The sensual world of black Emanuelle - Boxset Severin

Mannaggia alla Severin che mi vuole proprio svenare.
Era nell’aria da tempo ma hanno sganciato il cofanetto in oggetto come una bomba, con anche l’opzione di un bundle pieno di gadgets andato esaurito in poche ore (neanche il tempo per farmi due conti in tasca :joy:). Non sto ad elencare cosa contiene, trovate tutto nel link. Prezzo non economico, ma c’è un mare di roba.

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Uscita clamorosa ma sembra che siano quasi tutti region A

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Una bomba, mai 200 euro potrebbero essere spesi meglio :scream:

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Si, purtroppo si, spero il lettore multi region non mi abbandoni troppo presto…

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L’ho già ordinato. Prezzo alto, ma si tratta di 13 br, 2 cd, e ben 24(!!!) film. Più, librettone di 356 pagine. La sola cosa, per me incomprensibile e sgradevole, è che nel 2023 film vecchi di decenni, e con un mercato comunque “limitato”, siano ancora codificati zona A. Anch’io ho un lettore adatto, certo. Ma lo stesso, trovo la faccenda ridicola, e controproducente per la stessa Severin… :thinking::imp::skull:

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Visto oggi. Si, l’edizione con gadget (alcuni carini, altri sono un pò americanate) è andata esaurita in meno di una giornata. Mah.

Bello ma alcuni film non sono in italiano: mi pare che uno dei due Mattei-wip non ha l’italiano così come “La belva dalla calda pelle” e quello francese… vabè 3 titoli su 24…

Certo che in Italia costerà uno stonfo e ordinarlo dall’America se uno ha lo scuolo di incappare nella dogana… ci vuole un leasing alla fine.

Però… gao… in Italia queste iniziative non si vedranno mai e poi mai

Sul discorso zone (A, B, C, …)… eh… io sarei per come i CD: prodotto universale per i mercati universali. Mi ci ero un pò preso con alcune persone che sostenevano che serve per una questione di diritti e di mercati. Ma… voglio dire… forse non è la stessa cosa, ma un CD quando viene stampato, lo si può ascoltare in tutti i lettori del mondo, dalla Groenlandia a Timor Est. Non capisco perchè i film devono essere fustigati da questa questione di diritti: eppure, i diritti si pagano anche sulla musica ma questa non ha limitazioni di area. Al massimo limitazioni alla circolazione riguardo certi artisti o album. Mah… forse sui film c’è ancora troppo magna-magna dietro.

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Appunto. E specie negli ultimi 3 anni, col crollo anzi TRACOLLO dell’home video più “popolare” (al Mediaworld di Trieste hanno definitivamente abolito il settore dvd, br e 4k), la questione “zone” è una sciocchezza per i titoli attuali. E diventa una puttanata imperdonabile e assurda, per film vecchi di decenni. Poi le label non frignino, se stampano 1000 copie di certi cofanetti, e in magazzino restano a prendere polvere almeno 600…:skull::skull::skull::skull::skull:

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Egoisticamente risponderei con un “ne ne frego” delle zone perché ho un simpatico lettore multizona portato dalla Cina da mio fratello, quindi il problema si risolve da sé. E se si diffondesse a macchia d’olio l’uso dei multizona, vedrai che prima o poi cadrebbe anche il discorso delle divisioni in aree perché non avrebbe più senso in un mercato dove i lettori possono leggere qualsiasi zona.

Che il mercato dei DVD e BR in Italia sia miseramente crollato, lo si vede anche dalle cifre: il mercato italiano è inesistente, chi è disposto a spendere per acquistare a prezzi pieno senza aspettare 5-10 anni sono troppo pochi per giustificare la sopravvivenza o la nascita di case editrici veramente indipendenti. C’è la Oblivion, c’è la Tetro Video… ma quanto dureranno? Mah. E però son le uniche a muoversi con logiche esteatwgie di mercato un po’ più internazionali, sul modello della Severino o della Arrow. Ma il problema principale dell’Italia è la mancanza di clienti. Troppo pochi e troppo poveri rispetto non dico a USA, Germania o UK ma anche ad una Francia qualsiasi che in teoria non dovrebbe essere molto meglio di noi. Eppure la gente là compra, caccia i quattrini che ci son da cacciare e permettono la sopravvivenza e la nascita di tante case editrici piccole e indipendenti. Io li vedo anche in Malesia (che c’entra?, direte voi) che è uno dei mercati collezionistici veramente più grandi ed attivi del mondo, non nei film, ma in tutto il resto si: label musicali nascono come funghi perché li è tutto un comprare, rivendere, tesaurizzare, collezionare, supportare le nuove uscite. C’è proprio lo spirito collezionistico giusto. Come il cofanetto coi gadget di Emanuelle appena uscito: 300 pezzi venduti in un giorno. Centomila dollari in un giorno solo dell’edizione coi gadget. Sticazzi. Certo che se poi l’italiano medio, a parte pochissime eccezioni, offre 5 euro per un DVD raro che vendo a 18 quando in giro mediamente lo si vende a 34-40, si capisce che il problema principale dell’Italia è innanzitutto la cronica mancanza di mezzi e, di conseguenza, un approccio da accattone. Le eccezioni ci sono, Zardiz, Ricky Caruso e qualcun altro. Ma troppo pochi per fare si che in Italia nasca un panorama di label i dipendenti attivo e prolifico come in Francia, Germania, UK o Usa

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Riguardo il codice regionale la speranza è che la Severin si comporti come sul cofanetto della Nunsploitation in cui, nonostante i bluray siano segnalati A, sono in realtà All

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Arrivato stamattina. Spedito dagli States 2 giorni fa… :sunglasses::clinking_glasses:

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E un hobby per chi ha soldi ormai. Prima di pagare 200 euro (300?) devo pensare a le bollette e mangiare.

Immagino che gli italiani non hanno questo cifre in tasca, e quindi non c’e molto movimento in Italia per cofanetti simile.

La prima cosa che mi ha colpito erano tutti gli ‘extra’, tipo la valigetta, il disco vinile, etc e mille altre cazzate per attirare l’attenzione della gente. Ma i film? Scommetto che la maggior parte delle persone lo mettono sul scaffale e non li vedono neanche’.

Il fatto che per semplicemente accedere e vedere questi film c’i vuole $300 (e solo 200 adesso durante il saldo) non e proprio una cosa da celebrare secondo me. Ma e solo mio opinione.

Questi film erano prodotti per passare alle sale per un mese e poi sparire nel nulla. Magari nel futuro solo quelli con un bel di soldi in tasca saranno quelli che avranno il diritto di vedere questi film. Gli altri? Piste illegali oppure un bel niente.

Quello e la prima cosa che ho pensato quando lo visto e il prezzo. I ‘gadgets’ e i dischi non costano 300 euro. Un DVD nel 2001 costava 10 centesimi in Cina (quando stavo li per qualche anno) - Un Bluray non puo costare piu di 50 centesimi. Il resto, per la gran parte, e tutto carta e cartone. Il fatto che ‘grande’ non significa che costa cosi tanto per produrre.

Se il futuro sono questi enormi cofanetti con prezzi enormi… non so cosa dire.

(Pensate che Cinekult produceva dischi di film che non erano mai stato editato in DVD e con interviste interessanti - a un prezzo ottimo. Magari se potevamo continuare cosi in Italia. Un label per tutti - e non solo per quelli con soldi da bruciare. Ma sembra che anche loro non ci sono più? - Mi ricordo un commento da Marc Morris (Redemption/Nucleus) che, al inizio negli anni 90’ i diritti per questi film li trovavi per pochi soldi, poi sono arrivati gli Americani e sparavano cifre astronomiche tipo 3 or 4 volte di più…per questo motivo le belle uscite vengono speso da li. Non e che i altri paesi (tipo Italia) non volevano farli uscire, e che non potevano combattere con i dollari Americani… e tutto soldi, soldi, soldi…)

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Americani, certo. Ma anche tedeschi, francesi e inglesi. Che comprano i diritti, magari preparano nuovi master, e tante volte pure fanno extra appositi. Roba che in Italia, quasi non si fa più. Specialmente, comprare i diritti… :grin::smiling_imp:
P.S. Ho speso 220 dollari, grazie al pre-order. E c’è pure il librettone di 356 pagine. Gli altri ammenicoli, nada. Che in effetti, dubito seriamente valessero 75 dollari… :no_mouth:

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Arrivatomi oggi, segnalo che i bluray (esclusi i numeri 9 - 10 e 12) hanno tutti il codice regionale A.

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Giusto di recente ho preso un lettore br e dvd universale. Grazie dell’informazione, Zeder… :heart::sunglasses::+1:

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Beh si, box con sti prezzi non ne prendo mai, anche perchè sono cifre non da poco comportano anche delle rinunce per chi non naviga nell’oro. Preferisco box più umani e abbordabili.
A questo prezzo è il primo che prendo, molto più alto della mia media, di solito il mio apice erano i box Shaw Bros a Natale, ma qua si tratta di un mio debole, in altre situazioni lascio stare.
PS: La mia compagna quando ha visto il carrello pensava scherzassi, poi quando ho fatto il pagamento si è proprio incazzata :joy:
Detto questo, spero si diano una mossa a inviarmelo.

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Considerando il numero di dischi, e soprattutto di film, il prezzo non è nemmeno esagerato. Se preso al momento giusto, il cofanetto. I gadget, sono simpatici ma non indispensabili, ovviamente. Semmai, va sottolineato come alla Severin siano di parola: l’uscita era prevista per il 25, ed è stato così. Se si pensa che da noi, il cofanetto CG con 6 (SEI) film di Wong Kar Wai, ottenuto grazie al crowdfunding, a 100 euro ciascuno , non ha ancora date di uscita, allora fate qualche considerazione. Di carattere economico, e soprattutto relativo alla “serietà professionale”… :smiling_imp::roll_eyes::-1:

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Beh, giusto, in effetti io mi riferivo al bundle con anche i gadgets, che di solito non prendo.
Severin si è sempre comportata bene. In passato avevano problemi di lungaggini con le spedizioni, tempi biblici, però mi capitò che mi rispedirono un pacco dato per perso.
Se hanno sistemato sta cosa le spedizioni siamo al top.
Su CG non mi pronuncio, capita spesso che non rispettino i tempi per le uscite, senza dimenticare che si tratta spesso di edizioni quantomeno “non definitive”.

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Da notare che non è andato esaurito. Segno che non girano più tanti soldi oppure comincia ad esserci meno interesse verso questi prodotti. Gli anni passano e questo tipo di cose interessano gente sempre più vecchia. E poi la Severin va troppo di cofanetti. Ad esempio volevo IDENTIKIT con Liz Taylor, ma nel cofanetto della casa USA che lo contiene ci sono film che non mi interessano. Fortuna che esiste la versione della BFI (ovviamente italiana niente).

La Severin va troppo di prodotti region A

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Premesso che su Amazon si trovano ottimi lettori dezonati a prezzi non da usura, trovo in effetti assurdo, quando non addirittura controproducente, “zonare” i br. E se questo vale per i film attuali, figuriamoci per roba di 40, 50 o più anni fa. Questioni contrattuali, relative ai diritti su ogni specifico territorio? E che ne so… :thinking:

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