Regìa di John Landis, Steven Spielberg, Joe Dante e George Miller
Con Vic Morrow, Scatman Crothers, Kathleen Quinlan, John Lithgow, Abbe Lane, Nancy Cartwright, Dan Aykroyd, Albert Brooks
Il film tratto dalla celebre serie televisiva, diviso in quattro episodi con un gustoso prologo.
Il primo episodio è tristemente noto per la morte (vera) di Vic Morrow, di cui s’era già parlato nella discussione sugli attori morti sul set. Di per sè, mi è parsa un’idea curiosa ma sviluppata così così, con i suoi continui salti spazio-temporali un po’ forzati, forse anche a causa dei cambiamenti dovuti alle scene che furono eliminate per ovvi ed evidenti motivi.
L’episodio di Spielberg è il più breve ed anche quello più insignificante, sebbene rivedere in azione il grande Scatman Crothers (il nero di Shining) sia sempre un piacere.
Il terzo episodio è per me il migliore, lo firma Joe Dante e parla di un bambino che ha il terribile potere di vedere realizzato qualunque suo desiderio… la cosa venne poi parodiata in una puntata de I Simpson di quelle speciali per Halloween. Ben fatto e davvero d’atmosfera, con questa specie di casa fantastica che rimane impressa.
L’ultimo episodio - quello di Miller - vede l’ottimo John Lithgow quasi impazzire di paura su un aereo durante un forte temporale… non vi dico altro ma la storia è notissima.
Solo il primo episodio venne scritto appositamente per il grande schermo, gli altri tre ripresero vecchie storie già viste in qualche episodio tv per svilupparle. Complessivamente mediocre, a mio avviso.