube si riferisce ad una proiezione “evento speciale” che il film ha avuto nel luglio 2021 su una piattaforma streaming cecoslovacca, ma a quanto pare nessuno è stato così sgamato da fare uno screen record (o per lo meno se qualcuno l’ha fatto non l’ha messo in circolazione). Quindi attualmente la migliore copia esistente resta invisibile ed irragiungibile.
Ci si deve accontentare di quello che si trova in giro: dico subito che nessuna delle alternative è soddisfacente, si va dallo schifo al quasi accettabile.

La versione che attualmente si trova più facilmente è il dvd USA CFS, che utilizza un master ignobile peggiore di un video cd, coi pixel grandi come mandarini, coi colori slavati ed un formato finto widescreen che in realtà è un pan&scan stretchato; audio solo inglese. Inguardabile. Durata 1h26’57’’

L’altra versione attualmente fuori catalogo ma comunque reperibile con un po’ di sbattimento è il dvd inglese Vengeance Video, che è pan&scan ma ha una qualità dell’immagine “buona” e buoni colori, anche se è evidente che è un riversamento da vhs fatto bene. La cosa positiva di questa versione è che ha il doppio audio inglese e mandarino (ma nessun sottotitolo però). Durata 1h31’06’’
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Passiamo alle vhs: abbiamo la videocassetta USA della Dragon Lady, che verosimilmente è quella che è stata usata per realizzare il dvd inglese.

C’è poi un’interessantissima vhs francese della Cocktail video, che però è roba da videoarcheologia e sembra davvero introvabile. Si trova su Youtube e sembrerebbe essere la fonte video migliore, in quanto è widescreen, anche se si tratta di un master poco luminoso. Stranamente il film è in francese con sottotitoli francesi. Purtroppo la versione che ho visionato su YouTube è stata croppata appunto per eliminare i sottotitoli, ma si perde quindi anche la parte inferiore del quadro, andando così a snaturare anche in questo caso il formato originario; bisognerebbe trovare la vhs originale per vedere se anche quella è così o se la pensata geniale è stata del gestore del canale. Durata 1h25’10’’
vhs

Infine c’è la vhs olandese della ITT, in inglese con sottotitoli olandesi, che però non ho avuto modo di visionare.

Concludo la rassegna segnalando anche un bluray autoprodotto da dei fanatici di cinema grindhouse, tiratura 150 copie, realizzato utilizzando il master della cassetta USA, cercando di “restaurarlo” e ripulirlo utilizzando i filtri di qualche programma apposito per il video restore. Immagino che il risultato non faccia però gridare al miracolo. Audio solo inglese, disco ovviamente sold out.
Cover_1000x1500

Vi lascio con un magnifico manifesto del film, sperando che prima o poi questa versione restaurata salti fuori, anche di straforo…
affiche

Corro a vedermi il film turco della pantera rosa e popeye contro i gangsters perché ho già nostalgia di questo cinema così bizzarro e naif! :sob:

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Ebbenesì, il mio desiderio è stato esaudito, il film è stato pubblicato lo scorso anno dalla mitica Severin nel cofanetto “The game of clones - Bruceploitation collection vol. 1”, insieme a molte altre perle del genere. Ho appena acquistato il cofanetto online ma non l’ho ancora ricevuto, nel mentre però ho scaricato un bel rip in HD del bluray con in aggiunta il fandub con la traccia audio originale (eh si, purtroppo l’edizione pubblicata da Severin contiene solo il doppiaggio inglese). Nella descrizione del film presente sul sito dell’etichetta si legge che che fanno parte delle special features “Deleted Scenes From French Version”. Si riferiscono alla rara edizione in VHS del film pubblicata in Francia dalla label Cocktail video col titolo “La ressurection du dragon”. Ho cercato sul web maggiori informazioni in merito a queste scene tagliate che sarebbero presenti solo nella vhs francese ma l’unica info che ho trovato, su una pagina del sito Mondo digital, è che la durata complessiva delle “deleted and extended scenes” è di 6’53’'.
Allora mi sono chiesto se chatgpt potesse per caso aiutarmi: le ho spiegato tutta la faccenda e le ho domandato di fare un confronto tra due video presenti su Youtube, uno che riporta paro paro un rip della vhs francese, l’altro che consiste in un rip del vecchio dvd americano dalla qualità video squallida, che però dovrebbe rispecchiare esattamente la versione uscita negli USA al cinema, restaurata da Agfa e pubblicata da Severin. Le ho chiesto di segnalarmi durata e contenuto delle scene in più presenti nella versione francese e di segnalare eventualmente anche se per caso ci fossero delle scene presenti nella versione americana ed assenti invece in quella francese. Chatgpt, non so ancora bene come, ha analizzato e confrontato i due video ed il risultato è stato sbalorditivo:

Sbalorditivo, no?!?

ChatGPT potrebbe essere un aiuto e un bel punto di riferimento anche per realizzare in futuro versioni uncut e versioni composite di film rari e che hanno avuto una storia editoriale travagliata. Anzi, quasi quasi appena mi arriva il bluray rippo le deleted scenes e le inserisco all’interno del film per avere finalmente una versione integrale di questo film così bizzarro e unico!

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L’amore di @Frank_n_Furter per questa piccola gemma del cinema asiatico di cui so meno di zero mi ha convinto a sottopormi alla visione assieme al suddetto @Frank_n_Furter da totale ignorante in materia. ChatGPT non era presente quindi i pareri che vedrete qui sono tutti frutto della mia analisi, delle discussioni più o meno specialistiche con @Frank_n_Furter e anche, se vogliamo, della Mort Subite Bloody Berry assaporata durante la visione.

Insomma non farò leva sull’effetto dunning-kruger per pretendere di sapere tutto sul cinema di Bruce Lee ora che ne ho visto un clone, ma una cosa a cui non posso non pensare (che però @Frank_n_Furter non è sicuro di condividere) è l’idea di iperrealtà secondo Baudrillard. Per farla semplice da ignoranti (quale io sono, ma un po’ meno rispetto al cinema hongkongese) Baudrillard chiama iperrealtà quel fenomeno di rappresentazione (lui lo chiama simulacro) della realtà che supera la realtà stessa. Qualche anno fa quando andava di moda la vaporwave, stranger things, e via stronzeggiando, internet era piena di teste di cazzo che si crogiuolavano come prefiche piagnucolanti il simulacro gli anni 80 che si erano formati nella loro testa bacata a furia di meme su facebook: una griglia di linee color rosa neon, un misto tra KITT e una DeLorean, una palma, font superlucidi in stile GTA Vice City (che è del 2003) e via a piangere sui bei tempi in cui alle elementari ci ficcavamo i pastelli nel culo.

Ebbene, questo per Baudrillard era un simulacro, e la realtà degli anni 80 fatti di carioca neon piantati nel culo che disegnano griglie su cui corrono le moto di Tron con sopra il logo dei ghostbusters è iperrealtà. La realtà erano case che puzzavano di chiuso, mobili in fòrmica ricoperte in melaminato effetto legno, piastrelle a graniglia color vomito e vostra madre coi bigodini in testa che fumava mentre aprivate un regalo di natale del cazzo che avreste ignorato dopo pochi giorni salvo poi pagarlo 300 euro su ebay sei lustri più tardi con i soldi di @Frank_n_Furter.

Bruce Lee è una cosa del genere. Quanti film ha fatto prima di lasciarci prematuramente? Tre? Quattro? Più la serie televisiva in cui faceva il servo etnicamente inclusivo ("ah ma una volta tutto questo Wok non c’era signora mia) della Vespa Verde (o era la lanterna verde? O la freccia verde?). Un curriculum un po’ scarno, tant’è che a parte gli sciamannati di questo forum quanta gente può dire di avere visto la filmografia di Bruce Lee? La tuta gialla? Le Mexico 66 ai piedi? Il caschetto copiato dalla nota strip di fumetti ungherese “Jucika”?


Uattà

Ok, si può dire che molte di queste immagini siano entrate nell’immaginario collettivo tramite opere derivative che vanno da Marshall Law di Tekken 2 a Kill Bill e, a meno che non stia facendo una clamorosa proiezione, l’immaginario collettivo è stato forgiato da tutte le opere successive che si autofellaziavano dicendo “Cit.” che è una roba che mi fa girare abbastanza i coglioni, ma non è che faccia particolarmente testo: sono tante le robe che mi fanno girare abbastanza i coglioni. Detto questo, The Dragon Lives Again è un grandissimo “Cit.”, che in altre parole oserei definire come una gran paraculata che si basa sul simulacro di Bruce Lee piuttosto che sul vero Bruce Lee. Anche perché l’attore che interpreta Bruce ci somiglia come io somiglio a @Zardoz, e prego @Zardoz di non prendere quest’osservazione fattuale come un attacco personale perché non lo è.

Insomma Bruce Lee è morto e si trova un po’ pallidino, sdraiato, e con una vistosa erezione nel regno dei morti, circondato da figure mitologiche cinesi e uomini vestiti da scheletro (che i sottotitoli chiamano “zombi”). L’equivalente cinese di Ade bercia un po’ qua e là (al momento non avevamo ancora attivato i sottotitoli e dal doppiaggio inglese si capiva pochino) ammirando il manganello eretto che si staglia sotto il lenzuolo bianco, e parte la gag: il manganello in realtà è un nunchaku. Non ho ben capito un’altra gag, che mostrava diversi scarafaggi che si aggiravano attorno al fallo in preda al rigor mortis dell’inventore del Jeet Kune Do, e mi chiedevo se potesse essere un gioco di parole sull’inglese cockroach, ma forse ci stavo leggendo troppo. Per la scena la musica di sottofondo è il tema dell’entrata delle quadrighe al circo di Ben-Hur. (Cit.)? No, pezze al culo intellettuali tipo @meskalamdug nel topic degli svarioni audio.

Dopo un po’ Bruce va a un ristorante (io credevo fosse un flashback ma Frank mi dice che è un ristorante dell’aldilà, perché fuori il cielo è rosso) e diventa amico dell’uomo con un braccio solo da Mantieni l’odio per la tua vendetta (Cit.!), Braccio di Ferro (Cit.!!!) e uno con un cappello, una giacca di pelle e una borsa che pensavo essere Indiana Jones ma in realtà era David Carradine di Kung Fu (Triplo Cit. con nodo scorsoio e sacchetto di plastica). I nemici sono Dracula, Zatoichi, Il Mago Silvan che viene spacciato per James Bond, Clint Eastwood, L’esorcista ed una specie di Elvis che però è un non ben definito “Padrino”, che probabilmente è il padrone della pizzeria vicino a casa di @Frank_n_Furter . Notevole anche un poliziotto dell’oltretomba che è il franco franchi hongkongese.

Poi c’è una parte che non ho capito bene ma ci sono le concubine del re degli inferi che mostrano le tette e la pataffiola, ed è proprio in quel momento che mio figlio piccolo è arrivato in soggiorno con la scusa che suo fratello si era addormentato e lui non ci riusciva. Non che sia un problema, ma questo per dire che un po’ di fan service ci sta. Peraltro nel gruppo dei cattivi c’è pure Emmanuelle, che non ho capito bene se è la fidanzata ufficiale del Padrino o se sono in una “situationship” ma a un certo punto mandano a sbunnare il re degli inferi sperando che gli parta l’embolo mentre sta sborrando in modo da prenderne il potere, un po’ come Luisa Corna con Bossi.

In tutto questo Bruce ha già ucciso Dracula nella zona ufficiale in cui si combatte in questo film (una cava di ghiaia non dissimile da quella in cui il capitano Kirk combatte contro il Gorn nell’episodio 18 della prima stagione di Star Trek TOS, “Arena”) e hanno questa cosa in cui in sovraimpressione appare il nome della mossa. Viene dai film originali di Bruce Lee? Semplice cliché del cinema di arti marziali? Non ne ho la più pallida idea! Ma ovunque esso venga è traspirato nell’iperrealtà dei miei compagni di classe delle superiori, che tra un pastello nel culo e l’altro giocavano a fare kenshiro annunciando la mossa con voce stentorea pensando di essere divertenti. Tant’è, tutte le controversie del film si risolveranno così. Detto questo, il “Padrino” è molto più muscoloso e somigliante a Bruce Lee dell’attore che fa Bruce Lee, potremmo anche dire che l’esorcista non è particolarmente somigliante a un prete, potremmo dire un sacco di cose, ma in fondo la domanda che resta è : che cosa è reale? Non lo sappiamo. Cit.

In ogni caso, l’ultima parte del film sono principalmente combattimenti che come nel più classico dei picchiaduri da sala giochi culminano col boss finale che è appunto il priapico re dell’oltretomba assistito da un tizio con la barba che io pensavo, non senza una certa dose di autocompiacimento, essere il scimmiesco protagonista di Viaggio in occidente da cui poi è stato tratto il personaggio di Goku di Dragonball: e invece no, si tratta di https://it.wikipedia.org/wiki/Zhong_Kui, personaggio della mitologia cinese noto per uccidere fantasmi. Nonostante tutto Bruce ha la meglio e il re dell’oltretomba gli propone il trono in cambio di essere risparmiato, ma Bruce si accontenta di essere rispedito tra i vivi, e mentre il Dragone viene sollevato in aria e svolazza nel cielo dell’oltretomba per tornare nel regno dei vivi tutti dalla cava di ghiaia lo salutano, e partono i titoli di coda che dedicano il film a tutti quelli che amano Bruce Lee, o meglio, a tutti quelli che PENSANO di amare Bruce Lee per sentito dire. Beh! Così fatto è il grande guazzabuglio del cuore umano (Cit.) Detto questo, sarà che le aspettative erano basse, ma devo dire che è stata una visione in compagnia molto meno imbarazzante di tante cose più mainstream (mi vengono in mente commediacce tipo zoolander o la cosa più dolce), quindi tutto questo muro di testo per ringraziare @Frank_n_Furter per la visione (e per la birra).

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Sono commosso di fronte ad un’analisi di tale caratura nei confronti della pellicola che abbiamo visionato insieme l’altra sera!

Il film, ad una seconda visione, si riconferma assurdo e cazzaro al punto giusto, gradevole proprio per la sua sfaciataggine nel plagio a go go e per la sua capacità di non prendersi mai sul serio. @CUG ad un certo punto mi chiedeva se secondo me l’umorismo fosse involontario o meno. Secondo me, a parte la volontà di forzare la comicità in alcune sequenze per strappare dei sorrisi, gli autori erano pienamente dell’assurdità di ciò che stavano realizzando e del fatto che il pubblico in sala si sarebbe fatto risate grasse durante la visione. A mio giudizio fa parte del loro concetto di parodia, il fatto che venga fuori brutta e ridicola accentua ancora di più l’aspetto paradossale e grottesco, aiutando dunque il film a centrare il suo obiettivo.

Di fronte al trasporto ed all’entusiasmo col quale @cug ha accolto questa pellicola non posso che affermare che questo sarà il primo di tanti filmazzi “so trash is so good” che gli propinerò nel corso degli anni!!! :grinning_face_with_smiling_eyes: :+1:

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