Confermo che a Roma non è uscito.
A volte anche produrre merdate richiede un impegno estenuante. E fa solo che bene, fa crescere, fa capire. Per non sprecare oltremodo l’impegno in futuro o canalizzarlo meglio. Facciamocene una ragione.
L’intervista di Scovazzo è la cosa più psichedelica che abbia mai visto. Ora voglio vederlo.
Io speravo di trascinare te e @Renato al cinema a vederlo quando ci siamo incontrati a Milano, purtroppo non era ancora uscito!
La prima a Napoli dovrebbe esserci già stata, nessun report da parte della stampa specializzata partenopea?
Strano che non sia uscito almeno qui a Roma dove in genere esce tutto (uscì pure PARENTESI TONDE). Sicuramente non è uscito il 5 maggio.
Prossimamente, sulle migliori piattaforme. Ma anche sulle peggiori, dai…
Penso che a Napoli dopo lo scudetto vinto fino ad almeno al 2027 avranno altro a cui pensare
Quegli occhiali dove li ha presi? Ma neanche Cher nel 1975 il portava! Forse Elton John, si.
Si, ha detto una marea di cose. Il guaio è che ne pare veramente convinto. Scova’, i ‘vecchi’ sono gli unici che hanno conosciuto il vero cinema e sono gli unici in grado di recitare. I ‘giovani’ sono soltanto dei tizi che si mettono a fare gli idioti di fronte un cellulare o una telecamerina. Questo non somiglia minimamente al cinema. All’italiana o no che sia.
Verissimo, una saggia considerazione che sposo appieno.
Forse (warning:l’avverbio appena utilizzato è del tutto pleonastico) in Italia negli ultimi 30 anni abbiamo visto troppe cialtronate dirette da incapaci figli di papà spacciate per film. Di conseguenza siamo prevenuti quando appare una roba come questo opus scovazziano, e scrivo roba appositamente, perché chiamarlo film sarebbe fuori luogo.
Si tratta di prodotti che non hanno né un senso, né tantomeno un mercato a cui proporsi. Costano fatica? Non ne dubito. Anche se io facessi una piramide di 20 metri con gli stuzzicadenti sarebbe una fatica da Sisifo, poi voglio vedere chi di voi alzerebbe il culo e pagherebbe 8 euro per venire a vederla ed applaudirmi.
Riassunto: la merda resta merda anche quando hai fatto uno sforzo orrendo e doloroso per tirarla fuori. E con questa elegante analogia, chiudo e saluto gli amici digidierre :tulucca:
Sono pienamente d’accordo a metà (cit.) con Renato.
È vero che si tratta spesso di prodotti che non hanno né un senso né un mercato, ma secondo me è positivo che si produca comunque, per vari motivi: si mette in moto un’industria, c’è gente che riceve qualche soldo e ci paga le bollette, qualcuno mette su esperienza nel settore, qualcun altro capisce che è meglio cambiare mestiere.
Poi è chiaro che neanche loro credo possano aspettarsi di fare grandi incassi al cinema, ma magari poi finirà su qualche piattaforma di streaming, e in un DVD a pochi euro.
Io penso che prima o poi lo guarderò, difficilmente mi perdo qualcosa che abbia Umberto Smaila all’interno.