Visto ieri sera al cinema l’ultima fatica di Ridlone Scotti…che dire, il trailer visionato mesi fa mi aveva fatto impazzire per cui dopo parecchio che non andavo più al cinema sono partito alla grande con mega abbuffata al pizzorante condita da svariate birrozze.
Tralasciando l’interessante (che andrebbe approfondito) preambolo quivi sopra, passo a parlare del film. E’ sicuramente bello, ben fatto a mio avviso, con un bravo Damon.Bella fotografia, musiche seventies da disco che a me fanno impazzire, però…e purtroppo come sempre c’è un però, la scintilla non è scattata.Insomma manca qualcosa ma non saprei dire cosa, il film è fatto bene ma mi pare senz’anima, nel senso che non mi ha trasmesso emozioni, se non una volta sola ma comunque in maniera sfuggente e bastarda.Visivamente è certamente bello ma non mi ha colpito al cuore.Comunque contento di essere andato a vederlo.
Sì, non è che è un capolavoro, ma secondo me fa il suo dovere. Non mi aspettavo altro da sto film se non di vedere cast away misto a apollo 13. Per me è sempre bello vedere navicelle spaziali nel buio nero dello spazio che girano alla 2001, di sto tipo di fantascienza non ce ne sarà mai abbastanza per me. Quindi dal punto di vista del divertimento da blockbuster è promosso. 2 ore abbondanti che sono volate via, non mi sono mai annoiato, le parti di tensione sono blianciate da quelle più leggere, funziona bene, tutto è oliato a dovere; bowie in colonna sonora va bene a priori quindi ok. M’è piaciuto “stare” su marte. Lui non è mai stato il mio attore preferito ma fa il suo lavoro, come anche gli altri. Scott ogni tanto tira fuori un bel film facendosi perdonare altre ciofeche. Bel blockbusterone, dài. Buono. Già i film di fantascienza so rari, quando ne esce uno non mi lamento di certo. Se poi intrattiene pure… a posto.
Ah, ovviamente meravigliosa come sempre Jessicona :oops: Se c’è lei il film lo guardo a prescindere.
Ho letto il libro e mi ha sinceramente deluso, l’idea di fondo è buona, ma è troppo incentrata su tecnica e autocompiacimento del protagonista, non che le due cose bastino, ma manca tutto quel lato psicologico di chi è rimasto solo su Marte, mentre invece permea maggiormente lo spirito di chi si è perso durante la gita delle scuole superiori, lo so perché la cosa l’ho vissuta e mi ci sono immedesimato.
Il film lo vedrò senza fretta e sono convinto che manca la stessa cosa che manca nel libro dato che è preso da lì.
Ok, avete dissipato eventuali dubbi che potevo avere: dopo “Gravity” e “Interstellar”, il terzo filmone “spaziale” da non perdere. E poi Damon le azzecca quasi sempre. .
P.S. “Culosecco” Chastain era pure nel film di Nolan. C’ha preso gusto. .
Caro gu, avevi ragione: visto ieri pomeriggio, e molto soddisfatto. Appunto terzo filmone spaziale fra il 2013 e oggi. Come “Gravity”, un’altra storia di sopravvivenza, ma più “estrema”. Grandissimo apparato tecnico (grazie, NASA…), sceneggiatura ben strutturata, sapiente direzione attoriale (Damon notevole, da solo in scena per il 99% del film; ma fanno la loro figura anche Daniels e Eijofor), ritmo senza cadute (oltre 2 ore senza tempi morti! ). Insomma, temevo che dopo “Prometheus” Scott si fosse “perso nello spazio”, e invece pure lui ha ritrovato smalto e vigore. A 76 anni: grande!
P.S La Chastain mi pare anemica. Ma come attrice, qui è decisamente meglio del suo solito. .
Mi iscrivo tra i delusi, da appassionato di fantascienza che si va a scaricare un orrido screener pur di vedere presto questo film. Che rivedrò nel modo corretto, perché l’apparato scenografico è meraviglioso.
Il film mi ha deluso largamente, il motivo è molto semplice: è un Cast Away nello spazio, ma mentre il primo era un esempio perfetto di canone hollywodiano classico, e con un grande attore, qui abbiamo un problema: dopo 10 minuti scopri che il protagonista è un superuomo dalle mille risorse e non c’è alcun modo di sviluppare empatia. Certo per entrambi i film sappiamo che andrà a finire bene, ma nel primo abbiamo a che fare con un uomo normale con il quale identificarci che scoprirà le sue capacita strada facendo, meccanismo ultracollaudato, qui assistiamo a una serie di lezioni di anatomia, botanica, chimica, elettronica, astronautica… va bene ma è un film o un documentario educativo?
Non ci siamo, Ridley Scott secondo me ormai bollito.
Ma Bowie e gli Abba in originale nella soundtrack quanto gli saranno costati?
A me è piaciuto, seppur imperfetto per certi versi.
L’ho trovato piacevole, un buon intrattenimento “leggero” con una confezione sontuosa. Il cast mi è parso ben scelto e Damon funziona bene nonostante non sia in vetta alle mie preferenze.
In sceneggiatura ci sono troppe cose risolte un po’ velocemente (specialmente alcuni passaggi della missione di recupero, che mi sono sembrati eccessivamente sbrigativi) e il fatto che manchi una vera componente drammatica è stata una scelta ben precisa. Ecco, forse quello è un po’ un difetto perché non sia ha mai l’impressione che Damon sia realmente in pericolo, che sia realmente in difficoltà. Si capisce da subito che sarà un colono molto produttivo e che riuscirà a cavarsela. Ma probabilmente non si voleva fare un nuovo “Cast Away” quindi va bene così.
Credevo che Scott fosse un po’ bollito e invece mi sono ricreduto, il film è molto divertente e non mi ha annoiato mai per tutti i suoi 140 minuti.
Blu ray ottimo, ha pure moltissimi extra ma non ho avuto modo di vederli. Ho visto solo il gag reel che è davvero divertente.
Piaciuto molto anche a me, un omaggio all’esplorazione spaziale e al positivismo razionalista, in questo la differenza principale tra Martian e il pur splendido Castaway: là Hanks era un semplice impiegato della Fedex alle prese con problemi a lui inusuali, qui c’è un uomo di scienza che non si abbatte per gli imprevisti, fa parte di un elite, ha conoscenza e addestramento, e su questo si basa per andare avanti giorno per giorno. Più robot, poco umano? Forse, ma stiamo parlando di un astronauta della Nasa addestrato per un viaggio fino a Marte, io ho trovato il tutto alquanto plausibile. Grande colonna sonora, grandissima qualità del BR. Damon ha il film sulle spalle (anche se in alcune scene è controfigurato) e lo porta con eleganza, questo attore mi convince sempre di più.
Che posso dire… avete già detto tutto voi!!!111 (cit.)
Film deludente. Mai emozionante, soprattutto il personaggio di Matt Damon non viene approfondito come avrebbe potuto/dovuto. Solo per 18 mesi a un miliardo di km. da casa, per i primi mesi addirittura senza poter comunicare con nessuno. Tutta questa parte nel film viene tralasciata, per far posto a un discutibile umorismo. Poi scattano i deja vu: Damon che si opera da solo (-> Ronin, dove peraltro c’era Sean Bean nel cast), il nerd giovane della Nasa che ha l’idea geniale (-> The Core e altri cento), il crucco del cazzo sulla navicella che parla come Ivan Drago nel nostro doppiaggio (-> Armageddon). Sommamente stupida pure l’idea di mostrare un Damon ormai scheletrico con una controfigura con l’asciugamano in testa! Una roba da film di Demofilo Fidani, dai.
Pessima anche la scelta di usare musiche anni '70, che non c’entrano un beato cazzo e ammazzano quel poco di atmosfera che si era faticosamente costruita con le scenografie e gli FX, ottimi entrambi.