The Pistol That Sprouted Hair (Atsushi Yamatoya, 1968)

Un uomo assalta gli uffici di un clan di loschi figuri rei di aver importunato la donna di lui, nel rocambolesco raid il fessometro riesce solo a fregare una pistola. Due sicari sono incaricati di seguirlo e crivellarlo di colpi ma tra imbecilli ci si intende e così tra i tre fessi si instaura un legame di complicità kafkiano

Meno sperimentale ed ellittico di Inflatable sex doll of the wastelands, ma ugualmente sconesso e primitivo, si tratta dell’ennesimo reclamo di Yamatoya del suo input di soggetto per la farfalla sul mirino (che comunque fu scritto dal collettivo di stonati forte Hachiro Guryu, il gruppo degli otto : Seijun Suzuki, Takeo Kimura, Atsushi Yamatoya, Yōzō Tanaka, Chūsei Sone, Yutaka Okada, Seiichirō Yamaguchi e Yasuaki Hangai) ovvero gangster rincorre gangster, free jazz ad intasare il bianco e nero, ero guro nansensu e via dicendo.

Molto più eccentrico come soggettista, il suo estro teorico rimane invischiato dietro la lente e Yamatoya può quindi solo fare dell’astrazione la summa del suo
sperimentalismo - risultato è che il godimento del suo cinema è pressochè inesistente.

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