Black Mirror (Charlie Brooker, 2011- )

non ho un ricordo netto degli episodi delle prime due stagioni, ma per certo non mi sto in linea di massima pentendo di averla ripresa, anche se vige sempre a mo’ di rumore di fondo il demonizzante, paraluddista e tecnofobo mood semi-sottaciuto della serie “aveva ragione kaczynski, vedrete come andremo tutti nelle pesche grazie all’evoluzione digitale che ci schiavizza ci controlla e ci scavalca!” che tampona entusiasmi a tutto tondo.

proprio in tal senso il recupero a scoppio ritardato sposta anche un po’ l’asse interpretativo percettivo recettivo: quel che allora sembrava avveniristico/distopico oggi suona davvero un giaculante told ya! e una profezia avveratasi, ma si può anche dire che è un po’ il difetto di tutta la fantascienza prefigurativa: il futuro è adesso, ed è già obsoleto (ma non locupletato!).

non so voi, ma a me per più di un verso ed elemento narrativo il secondo episodio ha ricordato la tradotta di a serbian film, con gibsoniano pozzo carrolliano cyberpunk al posto del pornosnuff pseudo-metastorico. comunque davvero una bella bombetta, con incisive e temibili teratomorfie in zona possum.

ci voleva una serie tv per riportare - ed era l’ora passata - watkins nell’ispirata e disturbantissima carreggiata di eden lake, con cyberbullismo sextortion e porn-revenge che sostituiscono le babygang. nella sua linearità senza vie d’uscita (che non significa però mancanza di imprevedibilità)
e assoluta mancanza di riscatto e catarsi è per me il miglior ep fin qui visto e prodotto (nonché il miglior watkins dall’esordio a oggi).

tutti han riempito damigiane di lacrime di commozione per il quarto. che sì, ok, bellino, fatto anche molto bene (e che bello ritrovare max headroom e riascoltare walk like an egyptian in velocità e bassi potenziati), praticamente un ibrido di brainstorm 4.5 con l’operazione nostalgia di stranger things passando per l’ep di spielberg ne ai confini della realtà. però a me ha emozionalmente lasciato pari a come ha trovato. che devo dire, sarò io che sono irrimediabilmente stronzo e insensibile.

il quinto ep è anch’esso caruccio e non malaccio (è un po’ la chiave di quasi tutta la serie, coniugarsi qua e là in uccio e accio), ma negli ultimi 20’ me so’ addormito. devo capire se è colpa mia o dell’episodio, più probabile un misto delle due, in ogni caso da sottoporre a revisione prima di darmi in pasto al sesto, che pare a detta di quasi tutti il peggiore. però anche la S3 è in sé considerata la meno convincente, ma defalcati difetti e peluzzi io la sto finora trovando assai riuscita.

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