The Fabelmans (Steven Spielberg, 2022)

Non solo è (era) considerato il Re mida del cinema - qualunque cosa fa(ceva) diventa(va) un successo - ma IMHO col suo tocco è in grado di edulcorare qualsiasi dramma, di zuccherare qualsiasi tragedia. E così ha rielaborato la storia dei suoi primi 20 anni in una fiaba… Il film parla della sua famiglia, descrivendo il divorzio tra i suoi genitori (mamma pianista, padre ingegnere informatico), la fascinazione del piccolo alter ego di Spielberg per il cinema, i suoi filmini (e l’uso che ne fa, per leggere la realtà, per manipolare il pubblico…) fino alla sua assunzione alla CBS, con l’incontro fugace ma illuminante con John Ford (interpretato da David Lynch). Più di 2 ore e mezza che mi sono volate, IMHO non è un capolavoro (neanche Avatar 2 lo è…), ma è Spielberg che da navigato affabulatore tiene incollati, raccontando a modo suo, la propria giovinezza. Ed è geniale averla fatta prima di chiunque altro, perché inevitabilmente, qualcuno prima o poi avrebbe girato una bio-fiction del più grande regista di fine 20 secolo.

PS: da horror fan, mi hanno colpito due frame:

Quando vedo un armadillo morto sul ciglio di una strada, subito penso a Tobe Hooper e Texas Chainsaw Massacre. Spielberg amava TCM, e con Tobe Hooper ha collaborato spesso… hanno fatto Poltergeist (per me diretto da Hooper, period), e Tobe ha anche diretto (prodotti da Spielberg) un episodio di Storie Incredibili, e il primo episodio della serie tv Taken.

Questa è una curiosa coincidenza: Monkey Shines è un film di George Romero, e parla di una scimmia che diventa l’Avatar del protagonista sulla sedia a rotelle. La scimmia del film di Romero e quella di Spielberg sono della stessa specie. Nel film viene detta la parola Monkeyshines, e fermando l’immagine in quel punto, ho notato che la postura della scimmia in primissimo piano è identica alla postura di una statuetta di scimmia su un piatto sulla tavola, a destra…

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Flop spaventoso, in patria. Ma dal trailer, sembra lo Spielberg più “caldo e cordiale” degli ultimi decenni. Come un bombardino al bar, in una fredda mattinata invernale. Spero sinceramente di riuscire a vederlo in sala , se non lo tolgono dalla programmazione dopo una settimana… :grimacing::grimacing::grimacing::grimacing::grimacing::sob::sob::sob::sob:

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Anche a me è piaciuto molto, come dice @akuma 2 ore e mezza che volano con grazia e maestria, un film per appassionati di cinema, di immagini statiche che per magia si muovono, un film che ci fa capire meglio la genesi di uno dei più grandi cineasti degli ultimi 40 anni. Chiaramente non capito, tra chi pensa sia un’opera indulgente e assolutoria, mentre invece è stata catartica per levarsi quei piccoli grandi fardelli (o macerie prime, per dirla alla Zerocalcare) che ci portiamo addosso dall’infanzia. Non sapevo che il babbo di Spielberg si prese veramente la responsabilità del divorzio, e per questo Steven non ebbe relazioni con lui per 15 anni. Deliziosa la correzione di inquadratura nel finale (l’orizzonte!!!), molto belle anche le musiche di John Williams, riesumato dalla pensione da Spielberg, che alla tenera età di 91 anni s’è beccato pure una candidatura agli Oscar.

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Dal treno dei Lumiere alle porte degli studios, il viaggio straordinario di un adolescente che lascerà il suo marchio indelebile sulla storia del cinema. Ora, io faccio davvero fatica a capire le critiche che ho letto in giro su questo film che a me è parso davvero “magico” e che è letteralmente volato, tanto che alla fine il mio secondogenito sedicenne mi ha guardato e ha esclamato “NOOOOOO è già finito”. E’ un vero e proprio viaggio tra i generi cinematografici, dal western al dramma famigliare, alla commedia e al road movie, è magia allo stato puro e tanta tanta emozione. Sì mi accorgo di rischiare il passo verso la beatificazione Spilberghiana, però oh, a me è piaciuto davvero tanto e tantissimo mi sono piaciuti gli attori a partire dal ragazzo che interpreta Spielberg che mi pare davvero abbia fatto un lavoro egregio anche in termini di preparazione (ha imparato davvero a girare in 8 e 16mm).

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Visto in sala il 26 dicembre, e comprato in br 4k la settimana scorsa. Brevemente : uno dei migliori Spielberg di sempre. Semplice, intimo, intimista, coinvolgente, e per un cinefilo spesso e volentieri meravigliosamente “magico”, appunto. Cameo, negli ultimi minuti, di un personaggio apparentemente lontano anni luce da Spielberg e dai suoi film, ma incredibilmente “azzeccato”. Vero Puro Cinema, insomma. Ma, dati gli incassi totali, per pochi. Cioè, per “quel che rimane” dei cinefili, ovunque essi siano… :thinking::smirk::wink::ok_hand:

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Piaciuto molto anche a me.

Quando ho iniziato a guardare film da bambino, Spielberg è stato il primo personaggio/simbolo/marchio che ho imparato a conoscere e riconoscere, sia per i film diretti (Indiana Jones, E.T., L’impero del sole), sia per tutti quelli in cui risultava come produttore e che riportavano il suo nome (Gremlins, Ritorno al futuro, Goonies). Per me leggere il suo nome era garanzia di spettacolo, di divertimento.

In questo film l’amore per il cinema non è al centro - piuttosto lo è l’amore in generale; si vuole bene ai personaggi perché il regista gli vuole profondamente bene, la scrittura è sincera anche a costo di essere a volte banale, e prevedibile, ma emozionante.
Ma sicuramente le parti più belle sono quelle in cui viene illustrata la potenza del mezzo cinematografico, capace di mascherare e smascherare.

È un finale bellissimo e magico, sia per il personaggio sia per chi lo interpreta.
Davvero una piacevole sorpresa per me.

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