Tulpa - Perdizioni Mortali (Federico Zampaglione, 2012)


http://www.imdb.com/title/tt2250282/

Sicuramente Zampaglione ci legge e allora ne approfitto per dirgli cosa penso di questo suo film: “Bella cagata, Federi’!” :giorgiob:
Lo dico con simpatia (beh, oddio, neanche tanta a dire il vero) e spero che dopo questa mia esternazione non mi farà avere minacce mafiose come ha fatto con un noto blogger dopo una sua recensione.

No, ma davvero, questo film fa davvero schifo e mi dispiace dirlo perché non è certo divertente sparare sulla Croce Rossa.
Non si salva NULLA, ma proprio nulla, è una roba che se uno non la vede non ci crede.
Boh, non saprei nemmeno da dove cominciare per parlare di questo film.

La storia è davvero cretina, banale e per di più persino scopiazzata da un vecchio Dylan Dog chiamato “I Delitti Della Mantide”.

L’erotismo per Zampaglione è di un noioso che non pensavo fosse possibile raggiungere con scene di sesso o presunte tali. Svogliate, girate male, montate peggio, fotografate ad minchiam… Boh… Se per Zampaglione (o chi per lui) far vedere due donne che si baciano (senza convinzione, tra l’altro) o una pseudo scena a tre è il top della trasgressione o della sensualità siamo messi molto male. Le scene di sesso (peraltro pochissime) sono fatte così male che fanno sbadigliare.

Poi gli attori (sicuramente penalizzati dall’incredibile doppiaggio italiano) sono tutti dei cani di prima scelta, nessuno escluso. Anche qui però mi sento di dare la colpa a Zampaglione perché si capisce che questi attori non sono minimamente diretti, sono allo stato brado e poi il fatto di dover pronunciare battute infami e ridicole come quelle del film non fa certo il loro gioco. Sembra che facciano a gara a chi è il peggiore, una cosa deprimente.

E poi Zampaglione non sa girare, diciamolo. Il film è pieno zeppo di errori di montaggio, di scavalcamenti di campo micidiali, di brutture di ogni tipo. Non conosce le basi, la grammatica… Che poi non è mica una critica campata in aria o una cattiveria gratuita. Guardate il film e ditemi se non ho ragione. È tutto nel film.
La macchina a mano, poi, è gestita con una tale imperizia da far credere che l’operatore avesse la tremarella tutto il tempo. Poi vedo i titoli di coda e scopro che l’operatore era lo stesso Zampaglione… Dai… Ma come si fa???
È un disastro su tutta la linea, una cosa di cui vergognarsi, un film realmente ignobile.

Mi ricordo che prima che uscisse il film si parlava di scene splatter incredibili, di una violenza insostenibile, di crudeltà inimmaginabile… Poi vedo il film e dico: “Eh???”
La famosa scena della giostra (della quale si parlava come esempio di crudeltà assoluta) è una schifezza cosmica, girata male, con un effetto ridicolo e basata su un’idea di fondo davvero demenziale.
Pure le altre scene di violenza sono pietose, soprattutto perché sono girate male.
Mah…

E poi fa proprio schifo a vedersi questo film, visivamente è orrendo, gli interni sono di una bruttezza assoluta, di uno squallore totale che aggiunge tristezza alla povertà di contenuti del film che, anche fotograficamente, è incredibilmente modesto.
Poi c’è il club Tulpa, teatro di perversioni inenarrabili… Ma dove, oh? Un club privé da dove si arriva tramite una porta in un parcheggio sotterraneo (eh?) e dove il gestore è il freak di Shadow che parla in inglese con aria ieratica (e ovviamente dice solo cazzate risibili).

Zampaglione non è capace di costruire suspense in nessun modo, è proprio negato. Anzi, spesso fa ridere nel suo tentativo di creare un minimo di tensione. La scena in cui la Gerini viene inseguita da un trans armato di machete (giuro) farebbe addormentare se non facesse così ridere.

Poi i personaggi vengono presentati in maniera troppo ridicola. Priceless quello della Gerini che, per far capire che è una donna in carriera, viene presentata mentre parla prima in francese e poi in inglese al telefono. Che pena, oh…
Ma vogliamo parlare della battuta verso il finale???

C’è la Gerini che viene portata via in ambulanza ma prima che questa parta c’è Placido che le si avvicina e lei gli dice “Che inferno…”

Boh, sembrava uno sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo…

Un film davvero super ridicolo, consigliatissimo per un double bill con Dracula 3D, risate a crepapelle assicurate.

Davvero, un disastro clamoroso, ora capisco perché Zampaglione e il suo staff avevano creato tutte quelle balle mediatiche dopo l’anteprima a Londra (dove avevano falsificato delle recensioni dicendo che il film aveva avuto successo mentre invece il pubblico rideva a scena aperta per tutto il tempo).

Dai, Zampaglione, lascia perdere, davvero. Ci hai provato e ti è andata male per tre volte, ora basta, dai… O almeno togliti quella spocchia che hai e mettiti a studiare prima di fare un altro film…

Ehmm…devo dire che “Nero bifamiliare” non mi era dispiaciuto, senza essere un’opera memorabile. “Shadow”, invece, continua a piacermi parecchio, un vero faro nella produzione horror nostrana (panorama in sè molto triste, da almeno vent’anni…). Su “Tulpa”…qui a TS non è arrivato (e grazie al ciufolo, l’avranno distribuito in una dozzina di copie complessive…), e delle cazzate tecniche rilevate da MONSIEUR Brass avevo già letto e sentito. Che dire, quindi? Che una chance di visione gliela concederò comunque, in dvd o br che sia. E se poi sarà opera di bruttura suprema o invece risulterà comunque salvabile (PEGGIO del Dracula argentiano? IMPOSSIBILE, dai!!!), lo scriveremo senza paura.
P.S. Una cosa è certa: la Gerini, a 40 anni, ha ancora un culo da fare invidia a tante quindicenni. Ecco, come vedete amo il LATO ARTISTICO, di alcuni film…

Direi che avere la moglie che tutti ci scoperemmo volentieri è davvero l’unico il trait d’union che lega due registi come Zampaglione e Zombie…anzi no anche la Z come iniziale…

a mio avviso qulla battuta “e’ stato un inferno” detta dalla Gerini, e’ un altro rimando ad Argento che spunta fuori parecchio nel film

Dagli omicidi presi da Opera (il primo con la visuale del coltello che trapassa la bocca), Suspiria (quello della giostra che ricorda la stanza del fino spinato), Tenbre (quello del vetriolo) e nella sequenza in cui la Gerini fugge dal locale inseguita dal trans…che rimanda in tutto alla sequenza nell’antro che si cela nella biblioteca di Inferno

Citare (o scopiazzare?) gli Argento migliori: Zampaglione è andato sul sicuro. Crisi di idee già al terzo film? Mah…

Si ma allora? Citare Argento ad minchiam fa forse figo?
Siamo ancora a queste cazzate? Questa mania delle citazioni/omaggi serve solo a denotare la mancanza di idee, di talento e di personalità.
Come a dire:

  • “Vabbeh, è un film di merda però ci sono delle citazioni (a cazzo) ai film belli di Argento”
  • “Ah no vabbeh, allora scusa. Ora che mi dici delle citazioni il film è una figata.”

Preso oggi a nolo il dvd CineKult. Visti i primi 30’, e sinceramente non mi ha mica disgustato finora: non vale appunto “Shadow”, ma “la zampa” (sorry…) registica c’è eccome. E la Gerini è davvero gnocchissima…
P.S. Mica male, negli extra, la definizione “Making OFF” del dietro le quinte. C’è pure nei titoli della featurette. Certa gente è DAVVERO “off”…

quando le citazioni sono così grossolane diventa parodia.

Sinceramente non l’ho trovato girato così male, la fotografia non mi è spiaciuta; semmai la scelta delle locations andava curata di più (il club per scambisti è 'na roba che manco in Rocco e le storie tese, per dire) e a dirla tutta come giallo lascia a desiderare, bruttarello il finale. Però, che vi devo dire? Le scene degli omicidi mi sono piaciute, lasciamo perdere la giostra ma il delitto che apre il film è realmente brutale ed efferato (non è che al cinema oggi si vedano tanti thriller italiani con robe del genere); la colonna sonora mi garba e il taglio vintage dell’operazione mi ha ricordato il Lamberto Bava di Morirai a mezzanotte. Ovvero, niente di memorabile ma rispetto alle porcherie che sor Darione e tanti dilettanti da festival ci propinano di questi tempi almeno non mi ha fatto uscire dal cinema incazzato. Zampaglione un certo stile ce l’ha, avrebbe bisogno di sceneggiatori validi.

Ma parli sul serio? Io trovo i suoi lavori di un’amatorialità spaventosa, è palese il fatto che non sappia proprio cosa fare con la macchina da presa in mano.
Ho avuto il dispiacere di vedere in questi giorni il film in questione, e vi giuro che in un paio di momenti ho dovuto metterlo in pausa per l’imbarazzo.
L’unica cosa che salvo è la scena iniziale, che in effetti non è nemmeno così male (più che altro rispetto alla mediocrità della pellicola); per il resto il film è bocciato su tutta la linea, a partire dalla pessima recitazione di TUTTI gli attori (accompagnata da un doppiaggio da vomito) per arrivare alla sconclusionatezza della storia, passando anche per la fastidiosa colonna sonora.
A parer mio questo lavoro è perfino peggiore di quella ciofeca de “In the market”, di quel presuntuoso di Lombardi, e con questo ho davvero detto tutto.

No, scusa: negare lo stile di Zampaglione per preferirgli In The Market è un’assurdità. Lì non c’è alcuno stile, se esiste un horror che potrei definire “amatoriale” è quello. Zampaglione un minimo di padronanza del mezzo cinematografico la possiede, che poi le sceneggiature manchino di idee originali e presentino dei buchi mica da ridere è altro discorso. Io ancora mi sento in imbarazzo se penso che il festival cui avevo partecipato qualche anno fa aveva presentato In The Market come evento; intendiamoci, come ho già scritto altrove Blitch che fa il mostro e gli effettacci gore mi avevano pure divertito ma sempre ciofeca rimane.

Io non capisco dove lo vedi lo stile personale di Zampaglione.
Se per stile intendi anche sciatteria e mediocrità posso anche capire ma altrimenti brancolo nel buio.
Io qui stile non ne vedo. Vedo scimmiottamenti sparsi a registi del passato, ignoranza di regole elementari della grammatica cinematografica, incapacità totale nel dirigere gli attori e nello scrivere un film.
Questo film non ha una storia. Cagate come Dracula 3D o In The Market (che, ripeto, fanno schifo) almeno hanno una storia, qualcosa, un tentativo. Questo no, non ha nulla.
Mah…

Ma vuoi scherzare? Dove sarebbe la storia di In the market, per amor di Dio??? Tutta la prima parte è insostenibile, dialoghi che manco nelle peggio commedie anni 80 di Elo Pannacciò… che Tulpa come giallo sia poca cosa non lo metto in dubbio ma a livello di immagini e colonna sonora, ripeto, avercene. E ripeto, le scene degli omicidi non mi sono spiaciute; certo, sul versante erotico è davvero castigato e mi aspettavo di più ma insomma… lo trovo meno riuscito di Shadow ma non considero Zampaglione un analfabeta cinematografico, a differenza da tanti presuntuosi che gironzolano per i festival del fantastico attuali presentando robe girate coi piedi e se la tirano pure.

Scusa eh… Ma dove sono le immagini di Tulpa che restano impresse?? Visivamente è tremendo, cosa c’è che, anche solo a livello estetico, che si può considerare memorabile? C’è un piattume e una desolazione da restarci secchi. Pensa alle scene negli uffici con Placido e la Gerini. Neanche nella celebre telenovela piemontese di Mai Dire Tv!!! O sarà mica suggestivo il club Tulpa? C’è solo una bella location, ovviamente sfruttata male, che è la bellissima villetta dove viene commesso uno degli omicidi. E lo dico perché ho visto delle foto che ha scattato un amico che ha lavorato al film, mica per altro.

La trama gialla è inesistente ma è proprio la storia che manca. È solo un pretesto per fare dell’esoterismo da discount (“Libera il tuo Tulpa”… Brrrr) e per far vedere un paio di omicidi (pure filmati e montati male). Che altro c’è? Non c’è nulla, non ci sono personaggi, c’è il vuoto.
Ho citato In The Market (che come ho già detto mille volte non mi fa cacare ma stracacare) perché almeno ci prova ad avere una storia, a creare un personaggio (del cazzo, va detto) come quello di Blitch. Fa schifo ma almeno ha un minimo di storia (brutta). Tulpa non ha nemmeno quello.

E comunque se guardi attentamente il film non puoi non notare che Zampaglione è incapace di girare anche le scene più semplici. Anche le scene di dialogo più banali hanno errori mostruosi di continuità e di campo.
Le scene di sesso sono la sagra dell’antierotismo, quelle degli omicidi fanno spesso sorridere (no, ma davvero… Vogliamo parlare della scena della giostra???), gli attori sono allo sbando…

Il primo omicidio sarà anche brutale ma è fotografato e montato in maniera quantomeno discutibile e quando alla fine appare l’uccello mozzato fa ridere…

Boh, poi ognuno ha i suoi gusti e può apprezzare quello che preferisce ma parlare di stile per Zamoaglione mi sembra assurdo perché trovo che uno dei tanti problemi di questo film sia proprio la totale mancanza di stile da parte del regista.

Non sto dicendo che rimane impresso o è un capolavoro: sto dicendo che non è quella merda totale che tanti detrattori si ostinano a stigmatizzare. L’accostamento con In the market è una cazzata cosmica, ma vuoi riguardare quella sciorda fumante e farti un’idea o no??? L’ho accostato ai thriller anni 80 di Lamberto Bava proprio perché, al pari di quelle pellicole, non risulta memorabile e parte da un copione quantomai sgangherato ma un minimo di abilità registica c’è. Montato male, non sa girare… ma che state a dì? Io da quando bazzico i festival e sono al ToHorror vedo cose imbarazzanti, oscene e c’è pure chi ha il coraggio di indignarsi se non vengono premiate (gli autori in primis, ce n’era uno che preferisco non menzionare e a mio parere oltre a non meritare un premio andava pure preso a calci in culo per l’arroganza). Zampaglione rappresenta davvero la rinascita del thriller/horror all’italiana? No, manco per il cazzo per quanto mi riguarda. Tulpa fa tanto schifo da meritare il pubblico ludibrio? Neanche, inutile continuare a tirare in ballo l’erotismo blando e che locations tipo il club privato siano miserrime l’ho già detto io. Ma qua sento mettere in discussione tutto, perfino la colonna sonora che a mio avviso è bella; oh, io a presentarlo al ToHorror quest’anno mi sento meno in imbarazzo che di fronte a certe merdate pretenziose considerate “horror d’autore”, sarò limitato ma per un gialletto così i soldi del biglietto non mi è parso scandaloso spenderli. I dialoghi fanno schifo? E 'sti cazzi, trovami un horror italiano degli ultimi dieci anni passabile da quel punto di vista. Interni da telenovela piemontese??? Eddai. Sia chiaro che non mi frega nulla di difendere Zampaglione, cose che apprezzo più dei lavori suoi ce n’è a bizzeffe e cretini che ricoprono di insulti chiunque si azzardi a stroncare i suoi film a mio avviso farebbero meglio a farsi una vita vera; ma trovo incredibile sentir dire che Tulpa “non ha una storia” (potrà non piacere e risultare imperfetta, pure a me i risvolti “esoterici” son parsi una stronzata ) e addirittura ascoltare scempiaggini del tipo “almeno Lombardi ci ha provato a creare una storia”. Oh, io con Tulpa non mi sono annoiato, con la prima mezz’ora di in the market mi vergognavo per il regista presente in sala. Poi ognuno… a me piace pure la tanto esecrata scena della giostra, tiè.

Oh vabbeh, abbiamo opinioni diversissime, non vedo poi tanti punti d’incontro.
In ogni caso ribadisco che questa roba è girata e montata col culo. Su questo non intendo affatto cedere perché è oggettivo.
Adesso non ho più il dvd perché l’ho reso (ho buttato 1.50 per un incauto noleggio) ma ti invito a riguardarti le scene con Placido in ufficio. Non puoi non dire che non sono piene di assurdi scavalcamenti di campo e di errori vari. Che poi ce ne sono pure molte altre, quando lei corre nel parco, roba con l’assassino ed altro ancora…
Poi può piacere o meno, lì si va anche sui gusti personali, ma negare questo mi sembra davvero assurdo.

Così come mi sembra assurdo negare la povertà scenografica. No, ma davvero, gli interni dell’ufficio (che in teoria dovrebbe essere quello di una società importante - anche se ogni volta che gli impiegati parlano per far capire che trattano grossi affari l’effetto è ridicolo- ) sono incredibilmente squallidi (saranno anche penalizzati dalle inquadrature ma sono davvero tristi).

Ed è anche innegabile che l’operatore non è capace di fare bene il suo lavoro. Cacchio, riguardati il film! C’è tanta macchina a mano e va benissimo ma non è che siccome la macchina a mano è senza cavalletto vuol dire che l’operatore può tremare come se avesse un attacco di panico. E mica me le sono sognate queste cose, le ho viste nel film. Ora dimmi se la macchina a mano è usata bene, se l’incessante tremolio di troppe inquadrature può essere considerato stile oppure semplice incapacità di gestire la macchina a mano.

Zampaglione è pompatissimo da sponsor e amici, altrimenti non si spiega perché venga così pompato nonostante non incassi mai un soldo e faccia film men che modesti. La storia delle recensioni false dopo l’anteprima al FrightFest londinese (ovviamente messa rapidamente a tacere) grida ancora vendetta.

E per quello che riguarda il paragone con In The Market ci tengo a dire che anche se il film faceva cacare (ed eccome se lo faceva!) almeno aveva dalla sua parte tutti gli alibi e le scusanti del mondo visto il background e l’età dei realizzatori. Ma Zampaglione che scusanti ha per aver fatto un filmaccio di questo tipo che sembra scritto da uno che in una settimana ha visto 20 gialli italiani a caso (e si è pure letto un Dylan Dog) e ha deciso di fare un mischione?
Pure Argento, in un raro attimo di lucidità, l’ha sfanculato sonoramente per poi, come da copione, minimizzare ed insabbiare tutto.

Comunque io della colonna sonora non ho detto nulla anche perché non me la ricordo minimamente. Mi ricordo soltanto il pezzo sui titoli di coda. Le vere magagne del film per me stanno altrove.

Il fatto che poi in Italia non si produca da secoli nulla di buono in questo genere non vuol dire nulla, secondo me. Non è che dato che la produzione italiana di gialli et similia è tra il moribondo e il decomposto Zampaglione non deve sentirsi dire che ha fatto un filmaccio.
Per me Zampaglione non è un regista, non sa dirigere un film, non sa dirigere gli attori, non lo sa scrivere.
Tanto per fare un esempio e restare in tema basta pensare a un film come Occhi Di Cristallo di Puglielli, anche quello una specie di giallo/thriller con la differenza che Puglielli è un vero regista e infatti il suo film - che può piacere o meno - disintegra tecnicamente tutte le zampaglionate passate e future. Questo perché Puglielli sa cosa sta facendo e lo si nota in ogni inquadratura. Zampaglione sembra uno che è lì per caso. Il talento o ce l’hai o non ce l’hai e se non ce l’hai non puoi fingere di avere mestiere se non hai nemmeno quello.

Poi, ripeto, ognuno rimane con i suoi gusti e le sue convinzioni. Ritornando al paragone con In The Market mi sono vergognato per i registi mentre guardavo entrambi i film. Solo che per uno potevo dire “Vabbeh, ma questo è un ragazzino, un bamboccio figlio di papà che ha fatto il film con gli amici credendosi il nuovo Tarantino” mentre per l’altro potevo solo pensare "Ah… Ma questo sarebbe quello che viene protetto dagli amici della stampa e che si atteggia come se fosse il nuovo genio dell’horror?’

Ah, aggiungo che la cosa migliore di Tulpa è il cameo di Simoncino.
Chi non lo conoscesse può cliccare qui: [video]http://m.youtube.com/watch?v=8DYfcmrCDto&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3D8DYfcmrCDto[/video]

Su Puglielli ti do ragione, Occhi di cristallo era valido e ingiustamente stroncato. Zampaglione boh, pompato sicuramente. E che le scenografie di Tulpa siano poca roba, ripeto, ci sta. Montato col culo, mah. In the market era fatto assai peggio pure da quel punto di vista, anche se al peggio non c’è mai fine e potrei citare robe che… ma no, non mi comprometto. :slight_smile: L’amore per un certo tipo di cinema peraltro è genuino, questo lo so per certo. Poi il film è stato anche rimontato, per giudicarlo con maggiore serenità vorrei guardare il cut originale. Per ora mi limito a dire che non mi pare 'sta gran cacata che dici tu, poi che ci sia di meglio (ma in Italia vedo pochino, in tal senso) ripeto non ci piove.

ps. la sfanculata di Argento era imbarazzante e gratuita. A parte il fatto che Tulpa vale cento volte una merda come Il cartaio, mi spiace ma è realtà oggettiva pure questa.

Finito di vedere ieri sera. Nella diatriba, sto dalla parte di Tuchulcha: pur essendo un passo ABBONDANTE indietro, rispetto a “Shadow”, il film mi è parso comunque discreto. Sì, vabbè, riciclerà idee, la sceneggiatura non mi ha davvero esaltato, ma appunto un certo stile, una padronanza del “mezzo cinema” c’è. Vituperarlo e metterlo alla pari del Dracula BY ARGENTO? No, non ci sto. Al di là dei difetti, “Tulpa” è comunque un film, che non mi ha disgustato come cinefilo, nè ha offeso la mia intelligenza da semplice essere umano. Tutto il contrario degli ultimi Argento, appunto. Zampaglione farà altri film? E ben vengano, dico io. Ma curi di più certi aspetti, please…

Ma dove, di grazia?

E’ quella che Argento non ha più. Il senso per le inquadrature, nel girare le scene di omicidio per esempio. Ok, ripeto, l’originalità non sarà di casa, il livello complessivo non è particolarmente elevato, ma per la puttana io ho visto un FILM, non una fiction tv omogeneizzata o un horroretto amatoriale. Ma pure tu hai detto “opinioni diversissime”, e che non ci sono “punti d’incontro”, perciò la faccio breve: a te il film ha fatto schifo (come a me fa schifo Godard e altri…), e sei STRAlibero di esprimerlo. Ma lascia pure a me il diritto di difendere, NEL SUO PICCOLO, un film che riesce ad avere un suo senso ed efficacia. Rispettosamente tuo…