The Human Centipede 3: Final Sequence [T. Six, 2015]

http://www.imdb.com/title/tt1883367/?ref_=ttqt_qt_tt

La discussa trilogia giunge al termine con un lavoro che stravolge nuovamente le carte in regola dopo gli ottimi episodi precedenti. A questo giro si punta tutto sull’effetto grindhouse, la ‘serietà’ va a farsi benedire e la malattia finora mostrata viene stemperata da una ironia pungente e totalmente scorretta. I due protagonisti stavolta agiscono in coppia, il dr.Heiter del primo episodio è il collerico, agitatissimo e super stressato direttore del carcere Billy Boss, il nano del secondo film interpreta invece il suo vice Dwighty con tanto di baffetto hitleriano. Per contorno, una pornostar nei panni di una procace segretaria (che non mostra molto ahinoi…), una serie di brutte facce ed Eric Roberts nei panni del governatore in un assurdo doppio petto che starebbe largo a Lou Ferrigno.

A tratti divertente anche se le sfuriate urlanti di Billy Boss sono spesso eccessive ma è un lavoro grottesco ed esagerato, inutile aspettarsi altro anche se rimane una sensazione di progetto finito male. Le battute e l’outfit di Eric Rogers sembrano buttate li con scarsa convinzione ed gli effetti gore sembrano dosati con parsimonia, insomma c’è la sensazione che i soldi non fossero sufficienti. A mio parere è l’episodio più debole, tante battute scorrette ed oscene, Dieter Laser è un grandissimo volto da cinema e si muove come un tarantolato fino all’estremo ma perde notevolmente con quanto visto finora. C’è anche Tom Six che interpreta (male) se stesso.

È un capitolo finale sui generis: ci sono i rimandi ai 2 film precedenti ma stavolta il centipede resta veramente a margine della storia ed anche il finale non appaga del tutto (almeno per me). La bella notizia è che finalmente Laser & Harvey recitano assieme e sono liberi di gigioneggiare (ma su Laser sono d’accordo che talvolta esageri) : praticamente è un film comico con una bella coppia complementare.

Ho apprezzato il primo capitolo, il secondo non so se mai lo recuperero’, pare la tipica provocazione fine a sé stessa, insensata. Qui invece già dal trailer si capisce che la buttano sull’umoristico e l’autoparodia, per quanto grossolanamente. Ma visto il soggetto, la “leggerezza” non è certo da contemplare. E Laser con cranio lustro, occhialoni e cappello yankee sembra in effetti epocale: quando sbraita incazzato, è un pò Lino Banfi e un pò Gian Maria Volontè!

Visto ieri sera con mia moglie, delusione totale, c’era veramente bisogno di questo terzo capitolo? Il primo era davvero geniale, il secondo era malsano e malato, non bello come il primo episodio ma comunque divertente e ben girato.Qui siamo davanti ad un fumettone sceneggiato male e disegnato peggio a mio avviso. Ci sono un paio di buoni passaggi, l’inizio è intrigante ma la storia poi si dissolve nel nulla e non mi convince. Dieter Laser è notevole c’è poco da dire, tiene su da solo tutto il film, sbracando notevolmente ma comunque dando una dimostrazione d’istrionicità interpretativa mica da ridere.
Come già detto il centipede umano rimane ai margini della storia e questo non è buono. Tom Six nel film non ha colpa.
Bocciato, mi tengo però stretti gli altri due.

Io invece, da quando l’ho preso in br, me lo son visto volentieri un paio di volte. Certo, come riuscita complessiva rimane inferiore al primo episodio (davvero inquietante con la sua messa in scena “glaciale”), e i limiti produttivi qua e là si avvertono (troppe scene nell’ufficio del direttore: manco fossimo in un porno! E infatti c’è la Olson…), ma il divertimento “malsano” è ottimo e abbondante. Fra castrazioni (NON chimiche!), torture con acqua bollente, metacinema (i detenuti che visionano i primi due HC, la presenza di Six medesimo), e la prova suprema (anche se a volte realmente TROPPO sopra le righe: epperò va bene così, fedeli al motto “Tutto è buono quando è eccessivo”…) di Laser (mentre il suo compare Harvey è davvero sorprendente, e può contare su un elegante accento “very british”!), il “cultaccio” si fa apprezzare. Poi, certo, è bene “lavarsi gli occhi” con un Tarantino o un Allen, ma noialtri cinefili dobbiamo pur variare…
P.S. Nota negativa? Obiettivamente, un Eric Roberts con abito troppo grande, capelli troppo lunghi e aria fin troppo scoglionata. Caspita, non è mica il peggior film che abbia mai girato nella sua (mediocrissima) carriera. Ah, Eric…