The Midnight Sky (George Clooney, 2020)

Anno 2049, la terra è al collasso, il Dr. Augustine Lofthouse si rifiuta di evacquare la base in Antartide nella quale lavora, la routine oltre la quotidiana seduta di emodialisi è quella di provare a contattare gli ultimi sopravvissuti rimasti, quelli nello spazio.
C’è una missione di ritorno da k-23, una luna di Giove abitabile, dove l’umanità potrebbe avere un nuovo inizio, lo scopo dello scienziato sarà quello di informare l’equipaggio e metterli in guardia su quello che è successo sulla terra.
L’antenna della radio però non è abbastanza potente per comunicare, bisognerà spostarsi in un altra base, ma siamo in Antartide e a quanto pare il dottore nella base non è solo…

Bella prova alla regia per Mr. Nespresso (what Else?), pellicola decisamente ambiziosa, film di fantascienza drammatico con una piccola componente avventurosa. Diviso nettamente in due parti, metà sulla terra metà nello spazio, al di là di qualche incongruenza assurda tipo il Dr. che cade in acqua di notte in pieno Polo Sud e si salva rimane un film godibile, non aspettatevi grande azioni e grandi movimenti, è un film lento, oserei dire quasi sovietico, dove prevale l’approccio introspettivo dei personaggi alla razionalità delle situazioni, personalmente come già detto tante volte è il genere di fantascienza che prediligo, ampio, silenzioso, dove l’uomo è polvere in confronto al cosmo, il tutto amplificato da una fotografia semplicemente ENORME e degli effetti speciali di altissimo livello.
Leggendo in rete ha spezzato le opinioni in due, la gente ormai si aspetta mostri, poteri speciali e razzi volanti a ricerca di calore, qui il protagonista è un uomo anziano, stanco e pure in terapia, col fardello di salvare l’umanità e ciò che ne resta, bravo George come regista e come attore, guardatelo ne vale la pena.
Nel cast c’è anche la cerulea Felicity Jones che dopo aver sparato plasma in Rogue One si ritrova qua in un ruolo più maturo e più pacato, è pure incinta! E curiosando in rete leggo che durante il film lo era veramente.
Una curiosità, il film in bianco e nero che a un certo punto viene mostrato è L’Ultima Spiaggia, il colossal post apocalittico di Kramer con quel cast mostruoso, pellicola al quale Clooney è indubbiamente debitore, aprirò un topic a parte.
Chissà se porterà a Giorgio una bella statuina dorata?

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Sarà che forse non ero dell’umore giusto ma questa volta non mi allineo a @SWAT con il quale usualmente concordo. Il limite principale a mio avviso è proprio la caratteristica che il generale ha evidenziato in apertura del suo commento: è ambizioso, troppo. Talmente ambizioso che alla fine non centra l’obiettivo. I silenzi di Clooney non bucano lo schermo ma comunque la sua parte “terrestre” è quella che da un minimo di sostanza al film nonostante l’irrealismo del tutto. La parte nello spazio è invece dilatata all’inverosimile ed anche nel momento di maggior pathos non mi è stata suscitata alcuna emozione. Per dirne una, durante la passeggiata spaziale i tre astronauti si comportano come liceali ad una spensierata scampagnata e dopo pochi minuti ho detto a mia moglie “ora ritorna la tempesta di meteoriti e ne secca uno”…
Spesso hanno fatto parodie sul fatto che i silenzi ed i tempi dilatati di per loro non sono sinonimi di autorialità e secondo me questo film ne è una testimonianza sostanziale.
Nulla da dire invece sulla fotografia in alcuni tratti stupefacente ma è un po’ poco per dare a questo Midnight Sky più di una sufficienza estremamente striminzita.

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Visto anch’io e concordo con Swat, gran film, fantascienza lenta + location remote + freddo per me win sempre, poi la prima stazione al Polo Nord (non Sud) è fantastica. Concordo con alcune incongruenze (per me soprattutto il fatto che lascino tornare sulla terra i due astronauti, come faranno a tornare indietro solo in 2, oltre poi a vivere là?). Un messaggio molto bello, riassunto nella frase di Clooney

“I’m afraid we didn’t do a very good job of looking after the place while you were away.”

Speriamo di non ridurci nelle medesime condizioni.

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