Un film “generazionale” che (diversamente da quanto accade solitamente per le opere del filone) evita la superficialità ed il macchiettismo, riflettendo al di fuori degli stereotipi sugli elementi tipici del contesto sociale di questo ragazzo di estrazione proletaria; un’analisi riuscita che porta alla luce soprattutto paure e criticità con le quali si confrontava questo segmento della società. Pur essendo anagraficamente un pelo più giovane, mi sono rivisto molto nella generazione ritratta e molti passaggi del film mi hanno toccato in profondità. Sarà anche merito della colonna sonora magnifica, che tra CCCP/CSI, Marlene Kuntz, Santo Niente e Wolfango è stata anche la colonna sonora dei miei vent’anni. La visione mi ha lasciato un retrogusto amaro in bocca e molta emozione. La prima volta che lo vidi avevo poco più di vent’anni e non mi fece questo effetto, lo trovai carino ma mi lasciò un po’ freddo. Incredibile come questo tipo di film generazionali acquisisca valore dopo, quando sei cresciuto e ti riguardi indietro, e riesci a dare un senso più chiaro e definito a quello che all’epoca vivevi stando nel flusso, senza rendertene conto del tutto.
Bravo Mastandrea e anche gli attori d contorno, tra cui un umanissimo Carlo Monni, meno sopra le righe del solito, che ha anche una bella scena densa di significato in coppia con nientepopodimenoche Vladimir Luxuria.
Uscito in dvd per Minerva, che l’ha caricato anche sul suo canale YouTube (in una versione di qualità piuttosto mediocre a 360p)
https://www.youtube.com/watch?v=InalABMBXuo