The Street Fighter (Shigehiro Ozawa, 1974)

Non sono un grande appassionato di cinema orientale di arti marziali. O meglio, non ne sono un grande conoscitore. Ho visto i film di Bruce Lee e questo è tutto.

Per colmare questa mia lacuna (potrebbe capitare di trovarsi un giorno a parlarne in un cinema in cui proiettano una maratona di film di arti marziali con una bionda che in realtà è una prostituta che i tuoi amici hanno pagato per farti una sorpresa il giorno del tuo compleanno); per colmare questa lacuna – dicevo - ho deciso di guardare quello che leggendo in giro pare essere il più famoso e apprezzato film con Sonny Chiba.

Devo dire che mi ha divertito. Mi ha ricordato per fotografia, musiche e alcune dinamiche un certo tipo di cinema italiano degli anni ‘70. Ma con le arti marziali.

Forse non ho afferrato tutte le sfumature della trama e forse ho notato qualche piccola incongruenza, dico forse perché non ho avuto il tempo di farmi troppe domande o pensarci su, il ritmo del film non lo permette. Non c’è un momento di pausa.

È un film molto violento e con un protagonista che è un criminale senza scrupoli. Dotato di un davvero brutto grugno, tra l’altro.

Più che raccontare il film preferisco incollare dalla scheda IMDB alcune keyword davvero eloquenti:

-karate dojo
-one against many
-eye ripped out
-killing with bare hands
-teeth knocked out
-russian roulette
-japanese mafia
-throat ripping
-forced into prostitution
-penis ripped off
-kidnapped heiress
-rescue mission
-blind swordsman
-rapist
-x ray

Se dopo averle lette non vi viene voglia di guardarlo, significa che questo film non fa per voi.

Due parole solo su quell’x ray: in una scena il protagonista dà un colpo in testa a un avversario e una immagine ai raggi x mostra il pugno che colpisce il cranio, dopodichè al tizio colpito parte un getto di sangue dalla bocca.
Questa trovata, evidentemente risibile, ha un che di dignitoso: l’immagine è mostrata in maniera così secca, netta, quasi scientifica, da sembrare più una didascalia che una spettacolarizzazione.

Ho visto solo due personaggi non asiatici: uno appare per pochi secondi, l’altro è un nero che compare in scena in due occasioni, all’improvviso, in presenza di personaggi femminili e la prima cosa che fa è portarsi le mani alla patta e poi buttarglisi addosso per violentarle.

Il film lo trovate su Youtube in lingua originale e sottotitoli inglesi.

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C’è in Gran Bretagna un cofanetto br Arrow, coi 3 film. La settimana scorsa, era pure in offerta sul sito della label. Nuovi master, ovviamente da applauso… :heart::sunglasses:

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Un po’ in ritardo (:smirk::blush:) segnalo che il cofanetto Arrow è di assoluto pregio. Per i film, qualità tecnica, extra. Chiba, come grinta e propensione alla violenza, a confronto fa sembrare Bronson buonanima Padre Pio. Anche se poi, nella realtà, era un tipo piacevole, apparentemente innocuo addirittura. Rammentare “Kill Bill”, grazie…:smile::v:

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