The Meg - Shark il primo squalo ( John Turteltaub , 2018)

Visto lo scorso week end questo Squalo-movie dei giorni nostri con un Jason Statham superinforma e super eroe senza paura anche se all’inizio viene dipinto come psichicamente instabile e sofferente di attacchi di panico…boh . Una co-protagonista asiatica che si muove come un automa e ricorda la coprotagonista di “Si vive solo due volte” come movenze ve lo giuro non sto scherzando e delle belle scene subacque di devastazione.
Adrenalina e Thrilling per una domenica di puro relax e divertimento. Perché no?

Dalla sinossi e dal trailer, mi pare che del romanzo ispiratore sia rimasto nulla. Forse meglio così, non era un gran che; però, buh. Tutta 'sta telenovela che non riuscivano a portarlo sullo schermo e quando ci riescono, dopo anni, realizzi che non c’entra una fava e potevano tranquillamente fare a meno di comprare i diritti… comunque lo vedrò, dal promo sembra divertente anche se mi dicono non ci sia gore (e nei film coi pescecani gli squartamenti mi garbano).

Occhio: è pur sempre un blockbuster hollywoodiano da 150 milioni, quindi PG-13. Il che significa che sangue ed eventuali squartamenti sono molto molto soft. Però, gente: i muscoli di Statham, uno squalone preistorico, l’aria condizionata della sala…sì, mi sa proprio che andrò a vederlo!!

Pare che il punto fosse che la Disney, che si era comprata i diritti, rifiutava sistematicamente le sceneggiature che ne venivano tratte poiché voleva un film che virasse più sullo scientifico che sul fracassone ridicolo. Poi i diritti se li è comprati la WB e il film fracassone totalmente non scientifico è andato benissimo. A me ha divertito molto però è impressionante quanto praticamente ogni cosa che succede nel film sia totalmente impossibile, inverosimile ed irrealistica. Ok, passiamoci sopra, si spegne il cervello e ci si diverte senza tante pretese. Va anche detto però che qui lo stereotipo viene sublimato a vera e propria forma d’arte abbiamo il maschio alfa, abbiamo la delicata biologa con gli occhi a mandorla, abbiamo il severo padre scienziato, a mandorla pure lui, abbiamo il negro paciocco con la battuta facile, abbiamo il giapponesino cicciottello e occhialuto uscito fuori da una puntata di Doraemon, abbiamo la capa spedizione coniglietta di Playboy, bionda, occhi chiari e seno gonfio, abbiamo il troll scandinavo, abbiamo il capo progetto di pelle olivastra, il miliardario americano col cuore a forma di deposito di Zio Paperone, una bimba di 8 anni che è l’unico personaggio veramente simpatico di tutto il circo e un’ingegnera che grida vendetta. Il personaggio di Ruby Rose è in assoluto uno dei più imbarazzanti, miserabili, demenziali della storia della cinematografia di sempre. Il taglio dei capelli, i tatuaggi, il fisico tutto… niente di niente lascia anche solo per un attimo credere, immedesimarsi, accettare l’idea che quella figura lì sia un ingegnere con i controcosì, per giunta pure hacker informatico. Sembra una pubblicità vivente di qualche stilista gay albino vegano mancino…

Visto ieri. In sostanza, quoto il buon D. Nel complesso, lo spettacolo c’è tutto, la cg è ottima, il mostrone preistorico fa impressione. Certo, la “quota cinese” (che avrà sganciato un bel pò di soldoni…), si fa sentire, con una protagonista carina ma abbastanza anonima e il suo rapporto con paparino della serie “chi se ne fotte”. Caruccia e simpatica la bimbetta, invece. Poi c’è l’amatissimo Statham, cinquantenne (eh, sì…) in forma fisica strepitosa, che però non è stato sfruttato al 100% come meriterebbe (ma in caso di sequel, chissà…). Non male, a proposito, il doppiaggio di Fabio Boccanera: non è azzeccato quanto quello di Francesco Prando, ma si lascia ascoltare e apprezzare. Un pò più di sangue del previsto, un paio di scene emozionanti, l’aria condizionata in sala: andate pure a vederlo. E poi riguardatevi “Lo squalo”, per capire la differenza fra mero intrattenimento e il cinema…
P.S. Ruby Rose? Look discutibile, però non è fuori posto. E quando è ben pettinata è MOLTO piacevole.

Gusti estetici a parte (come la grigliata di ratti, può piacere o non piacere), per me è un personaggio ridicolo, totalmente non credibile, ben oltre il livello fisiologico di non credibilità di un film del genere. Davvero, imbarazzante.

Io onestamente ho trovato il film insultante nella sua stupidità e prevedibilità.
Mi ha lasciato senza parole, in senso negativo, però.
E la CGI non mi è certo sembrata notevole, è tutto farlocco in maniera grottesca.
Per me è assolutamente pessimo e per nulla divertente.

Divertirmi, mi ha divertito. Ma non lo rivedrei, Jason S. che piglia a scuzzettoni il megalodonte vale una visione e nulla di più. In sostanza un Asylum pompato dalla pubblicità.

Sintetizzerei così il mio giudizio: film da una botta e via

La cosa più incredibile è il megalodonte che nuota sott’acqua vicino a riva dove ci sono tutti i bagnanti, della serie metto un piede in acqua e ci sono già 20 mt di dislivello.

Sharxploitation col peso di un film della asylum, solo che questo l’hanno fatto con i miliardi quindi tutte le stronzate pesano molto di più. Almeno con roba tipo sharknado, volendo, ti ci diverti perché non si prende sul serio. Questo è veramente terribile. Personaggi idioti, dialoghi terribili. Situazioni trite e ritrite. Lui e lei che alla fine finiscono insieme con la figlioletta di lei che fa le solite battutine m’ha messo una tristezza infinita. Il tutto con la sua ex nei paraggi. La fotografia lo fa sembrare uno di quei film per la televisione. Poi nella parte finale rifà addirittura lo squalo. Il cagnetto che si tuffa senza motivo che però ovviamente si salva! Non sia mai che in un blockbuster il cane muoia! E poi c’è statham.

Capisco divertirsi col filmetto che non richiede molta attività cerebrale ma io con certa roba non ci riesco. Due coglioni incredibili. Pura monnezza.