Si nota che da qualche anno a questa parte si sono moltiplicate le uscite di cosiddetti film evento. Cioè quei film di stampo sostanzialmente documentaristico che vengono proiettati nelle sale per pochi giorni. Alcuni di questi hanno anche incassato qualche soldino però c’è da dire che in genere per questo tipo di produzioni il prezzo del biglietto viene notevolmente alzato (ricordo ancora i dodici euro che ho dovuto sborsare per andare a vedere il film concerto su Dalla che dopo pochi mesi stava già su qualche piattaforma e alla fine del 2024 anche trasmesso in tv). Ultimo della lista è un film dedicato a Liliana Segre. Ora senza togliere nulla alla senatrice a vita, ma che cosa posso avere da quel film su grande schermo che non posso vedere in un documentario trasmesso in televisione? Soprattutto se penso che per vederlo dovrò sborsare sui 12-13 euro? Non so se mi spiego.
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Per dirla in breve, proiezione e pubblico ristretto, compensano con un prezzo rialzato, il prezzo lo fanno e lo mantengono gli avventori del cinema secondo me.
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Si tratta non solo di documentari o concerti ma in generale di film di nicchia che incasserebbero con una distribuzione normale a malapena quanto servirebbe per coprire i costi di proiezione e, in alcuni casi, di doppiaggio.
L’ultimo al quale ho assistito è stato Godzilla Minus One. Che poi il distributore in questo caso abbia toppato politica alla grande è un altro discorso.
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