TO Horrorfest 2025

chi non è riuscito a presenziare all’etrange fantastique e alle due edizioni eterozigoti dell’etrange interdit (i benemeriti festival del weirdfantasyhorror segnalati a proprio tempo dall’esimio @LorenzoCardoso , è forse riuscito a recuperare qualcosa all’ultima edizione dell’horrorfantafest torinese di quest’anno: parte delle pellicole discusse in quei topic vengono riproposte qui (come ben vaticinai ancora una volta flush portato in trionfo), ma il pacchetto contempla anche visioni inedite come vieja loca, luna rosa, la vergen de la tosquera, hell like a hole e anything that moves, tutti interessantissimi per diversi motivi. oggi è la serata finale. qualche utente piemontese è riuscito a metterci piede?

il pacchettone bellone completo, qui:

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Questo teen-horror che flirta con la religione me lo annoto per future fruizioni!

Ma anche Dog of God (che titolo!), film “storico” e sozzo d’animazione lettone, mi garba parecchio :grin:

E poi c’é anche il grande Adilkhan Yerzhanov con il suo Kadet, visto proprio ieri, e New Group visionato a Strasburgo: non c’é che dire, ottima programmazione!

Inoltre, il design del sito é veramente stiloso!

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qualcosa mi dice che nessun utente di rispetto è piemontese… :smiley:

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Io sono di torino…ma non ci vado mai
Unico film che vidi fu l’anteprima dell’ultimo di Deodato.
Molti anni addietro provai ad andare a vedere Morituris, ma era già tutto esaurito. Passai la serata con Picchio e altri registi.
A me interessano i lungometraggi italiani, ma ormai da molti anni non ne proiettano più. Gli ultimi che avevano dato li avevo già recuperati.
Ho invece un’avversione viscerale per i corti in generale

beh chiaro di horror e thriller non se ne fanno quasi più - dopo il caso morituris poi, scordiamoci proprio altri tentativi futuri di cinema estremo italiano - e su quei pochi molto spesso è meglio stenderci un telone da circo. cosa devono fare a quel punto, riciclare ad nauseam il passato?
secondo me fai male a disertarlo, hanno dei pacchetti di spicco, ma che dire, tutti i gusti sono gusti.

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Io che seguo ancora parecchio il genere, ti assicuro che di horror e thriller italiani ne continuano a fare eccome. E non sono tutti da buttare. Tutt’altro. Il problema è che il pubblico ormai è prevenuto verso i prodotti italiani. Il pubblico che ancora ama il cinema e non va a questi festival solo per incontrare gente, fare apritivo e farsi truccare da zombi. Tutte cose che purtroppo ho visto proprio al ToHorror. Specie agli eventi fatti al Blah Blah. Locale di miei amici da quando ha aperto, però purtroppo è più portato e conosciuto per la musica e gli aperitivi che per altro. Quindi il pubblico è abitauto ad andare lì per altri motivi

Da Morituris ne sono usciti dei bei film italiani. O comunque meritevoli di passaggi ai festival
Penso ai De Feo, agli Strippoli, ma anche agli Zuccon, ai Misischia ecc ecc.
Parliamo del ToHorror, non di Cannes. Quindi cinema italiano che va bene da proiettare, se ne trova

Ad esempio a Verona vidi allo Sci Fi festival La guerra del tiburtino3, per dire, e la sala era parecchio piena. Ed è anche molto più grande di quella solitamente riservata al ToHorror

Riciclare il passato assolutamente no, per carità. Si spera che quei film ognuno li abbia nella propria videoteca casalinga.

Vorrei più attenzione però al nuovo cinema indie nostrano.
Del resto ad altri festival ancora ne proiettano, anche se anche lì sempre meno

Non voglio essere presuntuoso, ma ho come il sentore che ci sia poca attenzione da parte di chi organizza un po’ per ignoranza dei nuovi titoli, proprio nel senso che si insegue sempre l’estorifia fine a se stessa senza andare a ricercare ciò che di buono si continua a produrre da noi.

Dopodichè io non ho mai organizzato un fetival di cinema e non so se al ToHorror i film vengono selezionati tra quelli che si presentano o si vanno a ricercare autonomamente. Dovrei chiedere a Max se lo incontro, appunto, una sera a un concerto.

Quindi, per quanto mi riguarda, il ToHorror per me negli anni ha perso ogni interesse, ma sono ben conscio che se proiettassero i film che vorrei io, la sala andrebbe pressocchè deserta.

si ma la qualità di un pacchetto come quello di quest’anno sbaraglia ai punti i nomi che hai fatto per cui è anche sensato che non si crei attrito con gli indie fatti con due lire che non sanno di carne né di pesce e il to horror non credo sia nato né fatto con l’intenzione di livellare e concentrare tutto sull’indie nostrano. che non mi pare peraltro neanche così trascurato dato che è stato l’unico festival su scala planetaria che assegnò il premio margheriti a blind king di picchio. il buono che si continua a produrre da noi sarebbe?? personalmente di horror e thriller italiani da fare i salti così credo di non averne più visti dai tempi di opera.. anzi dimmelo in un thread apposito nuovo a parte o arriva swat col decespugliatore

Ma infatti non ho detto che vorrei una programmazione tutta incentrata sui prodotti italiani. Ma da questo a non proporne più da anni, si può trovare una quadra

Per quanto riguarda nuovi film italiani che considero belli, bè qui si entra nei gusti personali e si esce dall’oggettivo.
Sperando che SWAT non mi uccida ti cito The Nest, Il Mostro dela Cripta, il già citato La guerra del tiburtino 3, oppure oggi su IG si rimembrava con qualcuno Danse Macabre.
Per non parlare dell’ultimo di Bianchini: La memoria del buio che solo da pochissimo ha trovato visibilità su Prime e che non sar un capolavoro, ma è pur sempre opera di un regista di un certo nome

Tutti film che comunque considero ampiamente superiori a The Blind King.
Non intendo con questi, o anche altri titoli, farti saltare dalla sedia come dici tu, dato che penso che i festival debbano essere proprio i luoghi in cui dare spazio a buoni film o comunque interessanti che non trovano canali distributivi per il grosso pubblico o comunque essere delle rampe di lancio di prova, senza pretendere sempre i capolavori.

Sulla programmazione 2025, siamo sempre nel campo molto soggettivo dei gusti personali. Per me che seguo molto poco il cinema internazionale odierno, resta un bill ch non mi smuove da casa.

Il dato oggettivo è che purtroppo da alcuni anni il ToHorror non propone più nuovi lungometraggi italiani, che potranno piacere o meno, ma che secondo me potrebbero ancora trovare un loro spazio.

Magari eleminando un po’ di cortometraggi. Che però capisco siano poco impegnativi e che , tra registi e maestranze varie degli stessi, servono a riempire le sedie. Questo anche dalle testimonianze di amici che in passato hanno collaborato od organizzato festival e riportano che alle serate corti il pubblico è quasi solo composto dagli addetti ai lavori in attesa di qualche premio

i corti son tutt’altro che poco impegnativi e condensare una buona idea/narrazione è molto più difficile che estenderla a 70, 95 o 115’ e restano un ideale biglietto da visita nei festival per gli emergenti, non mi sorprende che il TO non sfilzi quella sezione

Non sono per nulla fan dei corti. E devo dire che la maggior parte delle volte mi annoiano. E quando riesci ad annoiare in 10 minuti o anche meno, è una tragedia
Però anche in questo caso siamo nel campo dei gusti personali.

Credo che invece la probleamtica dei corti sia poi quella distributiva. Dove puoi fare uscire un cortometraggio per fargli avere visibilità e non farlo morire dopo qualche festival?

Lo puoi mettere come extra in un dvd, semmai tu regista arriverai mai a realizzare ed editare un lungo. Cosa ben difficile.
Non vedo al momento contenitori per corti su piattaforme ecc.
Al massimo può finire su youtube e restare lì tra i milioni di video e sperare che qualcuno lo veda.

Quindi non so. Conosco anche chi ha prodotto corti di altri mettendoci i soldi. E la problematica è sempre la loro vita molto breve. Al di là dei premi che possono sperare di ottenere.

Fino a qualche anni fa facevano questi film che non erano altro che collezioni di corti (tipo i vari P.o.e.) o che erano collegati tra loro a formare un film (vedi The Pyramid coordinato da Visani), ma dubito che il riscontro home video sia stato soddisfacente.

Provando a mettermi nei panni di un organizzatore, invece, non vedo che ritorno di pubblico possa esserci. Dubito che amici e parenti (perchè siamo sempre su quest’ordine di cose, almeno in Italia) si muovano da fuori per andare, in questo caso a Torino, mettiamo, per vedere propiettato il corto di 10 minuti dell’amico.
Nè penso esista un nutrito pubblico appasionato che va ad un festival espressamente per vedere cortometraggi.
Altrimenti, se avessero tutto questo mercato ed interesse, stai sucuro che uscirebbero raccolte di corti o ci sarebbero spazi contenitori appositi su qualche piattaforma.

Ovviamente sono solo mie riflessioni personali. Io auguro sempre tutto il meglio ai registi. Specie a quelli italiani, e non ho antipatie.

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come già detto il corto è un indispensabile biglietto da visita per addetti del settore. la visibilità massima preferenziale e auspicabile è appunto nei festival dove gente dei marchè o produttori o altri registi adocchiano e capiscono se hai del potenziale o meno. quindi nessuno stupore che cavalchino ancora il TO e tutti gli altri festival. quanto al rientro ti ricordo che un film antologico di soli corti come ABC’S OF DEATH fu una più che discreta operazione commerciale che diede adito anche a un contest per il seguito. poi piacciono, non piacciono, amen. sono utilissimi come vetrina a chiunque intraprenda questa missione chiamata cinema.

Ma sicuramente. Puoi citare gli ABC of death, ma anche altri. All’estero comunque sono sempre più avanti di noi. Di italiani ho visto molto sporadicamente registi che dopo qualche corto hanno continuato in modo decente e sono arrivati al lungo distribuito.
E non sopravvaluterei nemmeno i nostri festival, che sono generalmente abbastanza piccoli. Spesso gestiti a livelli poco più che amatoriali e in luoghi improponibili.
Non credo pullulino di produttori, label ecc ec a caccia di talenti da lanciare. Non nel 2025 almeno

Anzi, so bene come i registi abbiano difficoltà e debbano loro bussare a tutte le porte per trovare finanziamenti. Ma qui apriremmo un discorso enorme su come sia cambiata l’industria del cinema, anche al basso livello dell’indie.
Registi che non trovano produttori, soldi investiti a fondo perduto, anche label che hanno investito nel distribuire certi film e poi si sono dovute pentire e cambiare strategia e ora hanno i magazzini pieni di film che vendono a 3e.
Fino a registi che praticamente devono mettere una parte dei soldi di tasca loro per farsi publicare da label ben distribuite.

Ci sarebbe da scoperchiare tutto un mondo. E alla fine arriveremmo al pubblico che è ormai inesistente, dalla fruizione usa e getta sulle piattaforme ecc ecc

Presente. Collaboro pure al festival per la sezione letteraria, figurati. :grinning_face:

ps. In quanto all’assenza di prodotti cinematografici italiani, non ne curo la selezione quindi non posso sbilanciarmi più di tanto. Posso dire che di roba interessante volendo ce ne sarebbe, ma non tantissima. Per tacere (ma non taccio, semplicemente non farò nomi) di quei registi e produttori indipendenti nostrani a dir poco spocchiosi: qualcuno ci ha tolto il saluto perché dopo averci proposto cose che abbiamo anche proiettato volentieri si sono adirati per un semplice rifiuto (capita, che un determinato film non piaccia) e addirittura ci ha boicottato rifiutandoci titoli prodotti per conto terzi. In altre parole, qualche regista sarebbe venuto volentieri ma il produttore stronzo di cui sopra ha posto il veto. E vabbè. Poi capitano quelli che inviteremmo pure ma la produzione è grossa e non ci si fila, succede anche questo. Infine, non è del tutto vero che cose italiane non ne proponiamo più: nell’ambito dei documentari abbiamo proiettato Acquarius Visionarius di Lattanzi, Fulci for Fake di Scafidi… per tacere di tutte le cose di Lorenzo Bianchini che abbiamo presentato. Comunque mi piacerebbe dare ancora più spazio al cinema fantastico italiano, vedremo come butta l’anno prossimo.

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Conosco bene il panorama indie italiano…ripeto: ho oltre 1300 film horror e gialli italiani. Purtroppo so benissimo molte dinamiche che ci sono dietro. I famosi registi spocchiosi, produttori che addirittura si adirano se non vincono premi prima ancora della proiezione, non solo di un film, ma addirittura di uno scialbo corto.
Ecc ecc
Sul proporre prodotti italiani (non corti) se avrai letto il mio primo post, ho anche accennato che per la MIA situazione particolare non vengono proiettati prodotti che mi interessano. Semplicemente perchè in passato, e spero anhe in futuro, molte cose sono riuscite ad averle prima che raggiungessero i festival
Come ad esempio i doc che tu citi
Però certo, questo vale solo per me e rientra appunto nel discorso molto soggettivo che ho fatto

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interessante, no lo sabìa. cos’hai visto del bel pacchettone?