Nessuno ha poi citato FATAL FRAMES, opera che vanta solo una cosa (ahimè)… l’ultima apparizione di Ciccio Ingrassia
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Ugo Pagliai ebbe a dire che il regista Al Festa che in futuro si sarebbe spacciato per il figlio segreto di Padre Pio, fece molti errori, un modo elegante per comunicarci che il figuro in questione i films non li sapeva fare!
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Altri film che potrebbero tranquillamente ambire alla top ten:
L’amante scomoda (Luigi Russo, 1989/1990)
Alcune signore perbene (Bruno Gaburro, 1990, giallo ereditario)
L’ultima emozione (Riccardo Sesani, 1990)
Belle da morire (Riccardo Sesani, 1992)
Cattive Ragazze (Marina Ripa di Meana, 1992, “pseudo-thriller”)
Attrazione pericolosa (Bruno Mattei, 1993)
Legittima Vendetta (Bruno Mattei, 1995)
Prigionieri di un incubo (Franco Salvia, 2001)
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Divertente il giallo di Landi lo è, ma per me la pessima fama è motivata. Onestamente un boiatone, da appassionato di cinema bis nostrano non posso non amarlo.
Oddio, c’erano anche Donald Pleasence e David Warbeck. E Rossano Brazzi. Il cast valeva più del film, per me.
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Un film che vedo che in pochi considerano un giallo, ma che tecnicamente rientra in tale categoria (c’è qualcuno che viene ucciso, delle false piste, un colpevole che viene rivelato a fine film, un detective che segue le indagini) è Peccati a Venezia di Amasi Damiani. Trovo sia meno brutto di altri film qui citati, ma il finale è forse la cosa più ridicola che abbia mai trovato in un giallo, sia cinematografico che letterario, sia italiano che straniero. La scena rivelatrice la metto in cima al mio podio assoluto di scene trash in gialli italiani, seguita dalla cabina telefonica e ciò che segue di Delitti e dal finale di L’amante scomoda.
Provo a buttar giù una mia classifica (non andrò oltre il 2000):
- Delitti di Sergio Pastore e Giovanna Lenzi
- Anxiety - Inquietudine di Gianni Siragusa
- Delitto carnale di Cesare Canevari
- Omicidio al telefono di Bruno Mattei
- La settima tomba di Garibaldi Serra Carracciolo
- Delitto d’autore di Mario Sabatini
- Trhauma di Gianni Martucci
- Giallo a Venezia di Mario Landi
- La polizia brancola nel buio di Elio Palumbo
- Peccati a Venezia di Amasi Damiani
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non arrivo a una shit-parade da 10 posizioni, ma assieme a delitti (anzi: molto più di delitti) intrigo di vani è in assoluto quello che più mi ha fatto sputare pezzi di polmone dal ridere. non so quanto considerarlo trash, forse assai più ultraweird, ma anche l’inceneritore come giallo sopra sotto oltre le righe non scherza un cazzo.
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