Tropa de elite - Gli squadroni della morte (José Padilha, 2007)

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Mi sorprende che nel forum non ci sia ancora un thread sul film vincitore dell’ultimo Festival di Berlino… mi ricordavo di averne aperto uno io ma con il search non sono riuscito a trovarlo… :confused:
In ogni caso ieri sera sono riuscito finalmente a vederlo: la mia curiosità derivava più dal fatto che ne avevano parlato male in molti e quindi volevo capire se queste critiche erano più o meno strumentali. Io sono un fan del cinema brasiliano (anzi… probabilmente di cultura brasiliana tout court) e mi rammarico che nel nostro paese escano davvero pochi film prodotti dalla nazione più grande del sudamerica. Questo film probabilmente è stato fatto uscire anche da noi più perché l’autore è uno degli sceneggiatori di Cidade de Deus aka City of God che per aver conseguito l’Orso d’Oro in quel di Berlino: lo si capisce dal manifesto italiano che strilla «dall’autore di City of God», il che ai più farebbe pensare al regista Fernando Meirelles e non a lo sceneggiatore Bráulio Mantovani. Ma passando alle mie impressioni devo dire che il film non è terribile come mi era stato dipinto: riesce a rendere molto bene la violenza, le contraddizioni e i delicati equilibri insiti in una megalopoli come Rio de Janeiro. Ovviamente non ha il respiro epico di Cidade de Deus e neppure lo stesso impatto a livello visivo. Il regista José Padilha viene dal documentario e lo si capisce subito: a volte sembra di essere una di quelle troupe televisive che si muovono al seguito delle truppe nelle zone di guerra, oppure al seguito della polizia durante qualche blitz, schizzi di sangue sulla telecamera compresi. Il difetto maggiore cmq non è, imho, la troppa violenza della rappresentazione: come si fa a parlare di una truppa speciale che opera nelle favelas alla ricerca dei narcotrafficanti senza rappresentare un po’ di violenza? Sarebbe impossibile… senza contare che i film vanno sempre contestualizzati… come del resto anche il nostro Gomorra. Cmq il difetto maggiore è che il film alla fine risulta fine a se stesso, ovvero non spiega nulla e lascia le storie troppo in superficie. E questo per me è uno sbaglio perché la storia è molto complessa e non sempre, in un contesto come quello delle favelas, ci si può facilmente schierare da una parte o dall’altra, ovvero dalla parte della legge o dei trafficanti… perché spesso i primi a violare la legge sono i poliziotti!!! E proprio per l’alto tasso di corruzione all’interno della polizia che venne creata la truppa d’elite del Bope. Ma secondo me, tralasciando le considerazioni socio-antropologiche, il pericolo del film consiste proprio nel fatto che, non andando la pellicola troppo a fondo delle cose, la violenza mostrata potrebbe affascinare troppo il pubblico più influenzabile o più guerrafondaio (a fine proiezione alcuni ragazzi in sala hanno provato a far scattare l’applauso!!!). Per il resto, considerando il film essenzialmente come una sorta di spaccato di vita, posso dire che alla fine non mi è dispiaciuto: per me vale almeno una visone. Tuttavia mi risulta difficile credere che alla Berlinale del 2008 non ci sia stato almeno un film meritevole del primo premio più di Tropa de Elite :smiley:
Voto: 6+

Questo film è la dimostrazione che non sempre prendere premi ad un festival prestigioso garantisca una distribuzione adeguata e una promozione altrettanto importante.

Intendi dire che lì da te non è uscito e quindi non sei riuscito a vederlo?
Probabilmente è passato solo a Roma e Milano… cmq è molto strano che dopo un mese sia ancora presente in una sala centrale della capitale vista la scarsa pubblicità e le critiche non troppo positive :confused:

Intendo che da me non è uscito, e solitamente esce di tutto, e che dove è uscito è andato male perchè giornali e pure le riviste specializzate non ne hanno parlato molto, nonostante sia un progetto tanto interessante per diversi motivi tra cu Berlino e produttori.

Per piacere non diciamo castronerie, il film è meraviglioso e non vi è proprio nessun mistero arcano da spiegare che non si dipani durante la visione del film stesso, anzi la forza maggiore del film sta nel fatto di rappresentare l’ignoranza dei potenti o forse sarebbe meglio dire il disinteresse dei potenti, circa i delicati equilibri che vigono all’interno delle favelas e che, anche una visita del Papa, è in grado di sconvolgere sin dalle fondamenta.
Tutto è perfetto, la violenza mai fine a se stessa, l’addestramento privo di qualsiasi forma di autocompiacimento, il protagonista fedele a se stesso, e, una volta ritrovatosi, risoluto e fiero come non mai.
Tutto trasuda verità, e anche il modo di girare, risulta adeguato alle scene da rappresentare, la fotografia poi imperfetta e livida, lascia quel retrogusto acre di una guerra mai vinta ne mai persa.
Ottimo direi, voto 9 e ancora complimenti al regista Padilha.

L’ho visto su internet: davvero un gran bel film avvincente!!!

credo sia una filiazione dell’altro film di genere CITY OF GOD di qualche anno fa (tra l’altro consigliato anche questo) solo che a cambiare è il punto di vista:

in city of god è quello delle gang delle favelas mantre in questo è quello di coloro che per lavoro devono affrontarle…il corrispettivo brasiliano della swat losangelina

Visto stasera.
IMHO è un film riuscitissimo dove quasi tutto funziona molto bene ed il realismo e la crudezza delle immagini fanno il resto.
Un applauso a Wagner Moura : Devo dire che tra i sudamericani non ho mai, dico MAI visto un interpretazione di un duro più duro del capitano Nscimiento. Perfetto nella parte dell’uomo con la vita che gli sta sfuggendo di mano e come leader schizzato e violento. Massiccio e incazzato pur non essendo un SuperPalestrato (ciò lo rende ancor più nervosamente cazzuto e cattivo). Incisivo nell’addestramento.
Belle anche le interpretazioni di Caio Junqueira (Nieto) ma soprattutto di André Ramiro che interpreta Matìas, personaggio chiave all’interno del film:quadrato, integerrimo, fedele ai suoi valori di giustizia e di rispetto della legge. Contro la criminalità e la droga con ogni mezzo.

Matias sostituirà inoltre nascimiento a capo dello squadrone del BOPE. Da antologia la sua invettiva in aula universitaria contro i “borghesi fumati” ed i suoi frequenti sbroccamenti specie nel finale a danno degli studenti (da non perdere). Molto bello poi il discorso delle “ipocrisie” presente da tutti e 2 i lati degli schieramenti che si possono individuare in questo film.
Altro personaggio che mi era simpatico il “Traffichino” Capitano Fabio.
Film movimentato, diretto e veloce, ben girato, con ottimo ritmo e dialoghi belli scorrevoli e diretti.
Musiche Cross-Over do Brasil spettacolari
Promosso con ottimi voti.
Berlino ci ha visto bene.

Per piacere non diciamo castronerie, il film è meraviglioso e non vi è proprio nessun mistero arcano da spiegare che non si dipani durante la visione del film stesso, anzi la forza maggiore del film sta nel fatto di rappresentare l’ignoranza dei potenti o forse sarebbe meglio dire il disinteresse dei potenti, circa i delicati equilibri che vigono all’interno delle favelas e che, anche una visita del Papa, è in grado di sconvolgere sin dalle fondamenta.
Tutto è perfetto, la violenza mai fine a se stessa, l’addestramento privo di qualsiasi forma di autocompiacimento, il protagonista fedele a se stesso, e, una volta ritrovatosi, risoluto e fiero come non mai.
Tutto trasuda verità, e anche il modo di girare, risulta adeguato alle scene da rappresentare, la fotografia poi imperfetta e livida, lascia quel retrogusto acre di una guerra mai vinta ne mai persa.
Ottimo direi, voto 9 e ancora complimenti al regista Padilha.

L’ho visto su internet: davvero un gran bel film avvincente!!!

credo sia una filiazione dell’altro film di genere CITY OF GOD di qualche anno fa (tra l’altro consigliato anche questo) solo che a cambiare è il punto di vista:

in city of god è quello delle gang delle favelas mantre in questo è quello di coloro che per lavoro devono affrontarle…il corrispettivo brasiliano della swat losangelina

Il regista non si smentisce.
Molto bello City of God e molto bello Tropa de elite.

Attenta che non si tratta dello stesso regista… questo è José Padilha, quello di City of God Fernando Meirelles

Bene ragazzi, mi eclisso, è già la seconda volta che sbaglio regista…
non ho parole per l’attenzione che ho in sto periodo…
scusate!

Ma dai Lara… sei sicuramente stata tratta in inganno dal manifesto italiano del film che, come ho scritto nel post di apertura, strillava in evidenza «dall’autore di City of God» il che induce a pensare subito al regista Fernando Meirelles mentre invece la cosa che hanno in comune i due film è di avere il medesimo sceneggiatore, ovvero Bráulio Mantovani :wink:

Chissà da che dipende…
Io lo dico a tutti che non fa bene, ma niente!

Originale quella fotografia sovraccarica da toycamera. La voce “guida” del capitano è messa forse per evitare fraintendimenti (come è successo per Zero Dark Thirty), ma la peculiarità più sorprendente del film è appunto la scelta di adottare il punto di vista dell’eroico ufficiale. Che è fascista, antagonista, lucido, netto: ce n’è per tutti, la demagogia pastorale del Papa, il Sistema che ormai si nutre del proprio marciume, il chiacchiericcio teorico delle lezioni universitarie, l’ipocrisia dietro l’uso dello spinello, l’atteggiamento vigliacchetto e connivente della classe medio-alta.
Al Bope non resta che combattere una guerra sporca e autotutelare la propria integrità tramite una cooptazione durissima. L’ultimo baluardo. Un poliziesco nero come l’uniforme di Nascimiento. Orso d’oro strameritato, per me.

Lo vidi tempo fa e mi piacque subito… un gran bel film, pochissimo conosciuto, almeno tra quanti conosco io e che m’è capitato di vedere di recente, confermando nuovamente tutto il giudizio favorevole (menzionerei pure la bella colonna sonora!) mentre per il secondo, lo devo ancora recuperare in quanto non ne avevo sentito parlare molte bene… comunque logicamente, prima di dare un giudizio, dovrò vederlo e poi, concludo dicendo che, ho “imparato” chi fosse questo corpo speciale che, tanto avevo sentito nominare ma, non avevo mai approfondito piu’ di tanto… alla faccia di chi dice che il cinema non è cultura!!! :smiley:

//youtu.be/8voT0BzsNTQ

Visto anch’io, grandissimo film, non posso che concordare con Agentespeciale, asciutto e secco, va dritto al problema senza tanti fronzoli e poche menate. Sguardo acutissimo su una realtà molto complessa, veramente ben fatto, Orso d’oro strameritato.

PS: entrambi gli sceneggiatori erano membri del BOPE… :shock:

Tecnicamente questo film è mostruoso. C’è un uso della camera a mano e dello zoom che in certi momenti ha dell’inumano.
Vedere per credere, è incredibile restare su quel livello d’eccellenza per tutta la durata del film, grandioso.

vero, grandissimo film… l’ho rivisto recentemente in dvd e mi è piaciuto persino di più della prima visione.
ho visto anche il secondo… che si fa apprezzare. non so se sia all’altezza del primo, forse no, però funziona egregiamente ed è un perfetto “sequel”.
tenetevi lontani però dal dvd o bd italiano del secondo…: film maciullato :frowning:

La conversazione sul # 2 prosegue qui:

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?27942-Tropa-de-Elite-2-O-Inimigo-Agora-Outro-Il-nemico-un-altro-(Jos-Padilha-2010