Tributo a Giorgio Scerbanenco

Diciamo che figure come quelle di Duca e Jelling saranno poi difficilmente riscontrabili negli altri romanzi di Scerbanenco. Un personaggio che poteva ereditarne i tratti era Ulisse Ursini, protagonista del romanzo “Al servizio di chi mi vuole”, ma la prematura scomparsa di S. non ne permise un seguito.

Per “nero”, intendo tutti quei racconti facenti parte ad esempio delle raccolte “Milano Calibro 9”; “Il centodelitti”; “Racconti neri” (raccolta di racconti apparsi su riviste d’epoca"; “La vita in una pagina” etc, che si discostano dal classico giallo ad intrigo e virano maggiormente verso un poliziesco più “duro”.

Poi, Ti ripeto, faresti bene, in seguito, ad avvicinarti anche alla produzione nero/rosa che, perdonami l’insistenza, è di gran lunga la parte migliore della bibliografia scerbanenchiana.

Ne ho assolutamente l’intenzione :). Non so se sia un problema il fatto di reperire i romanzi a cui tu ti riferisci, ma in ogni caso mi farebbe piacere approfondire questa parte della sua biografia.

Certo che il ciclo Jelling è davvero straordinario. Rispecchia in pieno la mia grande passione per gli intrighi da risolvere con la logica e il ragionamento, senza crimini efferati o approcci esclusivamente pratici e “poliziescamente” spinti.
Ecco perchè ti chiedevo informazioni su Duca Lamberti, perchè spero davvero di ritrovare in lui le peculiarità di Jelling, che tanto mi hanno fatto appassionare all’autore.
Fermo restando le differenze contestuali che distinguono, immancabilmente, le due serie di romanzi.

Tornando al genere rosa che tu mi segnali, è agevole reperire i romanzi appartenenti a questo filone? Per esempio tra i tre che hai segnalato solo il primo è in catalogo, mentre gli altri due credo siano praticamente impossibili da trovare. O sbaglio?

Ti rispondo con ordine:

Jelling è stato per Scerbanenco una sorta di “allenamento” per il genere poliziesco. Duca Lamberti non appartiene al filone del mistery nè a quello del giallo “enigma”. Rientra piuttosto nell’hard boiled americano e nel polàr francese, genere cari all’autore. Aspettati quindi qualcosa di “diverso”.

Per quanto riguarda il filone rosa/nero, trovi agevolmente “La ragazza dell’addio” e la raccolta di racconti “Uccidere per amore”, tutto il resto è per ora introvabile. Io ne ho una vasta raccolta ma è frutto di anni e anni di ricerche e investimenti economici.:wink: Da anni cerco di richiamare l’attenzione su questi testi in prima persona ma ho l’impressione che malgrado la recente riscoperta mediatica, rimarranno ancora per anni sepolti sotto una folta coltre.

Trovi comunque qualche cover d’epoca e qualche recensione sul forum che aprii l’anno scorso a questo indirizzo:

Avevo in progetto una serie di articoli da scrivere con Nunzia Monanni (la qual stava lavorando al progetto con viva passione) ma, ahimè, ci ha lasciato qualche mese fa e non me la sento ancora di continuare senza di Lei.

Oggi pomeriggio compro Venere Privata e vediamo come va. :slight_smile:
Magari ordino i due che mi hai consigliati, così inizio anche il ciclo rosa|nero.

Il tuo forum è davvero ben fatto, lo avevo visto già prima di iscrivermi qui.
Spero che tu possa coltivarlo e arricchirlo con nuovi contributi, nonostante la scomparsa della sig. Monanni.

Mi piacerebbe iscrivermi al forum, così magari anche io posso contribuire a tener vive l’interesse e le discussioni su Scerbanenco. :wink:

Certo, ne sarei lieto.
Ti aspetto.

Oggi spero di iniziare la lettura di Venere Privata. Ti posterò poi le mie impressioni :smiley:

Su forumfree mi ero già iscritto quindi sono già un utente del tuo spazio dedicato a Scerbanenco. Approfitto per leggere ed approfondire il forum.

Ho finito Venere Privata. Sono rimasto molto soddisfatto, è evidente come sia uno Scerbanenco evoluto, molto legato alla realtà che egli respirava.

Parlo dopo aver letto fino ad ora solamente tre casi di Jelling.

E’ senza dubbio un genere diverso rispetto al ciclo Jelling, ma rimane comunque eccezionale la sua dote narrativa.

Mi accingo ad una nuova lettura Scerbanenchiana, dopo aver fatto razzia di titoli. :slight_smile:

A Scerbanenco dedica qualche pagina Gaetano Afeltra nel suo libro “Milano amore mio” (Rizzoli). Tra l’altro ricorda che negli ultimi anni lo scrittore arrivava in ufficio in Royce con autista

Intanto la Sellerio ha editato Nessuno è colpevole (dopo Sei giorni di preavviso e La bambola cieca), altra indagine di Arthur Jelling

Poi un giorno, un collega del giornale lo offese con una battuta e lui, non vi andò più. (in macchina con l’autista intendo).

Felicità!
Sono riuscito ad accaparrarmi una copia de Il Cane che Parla, dei Romanzi della Palma, editato nel 1942.
:yes:

:D:D:D

Appena trasmesso su rai 3 uno speciale dedicato a Scerbanenco (Figu album di persone notevoli)

Dicci di più sulla trasmissione. Ad esempio, chi erano gli ospiti? :slight_smile:

Purtroppo ho visto solo gli ultimi secondi

E’ una trsmissione di 10\15 minuti a puntata (ogni volta dedicata a un personaggio diverso)

è una trasmissione “riempitivo”, un tappabuchi estivo già trasmesso sulla defunta rai extra come intervallo tra un programma e l’altro… non è un programma in studio ma una sorta di ritratto raccontato da voce fuori campo mentre sul video scorrono immagini e foto di repertorio sul personaggio di cui si parla… di solito cambio canale perché molti dei personaggi non mi interessano… oggi invece avessi saputo che era su Scerbanenco un’occhiata gliela avrei data certamente, anche per vedere se dicevano cose esatte o meno :smiley:

Cmq forse si può recuparare sul sito della rai replay: almeno per una settimana dovrebbe rimanere disponibile

Io adesso mi sto gustando il Centodelitti, ed ho finito da poco Ladro contro assassino (bellissimo)…

Scerbanenco è sempre una garanzia, ogni tanto mi fermo a rileggere certe frasi quasi istupidito dalla loro bellezza.

Eccolo.